San Marino. Consiglio, approvate le modifiche del codice ambientale

Nella seduta di ieri il Consiglio Grande e Generale ha concluso la ratifica dei 34 Decreti delegati e decreti legge all’Ordine del giorno.
In particolare, i lavori si sono concentrati sull’esame degli 84 articoli del Decreto delegato n.44 che interviene sul Codice ambientale, iniziato lunedì in seduta notturna e interrotto all’emendamento aggiuntivo dell’articolo 12 ter, del movimento civico Rete, che ha proposto di impedire l’uso di rifiuti “come combustibile o come mezzo per produrre energia”.

L’emendamento è stato ieri accolto, dopo che il segretario di Stato per il Territorio, Augusto Michelotti, ha riconosciuto la validità del suggerimento dei civici volto “a impedire la creazione di qualsiasi tipo di inceneritore” nel Paese. I toni del dibattito si sono alzati a metà dell’articolato, in particolare con gli emendamenti di Rete agli articoli 42 e 43. I civici hanno infatti attaccato il segretario di Stato.

“Fino al governo precedente, Michelotti era a fianco a noi nella lotta per cambiare le cose”, ha fatto notare Elena Tonnini, per criticare il parere sfavorevole alla proposta di fissare una tassazione progressiva per le aziende considerate altamente inquinanti. “Non possiamo che ravvisare continuità del suo gruppo con chi ha governato fino a poco tempo fa”, ha rincarato la dose Roberto Ciavatta, rispetto alla bocciatura della proposta di Rete di differenziare sanzioni per aziende e privati. I consiglieri di Rete si sono lamentati della mancanza di volontà di intervento su aziende che hanno continuato ad operare, nonostante il non rispetto dei parametri ambientali. Tali parole hanno innescato la reazione della maggioranza. Per Roberto Giorgetti, di Repubblica futura, i civici sono “inqualificabili” per il modo di “adombrare accuse” in Aula.
Giuseppe Maria Morganti, di Sinistra socialista democratica, ha denunciato il tentativo di bloccare il dibattito accusando il Segretario “di cose che non c’entrano nulla” con quanto in discussione.

Infine Matteo Ciacci, del movimento Civico 10, ha invitato Rete ad evitare le strumentalizzazioni. Da parte sua, il segretario di Stato ha assicura infine l’intenzione di intervenire su tali realtà economiche, “ma non certo con l’emanazione di un decreto come questo – ha sottolineato – che ha ben altro scopo”.

Altro emendamento respinto su cui si è dilungato il dibattito è stato quello abrogativo presentato dalla Democrazia cristiana all’articolo 49 relativo ai parametri per le installazioni di antenne per la telefonia mobile. Intenzione del partito di minoranza era infatti ripristinare parametri precedenti ritenuti più stringenti, grazie anche al divieto di installare impianti in luoghi sensibili.
“Prima la localizzazione degli impianti era vietata in aree destinate per attrezzature sanitarie, scolastiche, zone parco – ha spiegato Stefano Canti – la nuova formulazione fa sparire i vincoli” e demanda il tutto a un Piano di sviluppo tecnologico e a regolamenti ad esso successivi.

Per il segretario di Stato Michelotti l’emendamento è invece da respingere: “Per definire la localizzazione degli impianti servono strumenti flessibili – ha spiega – non rigidi come un Piano regolatore”.
Terminato l’esame dell’articolato, l’Aula è proceduta alla ratifica a maggioranza del decreto. Si è passati quindi all’esame e alla ratifica degli ultimi decreti rimasti all’ordine del giorno: il n.106 de 17 agosto 2016, “Attuazione delle Direttive Europee in materia di qualità e di sicurezza per la donazione, l’approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umani”, e il n.149 del 29 dicembre 2016 “Violazioni amministrative”.

I lavori si sono interrotti e sono stati ripresi oggi alle 13 al comma successivo con la presa d’atto della designazione delle Commissioni consiliari permanenti. La Tribuna Sammarinese