San Marino. Connessioni sicure e veloci: in arrivo 4 antenne di nuova generazione sull’asse Dogana – Città. Dismesse una decina di quelle vecchie

Ci risiamo con le antenne. Ma siamo ben lontani dai 22 antennoni da 36 a 40 metri del progetto PROLAB, presentato ufficialmente nell’ottobre 2017!

È incontestabile che se si vuole far funzionare i telefonini e la trasmissione dei dati, in un territorio ad andamento collinare, quindi con molte zone buie, occorre mettere mano ad un progetto innovativo. Il governo, rappresentato dai Segretari di Stato Rossano Fabbri (Industria) e Matteo Ciacci (Territorio) ha invitato un pool di tecnici, mercoledì sera, a Borgo Maggiore, per illustrare la scheda tecnica del progetto, ma soprattutto i suoi obiettivi. Al tavolo dei relatori: Omar Raimondi, dirigente UPAV (ufficio prevenzione ambiente e vigilanza del territorio); l’ingegnere Andrea Silvagni, dello staff del Territorio, coordinatore del progetto; Fabrizio Bonini, TIM San Marino; Francesco Catalano, TIM Italia. 

Prima di tutto, un dato rassicurante: l’inquinamento elettromagnetico sul territorio sammarinese è 3,5 volte in meno dell’Italia; 7 volte in meno di tutta la zona europea. Basta andare a Rimini, per trovare ben altra situazione. I controlli sulle irradiazioni eseguiti dall’UPAV sono 240 all’anno, praticamente coperti tutti i giorni lavorativi. Ogni cittadino può chiedere all’UPAV di verificare il livello elettromagnetico a casa sua. L’equazione è semplice: minori livelli di inquinamento, maggiori livelli di salute. È questo il primo obiettivo a cui la politica non vuole abdicare, pur introducendo infrastrutture innovative e potenti. 

La filosofia del progetto TLC prevede tassativamente il rispetto dell’equilibrio tra impatto ambientale, garanzia di salubrità, efficacia, sicurezza e velocità della connessione. Il piano è supportato da un lungo lavoro di studio, valutazioni e autorizzazioni nel rispetto delle leggi sammarinesi, che sono più stringenti di quelle europee. Previste quattro nuove antenne sull’asse Dogana – Città, perché non è più accettabile che su questo tratto della Superstrada cada la connessione almeno 7 / 8 volte. Che anche all’Ospedale di Stato sia difficile telefonare e trasmettere dati. Che qualsiasi progetto imprenditoriale si scontri con una criticità, ormai davvero inaccettabile. 

Le antenne avranno un’altezza massima di 26 metri; saranno posizionate secondo valutazione di basso impatto ambientale, cioè non andranno a modificare in maniera devastante il paesaggio, pur mantenendo la massima possibilità di irradiazione. La quale irradiazione avrà un valore massimo di 6 volt al metro in qualsiasi posizione, cioè sia nelle vicinanze dell’antenna, sia più lontano. Pertanto, non andranno ad inficiare qualsiasi altro progetto infrastrutturale o abitativo previsto per quelle aree. 

Le zone interessate: Borgo Maggiore, in zona Tavolucci, dietro la piscina e dietro ad alberi che ne nascondono in parte le forme. Vista la bassa irradiazione, non andrà costituire nessun rischio neppure per il parco giochi che si dovrebbe realizzare nella stessa location. 

Murata, zona ex camping tiro a volo, dietro l’agenzia BSM. Anche qui, il primo obiettivo è non alterare lo skyline di una zona inserita nel Patrimonio Unesco. Quindi, poiché l’ingombro a terra è di 3 metri per 3, e l’altezza non superiore a 26 metri, si è scelto di posizionarla dove ci sono alberi ad alto fusto. Insomma: non ci sarà mai la “quarta torre”. 

Piazzale Kennedy, dove c’è San Marino RTV. Anche qui rispettando quei criteri estetici che non vadano ad inficiare l’impatto ambientale, pur realizzando l’obiettivo della sicurezza di trasmissione. 

Per l’antenna prevista a Domagnano verrà organizzata un’apposita presentazione prevista per la serata del 2 maggio. 

A fronte di queste nuove installazioni, verranno dismesse e smaltite almeno una decina di antenne attualmente presenti, ma ormai datate e non più efficienti. A cominciare da quella al Nido del Falco, obsoleta e fortemente impattante. Ovunque verrà avviata attività di bonifica. 

Il costo dell’operazione sarà interamente a carico di TIM, mentre la proprietà rimarrà dell’Ecc.ma Camera. Con le nuove antenne sarà possibile l’ingresso di nuovi operatori. 

Su tutto, l’obiettivo di non alzare il livello di inquinamento elettromagnetico, che pone San Marino in una condizione molto più avvantaggiata rispetto all’esterno. I Segretari di Stato Fabbri e Ciacci hanno dichiarato, insieme ai tecnici, la più totale disponibilità a rispondere alle domande dei cittadini, a fugare dubbi e perplessità che legittimamente possano venire avanti. Ma hanno anche dichiarato di non accettare mediazioni su un eventuale spostamento delle antenne rispetto al progetto attuale, che è stato studiato in tutte le sue particolarità ed anche conseguenze sia sulla salute dei cittadini, sia sulla sicurezza che ne deriverà. Il commento di uno dei relatori presenti alla serata. “Sono un tecnico, ma sono soprattutto un cittadino sammarinese. Ho valutato ogni aspetto di questo progetto, e al momento non ho visto alcun punto negativo!”