San Marino. Considerazioni degli insegnanti della scuola elementare “La Sorgente”

San Marino 19 marzo 2021
Onorevole Segretario di Stato
per la Pubblica Istruzione
della Repubblica di San Marino
Dottor Andrea Belluzzi
Spett.le Dirigente della Scuola Elementare
Dottor Francesco Berardi
e p.c. Cari concittadini
In merito alla chiusura della scuola elementare “La Sorgente”, come detto
nella riunione online svoltasi lunedì 15 marzo scorso, ci rendiamo
perfettamente conto della diminuzione dei numeri demografici.
Non è notizia di oggi, se ne dibatte da tempo, siamo altresì coscienti che
essa va ed andrà a colpire soprattutto i plessi denominati piccoli e
posizionati fuori dall’asse della superstrada.
Nel corso del tempo, in merito a ciò, sono state fatte diverse valutazioni da
più soggetti compresa la Direzione della Scuola Elementare, per questi
motivi abbiamo accolto la notizia della chiusura della nostra scuola a livello
emotivo con enorme dispiacere e dolore ma, a livello razionale non possiamo
negare che questo dibattito ci accompagna da tempo.
Abbiamo grande stima sia dei colleghi di Murata, sia degli insegnanti
dell’Istituto Musicale e siamo consci che intraprendere una qualsiasi cieca
battaglia potrebbe danneggiare loro, se non anche altri plessi scolastici che
vivono le nostre stesse condizioni, per cui cerchiamo, per quanto
umanamente attuabile, anche in considerazione del fatto che siamo
dipendenti pubblici, di accettare con tutta la serenità di cui siamo capaci la
decisione presa.
È necessario porre nelle proprie azioni e nelle considerazioni il massimo
dell’equilibrio possibile, in modo che anche gli alunni che ci vengono affidati
vivano in un ambiente tranquillo e sappiamo benissimo che le nostre azioni si
riflettono su di loro.
Inoltre pensiamo che i dipendenti dello Stato prima di tutto debbano
concorrere al bene comune.
È inutile nascondere che da più parti ci vengono chieste le motivazioni del
nostro silenzio, quindi in assoluta trasparenza abbiamo voluto chiarire che
esso è ispirato sia al naturale dolore che proviamo, sia al rispetto di tutte le
componenti coinvolte.
Ciò non ci esime, comunque, dal fare una considerazione sui nostri alunni.
Siamo contrari, come già detto, al fatto che alcune classi rimangano in sede
due o tre anni mentre è già stabilito che la scuola chiuderà.Troviamo che per loro, che già vivono una diminuzione della socialità e
condizioni di distanziamento dovuti alla pandemia in corso, assistere
esclusivamente all’uscita di classi, senza vederne l’arrivo, non sia formativo e
rispettoso della loro crescita e dei loro diritti.
Avremmo preferito un’organizzazione diversa, programmata tenendo conto
certamente dei numeri che diminuiscono, ma parimenti pensata sui bambini
già presenti, che non possono pagare condizioni sociali che non hanno
causato loro.
I bambini hanno i loro diritti, non sono solo numeri.
Un’altra cosa che teniamo a ribadire è che l’attuale calo costante dei numeri
delle nascite inficerà gravemente sullo sviluppo del paese non solo per quel
che riguarda la scuola, inciderà sull’economia, sulla creatività in circolo a
livello sociale, sulla capacità di innovazione e sviluppo.
Un paese senza giovani determinerà uno Stato privo di spinta vitale verso il
futuro, per questo chiediamo a tutti gli attori in campo di applicare al più
presto adeguate politiche di stimolo in materia.
Ringraziando per l’attenzione, cogliamo l’occasione per salutare
cordialmente.
Gli Insegnanti in servizio presso la Scuola Elementare “La Sorgente