Luca Santolini, partiamo dall’attualita?: la prima lettura della finanziaria evidenza un disavanzo di quasi 16 milioni e mezzo. Come giudica a primo impatto il provvedimento?
Non vedo nessuna novita? di rilievo rispetto alle ultime finanziarie se non l’aumento esponenziale degli articoli che parlano di debito pubblico. Si tratta ancora una volta di una legge “omnibus”. Si parte da un bel -16,5 milioni di Euro, contro il -13,8 dello scorso anno, che certificano quello che avevamo affermato in sede di assestamento, quando dalla maggioranza esultavano per il fantomatico pareggio di bilancio. Pareggio fittizio ottenuto non grazie ad una riorganizzazione della spesa pubblica ma grazie a numerosi interventi straordinari, in gran parte non ripetibili, come i prepensionamenti e i condoni fiscali. Un pareggio di bilancio sostenibile e? ancora molto lontano.
Farete degli emendamenti? Cosa proporrete?
Devo dire la verita?, visto come vengono trattati solitamente i nostri emendamenti soprattutto su testi come la finanziaria su cui gli equilibri in maggioranza sono sempre un po’ precari, la tentazione di proporre al mio gruppo di non perdere tempo a farli e? grande. Ma la responsabilita? prevarra? come sempre. Partiremo probabilmente da un pacchetto di emendamenti rivolti allo sviluppo che da due finanziarie ricevono commenti lusinghieri dalla maggioranza ma ogni volta ci viene chiesto di ritirare per accorciare i tempi.
Se per assurdo venisse attribuito al suo movimento il compito di dover sviluppare una legge finanziaria, cosa mettereste in campo?
Domanda complessa. Probabilmente partiremmo da quanto andava fatto gia? nel 2009, l’anno successivo allo scoppio della crisi economica, cioe? una seria opera di revisione della spesa corrente basata su quelle indicazioni del team della spending review rimasti in gran parte lettera morta. E’ basilare affrontare gli sprechi in maniera analitica e non con tagli orizzontali come si sta facendo da due anni. Abbiamo disponibile sul nostro sito web un programma di emergenza indirizzato proprio al reperimento delle risorse che e? ancora estremamente attuale, in quanto il suo obiettivo e? proprio quello di non ricorrere al debito pubblico per il finanziamento della spesa corrente.
Quali sono le priorita? di Civico 10 per il Paese?
A costo di essere banali, non si puo? non partire dalla riforma del mercato del lavoro. Una chimera per questo Governo nonostante le mille promesse. Anche qui abbiamo elaborato un progetto complesso che parte dal concetto di flex security adeguandolo alla nostra realta? che comprende fra le altre cose una razionalizzazione delle forme contrattuali, degli ammortizzatori sociali con il reddito minimo garantito e un nuovo ruolo dell’Ufficio del lavoro per la formazione e riconversione della forza lavoro. Poi vengono la promozione dell’agenda digitale, con un occhio particolare alla pubblica amministrazione, e lo sviluppo delle telecomunicazioni, fondamentali per attrarre imprese e investimenti in un piccolo Paese come il nostro. C’e? poi una maggiore autonomia energetica e idrica e di gestione dei rifiuti, temi su cui da oggi in poi si giochera? sempre di piu? la sovranita? di uno Stato e verso cui bisogna puntare con decisione. La scuola: la Segreteria competente sta tentando di promuovere un cambio di rotta in direzione di metodologie di insegnamento all’avanguardia che apprezzo molto e spero si traduca in risultati concreti, coinvolgendo sempre di piu? gli operatori. L’elenco di ambiti su cui lavorare e? infinito.
Avete parlato di turismo nei giorni scorsi, pensate sia un asset strategico per lo sviluppo economico?
Se qualcuno ha dei dubbi che lo sia, e? un folle. Il turismo e? l’unica risorsa economica autoctona, su cui possiamo contare senza dipendere da nessuno in virtu? delle nostre peculiarita? storiche e territoriali. In questo settore serve sinergia; per troppo tempo ci sono state lotte intestine per portare avanti interessi di parte. Ma serve soprattutto costruire un’identita? di San Marino slegata dal turismo della riviera. Le basi ci sono tutte, servono investimenti, collaborazione fra operatori e pubblica amministrazione e una visione politica che sia capace di superare l’orizzonte dell’emergenza.
E? molto giovane, come motiva l’allontanamento dei piu? giovani alla politica?
Una risposta definitiva ancora non ce l’ho. Credo che un ruolo fondamentale l’abbia giocato il benessere facile, che ha tolto negli ultimi decenni ogni stimolo ad interessarsi alla lotta politica. C’e? la crisi delle grandi ideologie novecentesche, non sostituite da altre, che ha creato un vuoto di valori. Poi ci sono le distorsioni interne ad alcuni partiti, che facilitavano la strada a quei giovani che sapevano “allinearsi” al sistema, piuttosto che a coloro che lo volevano cambiare. Ecco, queste dinamiche, sullo lo sfondo di una crisi di valori in cui l’individualismo la fa ormai da padrone, hanno forse portato all’attuale disillusione e disinteresse nei confronti dei temi comuni.
Cosa pensa di fare per ridurre la disoccupazione giovanile?
