San Marino, 23 novembre 2025 – Il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, non rappresenta per la Repubblica di San Marino un semplice appuntamento commemorativo, ma una solenne e rinnovata conferma dell’impegno istituzionale a contrastare un fenomeno che minaccia la dignità umana e la coesione sociale. La violenza di genere, in ogni sua forma, è una ferita che travalica i confini e richiede una risposta coordinata e costante, che agisca simultaneamente su più livelli: quello della legge, quello del supporto alle vittime e, soprattutto, quello della prevenzione culturale.
Sul fronte della sicurezza e della giustizia, il Paese ha compiuto passi fondamentali per rafforzare la tutela giudiziaria e la rete di protezione. Le recenti riforme legislative hanno introdotto strumenti incisivi, potenziando la capacità delle Forze dell’Ordine e della magistratura di intervenire tempestivamente. Misure come l’inasprimento delle sanzioni, l’introduzione di strumenti cautelari rapidi – quali l’allontanamento e il divieto di avvicinamento – e la previsione del richiamo verbale, testimoniano la volontà di prevenire il ripetersi degli abusi. È stata inoltre ampliata la rappresentanza delle vittime in sede processuale, conferendo all’Authority per le Pari Opportunità il diritto di costituirsi parte civile, un segno tangibile che lo Stato non lascia sole le donne e i minori nel percorso verso la giustizia.
Parallelamente, è necessario concentrarsi sulla gestione del trauma e sulla ricostruzione della vita delle vittime. La rete sanitaria e sociale è impegnata a fornire un rifugio sicuro e un sostegno psicologico specializzato. Il ruolo del Servizio di Tutela Minori e l’operatività del Centro d’Ascolto per le Vittime di Violenza sono essenziali in questa fase. La violenza lascia cicatrici profonde, soprattutto sui minori che ne sono testimoni diretti o indiretti. Perciò l’attenzione è massima nel garantire non solo la cura fisica, ma anche il supporto emotivo e terapeutico, assicurando che l’accesso alla documentazione e il supporto psicologico siano parte integrante del percorso processuale, mitigando così l’ulteriore vittimizzazione. L’obiettivo è aiutare le vittime a riprendere in mano la propria esistenza.
Il terzo pilastro di questo impegno inquadra la violenza di genere come un ostacolo strutturale alla piena realizzazione delle pari opportunità e alla dignità in tutti gli ambiti della vita, incluso quello professionale. La lotta per una società libera dalla violenza è indissolubilmente legata alla promozione di un contesto lavorativo che sia equo, meritocratico e privo di discriminazioni. Sradicare le dinamiche di potere squilibrate, che hanno spesso radice in una cultura patriarcale, significa promuovere una cultura del rispetto che parta dalle relazioni familiari e si estenda fino al luogo di lavoro. Favorire la parità salariale e l’accesso ai ruoli apicali non è solo un atto di giustizia economica, ma un potente strumento per l’emancipazione femminile, che rappresenta il più efficace deterrente contro ogni forma di sopraffazione.
San Marino si conferma un modello di riferimento nella tutela dei diritti, riconoscendo che l’efficacia di qualsiasi legge dipende dalla sua applicazione coordinata e dalla costante collaborazione tra le istituzioni, le Forze dell’Ordine, le associazioni e l’intera cittadinanza. La Giornata del 25 novembre è dunque un appello alla responsabilità collettiva: la battaglia contro la violenza non si vince solo nelle aule giudiziarie o negli uffici di assistenza, ma si costruisce giorno per giorno, promuovendo nelle scuole e nelle famiglie la cultura del rispetto, dell’empatia e della solidarietà. È solo attraverso un impegno corale e intersettoriale che la Repubblica potrà costruire un futuro in cui ogni donna e ogni minore possano vivere pienamente i propri diritti fondamentali.
Congresso di Stato della Repubblica di San Marino













