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  • San Marino. Congresso di Stato: La maggiore garanzia di trasparenza San Marino la può dare proprio stando all’interno delle regole europee

    San Marino, 27 febbraio 2025

    Il Congresso di Stato della Repubblica di San Marino intende fornire un riscontro tecnico e istituzionale alle recenti accuse diffuse dai media sammarinesi e in ultimo da Il Sole 24 Ore, che sollevano dubbi riguardo al percorso negoziale per l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea.

    Le tempistiche per la conclusione dell’Accordo restano quelle indicate lo scorso dicembre dalla Commissione Europea, che ha confermato il proseguimento del dialogo istituzionale con gli Stati membri sulla base di osservazioni, commenti e domande. È doveroso sottolineare che le osservazioni di natura tecnica, sollevate anche da interlocutori italiani, sono oggetto di approfondimenti da parte degli organi competenti della Commissione.

    Giova ricordare come il percorso negoziale si caratterizzi da un rigoroso iter di confronti e verifiche tecniche, che hanno consentito di mantenere invariata la linea strategica e le condizioni concordate. In particolare, le questioni inerenti al protocollo sui servizi finanziari – da alcuni erroneamente interpretate come indice di resistenze – sono attualmente in fase di valutazione tecnica e non sussistono elementi che dimostrino l’impossibilità che queste possano essere risolte nel quadro del dialogo in corso. La delegazione istituzionale, nel corso degli incontri in presenza e in videocollegamento con i partner europei e il governo andorrano, ha ribadito la propria disponibilità a fornire ogni ulteriore contributo necessario ad accelerare il percorso di definizione dell’accordo.

    San Marino è in una fase molto delicata e importante della sua storia. Il processo di associazione all’Unione Europea rappresenta un passo fondamentale che coinciderà con una maggiore integrazione e contemporaneamente ad una maggiore conformità alla legislazione della Ue. Il percorso che il Paese sta intraprendendo è proprio quello di una maggiore uniformità che ridurrà ogni margine di arbitraggio o concorrenza sleale, in clima di piena trasparenza e cooperazione.

    A pochi metri dall’obiettivo, proprio mentre gli attori coinvolti si confrontano, nel rispetto dei rispettivi ruoli, in un clima collaborativo e costruttivo per arrivare alla conclusione dell’accordo, assistiamo invece ad un pesante attacco mediatico interno ed esterno rivolto al governo, alle Segreterie maggiormente coinvolte e, non da ultimo, al Paese.

    È evidente allora che tali attacchi siano forse funzionali a coloro che da una parte, non hanno interesse a percorrere questa strada virtuosa; e che dall’altra pur di raggiungere i propri obiettivi politici e mettere in difficoltà governo e maggioranza, non esitano a coinvolgere elementi esterni con modalità tristemente già note, che speravamo superate da tempo. 

    Non è neppure un caso che taluni attacchi siano concomitanti all’avvio di un procedimento penale per associazione a delinquere, che vede coinvolti personaggi, i quali tanto male hanno arrecato a questa Antica Repubblica. Poteri forti che, giova ricordare, hanno cercato di arrestare il percorso di trasparenza del Paese frenando l’avvio della Centrale Rischi, passaggio già concordato fra Banca Centrale di San Marino e Bankitalia nel 2016.

    Il tema della vigilanza bancaria è da sempre un tema sensibile, ma una cosa è il confronto sui migliori assetti per il futuro nel quadro delle normative europee, un’altra è la riproposizione di criticità antistoriche o legate al passato. Del resto il percorso virtuoso della Repubblica è riconosciuto in tutte le sedi di valutazione internazionali.

    Il Congresso di Stato desidera altresì evidenziare come il dialogo con l’Italia, storico e prioritario interlocutore, non sia mai venuto meno. Al contrario, il percorso di associazione nasce da una forte e chiara sollecitazione italiana a procedere il tal senso.

    Chiunque è in grado di comprendere come la maggiore garanzia di trasparenza, San Marino la possa dare proprio stando all’interno delle regole europee, piuttosto che al di fuori. Basterebbe questo semplice dato di fatto a smontare qualsiasi illazione o preconcetti figli di retaggi del passato.

    In particolare non ha alcuna logica la tesi avanzata dal giornalista Galullo, già noto a San Marino per i suoi forti attacchi al Paese negli anni passati, che evidenzia potenziali criticità nel rapporto fra San Marino e Italia, che mai sono state oggetto di chiarimento o di confronto fra i due Paesi, quantomeno nell’ambito di questa o della precedente legislatura.

    Il resto delle numerose accuse che muove il giornalista non meritano risposta, in quanto un vero giornalista dovrebbe verificare i fatti e ascoltare tutte le parti coinvolte. Basti dire che l’articolo parla erroneamente, più volte, di accordo di “adesione di San Marino all’Ue” mentre in realtà si tratta di un accordo di associazione, cosa completamente diversa.

    Alla luce delle circostanze esposte, il Congresso di Stato valuterà ogni azione necessaria a tutela dell’immagine e della onorabilità della Repubblica, demandando ai competenti organi l’analisi della situazione e l’adozione delle conseguenti determinazioni.

     

    Il Congresso di Stato della Repubblica di San Marino