San Marino. Consiglio del 19 Maggio 2016. Ecco la sintesi dei lavori consigliari

aula-consiglio-vuotaNel pomeriggio si conclude il  dibattito al comma 9, sull’esito della consultazione referendaria di domenica scorsa. Durante le repliche sono presentati quattro Ordini del giorno: uno della maggioranza, due della coalizione Cittadinanza Attiva (Su-LabDem, C10) e uno di Rete e dei consiglieri indipendenti Lazzari e Pedini. La Reggenza ritiene però ammissibile solo un Ordine del Giorno, quello di Ca volto a impegnare una superficie di terreno di proprietà pubblica alla creazione di un parco urbano nel castello di Serravalle.

Tutti gli altri Odg, che riguardano le modalità di recepimento nelle normative esistenti dell’esito referendario, non sono ritenuti dai Capi di Stato ammissibili perché individuano – se approvati- iter alternativi rispetto quelli previsti dalla legge qualificata in materia. Rete-Lazzari-Pedini, a seguito di una modifica del testo, ripropongono comunque il loro Ordine del giorno volto a “dare immediato corso all’esito dei 3 referendum propositivi” approvati, impegnando l’esecutivo “a portare in discussione entro la sessione consiliare di Giugno 2016  i progetti di legge conseguenti con procedura d’urgenza”. In particolare, spiega il capogruppo Elena Tonnini, il recepimento deve limitarsi ai quesiti, “senza che l’Aula vada a interpretarli, snaturando la volontà dei cittadini”. Entrambi gli Odg ammessi al voto, quelli di Ca e di Rete-Lazzari-Pedini, sono infine respinti a maggioranza.   

I lavori proseguono con il comma 10, che prevede un dibattito unico sul Progetto di legge in seconda lettura “Modifiche alla Legge 29 gennaio 1992 n.7 – Piano Regolatore Generale per l’attuazione di Interventi di Sviluppo Economico” e sull’Istanza d’Arengo n. 14 perché il progetto edilizio denominato “Parco Scientifico Tecnologico” non venga realizzato nella zona del “Parco Urbano” sita in località Galazzano. A presentare il Pdl, dopo i relatori di maggioranza, Stefano Canti, e minoranza, Augusto Michelotti, è il segretario di Stato per il Territorio, Antonella Mularoni: “Sono le ultime due varianti di Prg di questa legislatura- assicura- partirà poi uno studio che vedrà il coinvolgimento di tecnici e di tutti i partiti”, per la redazione del nuovo Prg di cui è stato incaricato l’architetto italiano Stefano Boeri. Segue poi ad illustrare l’istanza d’Arengo e ad intervenire sul parco scientifico il segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli. Lo stesso richiede di inserire, attraverso un emendamento, la garanzia che solo una volta approvati anche il futuro Prg e la convenzione del Pst, si potrà procedere ad intervenire sull’area interessata, in modo da garantire un ritorno in Aula e in Commissione della variante e quindi la condivisione del progetto finale con tutte le forze politiche. “Non costruiremo niente, non faremo niente- puntualizza Arzilli- se non ci sarà un passaggio in Consiglio Grande e Generale che approvi il progetto, il Prg e la relativa convenzione per la realizzazione del Pst”. Se l’emendamento venisse accolto, prosegue il segretario di Stato, “sarebbe un messaggio forte: siamo qui non per far qualcosa contro qualcuno, ma per costruire qualcosa per il Paese”. Il lungo dibattito odierno sulla variante del Prg si conclude con la prima delle repliche e riprenderà nella giornata di domani.

Dire.it