Oggi in Consiglio Grande e Generale ho voluto richiamare l’attenzione sulla necessità di riportare in aula la valutazione dell’onorificenza proposta per Francesca Albanese, portavoce ONU.
La Repubblica di San Marino ha sempre fatto della mediazione, del confronto e del dialogo i propri valori fondanti, soprattutto quando si parla di conflitti internazionali.
Eppure, nelle sue recenti dichiarazioni pubbliche, la portavoce ONU non ha garantito quei principi di equilibrio e apertura che il nostro Paese ha sempre difeso.
Il conflitto israelo-palestinese vive oggi una fase estremamente delicata.
Il piano per la pace promosso dal Presidente Americano Trump è in crisi, ma resta l’unico tentativo concreto di avvicinare le parti.
Un percorso complesso, sostenuto anche da Italia, Egitto, Qatar e da molti paesi europei e medio orientali, che hanno scelto la via della diplomazia.
In questo momento più che mai, coltivare il dialogo e il confronto è l’unica strada per riportare la pace in terre tormentate dalla guerra.
Per questo credo che San Marino debba valutare con grande attenzione i riconoscimenti che decide di concedere, assicurandosi che siano sempre coerenti con i suoi valori di equilibrio, rispetto e mediazione.
La nostra storia e la nostra credibilità internazionale passano anche da qui.
William Casali