Questo e? un problema grave e sottovalutato. I dati dell’ultimo programma economico sono chiari, l’aumento piu? elevato di disoccupazione e? proprio quella giovanile. Le risposte a questo problema non possono prescindere da sistemi formativi dinamici e da contratti che facilitino l’inserimento del nuovo lavoratore in azienda ma diano garanzie di stabilita? lavorativa nel lungo periodo, senza lasciare la persona in balia di una precarieta? di vita perenne. Sul versante dell’auto-imprenditorialita? penso che la legge sull’imprenditoria giovanile che arriva in Consiglio in questa seduta comprenda molti aspetti positivi di quelli che anche noi avevamo indicato nel nostro programma.
Parliamo di attualita? politica. Viviamo una enorme fibrillazione politica. Come vede la situazione?
Queste dinamiche mi hanno sempre interessato poco, dico la verita?. L’unica nota positiva che vedo in questa fibrillazione e? che potrebbe permettere alle persone perbene e con voglia di fare di trovare il coraggio di lasciare da parte le vecchie logiche e mettersi attorno ad un tavolo per studiare un progetto politico innovativo e di alternativa che parta dai contenuti prima che dai numeri e dal consenso. Lo scopo del mio impegno politico e? questo.
Come giudica la vicenda del caso Tv7, in particolare il passo indietro del segretario Arzilli?
Sono state dette parole pesanti che hanno contribuito a gettare ulteriore fango su un Paese che sta lottando per rifarsi un’immagine. Senza dubbio i media italiani continuano a fare da cassa di risonanza esclusivamente per gli aspetti negativi di San Marino, ma questo non deve essere una scusante per giustificare evidenti carenze sul versante dei controlli e della prevenzione. Il segretario all’Industria e Commercio credo sia persona capace di valutare l’opportunita? di proseguire la sua attivita? in quel ruolo con serenita? e al di sopra di ogni sospetto. Se lo ritenesse auspicabile, mi auguro che sia messa in atto ogni iniziativa utile ad andare a fondo sulle cause e le responsabilita? di questa evidente illegalita? perpetrata ai danni dello Stato.
Come vede l’avvicinamento di Su, vostro alleato in coalizione, al Psd?
L’eccessiva frammentarieta? di quello che definiscono il fronte “riformista” sammarinese, le cui cause non sta a me elencare, mi pare evidente. Credo quindi che se questo avvicinamento sara? capace di dare le gambe ad un progetto politico di alternativa, che porti avanti i temi del rinnovamento delle persone, della trasparenza dei metodi e dei contenuti, non ci sia nulla di cui aver paura. Cittadinanza Attiva e? un progetto aperto.
Mi dica una cosa positiva di questo Governo e l’errore piu? grosso commesso da Bene Comune.
Di positivo posso citare qualche provvedimento, come la riforma del catasto e la legge n.100/2013 che ha dato alla magistratura la possibilita? di lavorare in pool e gli strumenti per procedere con le confische. L’errore piu? grosso per il Paese sarebbe quello di voler trascinare a forza fino al suo termine legale una legislatura che si ricordera? negli annali piu? per le vicende giudiziarie che l’hanno attraversata che per i provvedimenti messi in atto dal Governo.
Tornando ai rapporti politici: su Cassa di Risparmio avete condiviso un odg con Upr trovando il voto favorevole di AP. Semplice presa di posizione legata al tema specifico oppure avvicinamento politico a Repubblica Futura?
Posizione comune sul tema specifico, al momento. Per quanto riguarda gli avvicinamenti: se ci sono persone che hanno voglia di ragionare sul terreno del rinnovamento, della trasparenza e dei contenuti, noi ci siamo come ci siamo sempre stati.
C’e? affinita? con il movimento Rete?
L’affinita? e? quella che si e? mostrata nelle iniziative comuni. Ho grande considerazione per molti membri di quel movimento. Vi sono temi su cui la posizione di Civico10 e Rete e? sovrapponibile, altri no. Nelle scorse elezioni e fino ad ora ci sono stati aspetti basilari di metodo che hanno impedito l’avvicinamento fra Cittadinanza Attiva e Rete, ma sono sempre stato convinto che trovare una sintesi fra i due orizzonti politici favorirebbe la nascita di un progetto di alternativa.
Come sta Civico 10?
Molto bene. Voglio fare i complimenti ai miei compagni di avventura perche? non e? facile rimanere cosi? coesi dopo tre anni di opposizione, con continui innesti di persone che si avvicinano e senza avere una base ideologica che ci tenga legati assieme.
Quali saranno le prossime atti-vita? politiche che proporrete?
Continueremo ad approfondire temi che riteniamo fondamentali per il Paese con serate di confronto strutturate in maniera innovativa, come abbiamo fatto ultimamente con il turismo e piu? in generale lo sviluppo economico. L’obiettivo e? ovviamente completare e migliorare il programma del movimento in vista delle prossime elezioni.
Sente aria di elezioni. Se si?, le ritiene opportune?
Non sono cosi? sicuro che si andra? ad elezioni cosi? a breve, anche se lo spero per terminare questo immobilismo deleterio. Due forze sulle tre che compongono questo Governo hanno subito e continuano a subire enormi danni di immagine dalle vicende giudiziarie, e non hanno portato a casa ancora niente di spendibile in vista delle prossime elezioni. La mia speranza pero? e? sempre quella che sulle logiche elettorali vinca in qualcuno la voglia di dare una sferzata al Paese.
Stiven Ciacci, La Serenissima