E’ di oggi la pubblicazione sul sito www.interni.segreteria.sm/ della delibera n. 41 (che accludiamo) del Congresso di Stato dove lo stesso sollecita all’Avvocatura della Stato la presentazione di un esposto alla magistratura contro Giornalesm.com per aver pubblicato una vignetta satirica che avrebbe leso l’immagine del paese (un po’ come avrebbe fatto il padre del Segretario Arzilli).
Il Direttore di Giornalesm.com, Marco Severini, rimarcando il fatto che l’immagine del paese l’hanno infangata quei politici che hanno rubato, corrotto e tramato contro i poteri dello Stato e che non tutti sono stati ancora inquisiti e non una vignetta peraltro simpatica quanto assurda, chiede al Congresso di Stato di aver il coraggio, che non avrà, di cambiare immediatamente la delibera e di far presentare, all’Avvocatura, una denuncia e non un esposto (in quale non è controquerelabile) in modo tale da poter controquerelare per calunnia il Congresso di Stato sia presso la magistratura di San Marino che in Italia.
Sulla satira ci sono ampie pubblicazioni e sentenze penali che la sdoganano perchè considerata libertà di espressione anche se irriguardosa e assurda, non a caso colpita dai fatti di Parigi di Charlie Hebdo, e solo individui non democratici, lividi di rabbia e dal rancore quanto ignoranti delle più elementari e minime nozioni di diritto penale potevano solo pensare di colpire il Giornalesm.com con un’esposto simile.
L’esposto a parere del Direttore Marco Severini è solo un pretesto, di chi si è sentito colpito dai nostri articoli, per cercare di recare danno ad una testata non allineata ai voleri del Governo e della politica in genere e soprattutto ad una persona che in questi anni (ed anche ora) ha denunciato condotte, con ampio clamore della cittadinanza, di amministrazioni pubbliche, di politici e di segretari compresi. O parenti di essi.
Come al solito la politica usa la sua forza per far tacere chi non si piega ai suoi voleri, ma anzi denuncia le azioni dei vari politici e soprattuto di appartenenti al Congresso di Stato, oramai del tutto delegittimato dalla popolazione sammarinese.
Lo stesso Direttore si riserva di presentare querela anche in altre amministrazioni giudiziarie, ivi compresa la Corte europea dei diritti dell’uomo e di darne amplia pubblicità su tutte le testate sammarinesi e italiane.
Ripubblichiamo, inoltre, la vignetta contestata da alcuni Segretari di Stato, che sappiamo essere in netta minoranza anche se la delibera è a firma di tutto il Congresso di Stato, il quale opera in maniera congiunta. Il Direttore Severini consiglia, in un prossimo futuro, di non spendere inutilmente soldi pubblici per fare convegni sulla libertà di espressione e sulla libertà di satira; auspica, fino a che potranno, di continuare a spenderli in lussuosi viaggi per i vari Segretari di Stato e seguito, di mostre che nulla portano a San Marino o nel Parco Scientifico e Tecnologico, mirabile esempio di come portare ricchezza a San Marino.
