Comma 11. a) Relazione sulle attività dell’Authority, ai sensi dell’articolo 7 della Legge 25 maggio 2004 n.69 per gli anni 2014 – 2015- 2016
b) Nomina del Dirigente dell’Authority ai sensi del primo comma dell’articolo 7 della Legge 25 maggio 2004 n.69, così come modificato dall’articolo 7 della Legge 28 dicembre 2007 n.136
Votazione: Rinaldi 34 voti, Masi 9, 11 schede bianche, 2 nulla/risulta eletto Dirigente Authority Gabriele Rinaldi
Pasquale Valentini, Pdcs
Sulla relazione e in particolare sulla funzione dell’Authority, è necessario riflettere, siccome siamo davanti a una nomina importante e dato che il Paese si trova in situazione diversa dal 2004, spero di fare considerazioni utile su cui poi si può agire di conseguenza. Io credo che se vogliamo oggi accreditarci come sanità e poter garantire ai cittadini servizi e strutture che rispondono agli standard internazionali, e se vogliamo che di queste strutture possano usufruire anche cittadini italiani e di altri Paesi, dobbiamo accreditare e avere all’interno – in alternativa al sceglierla al di fuori- una struttura che lo faccia. A quella pubblica, si parla di 55 strutture private, incluse due banche per la crioconservazione di cellule staminali, argomento di grande attenzione. Le 55 strutture devono essere state accreditate nella fase di realizzazione, ma che nella fase operativa devono essere monitorate. Questo è, a mio avviso, il compito principale che spetta all’Authority. Lo Stato si è dotato di un organismo indipendente e autonomo che deve valutare sia le strutture pubbliche che quelle private. Mi sarebbe piaciuto vedere dalla relazione come- praticamente con pochissime risorse- l’Authority abbia potuto svolgere questa azione di monitoraggio, non c’è quasi menzione di controlli fatti negli anni nelle strutture eppure per me è un fatto essenziale. E’ quindi importante che l’Authority abbia mezzi e risorse economiche e umane per portare avanti questa funzione. Dalla relazione invece vedo negli nani che si è sviluppata più una funzione di consulenza per la Dirigenza Iss. Oggi, in una dinamica di approccio europeo, se non siamo in grado di dimostrare un’Authority con altre caratteristiche, rischiamo di perdere accreditamenti indispensabili. Sulla nomia: se dobbiamo fare un dirigente in altri settori dobbiamo fare bando, chiedere requisiti. Ed è possibile considerare l’Authority equivalente di Bcsm per il settore bancario. Allora, come possiamo invece immaginare che la nomina di una figura di questo tipo possa avvenire tramite il gradimento o di una maggioranza o di una segreteria? Non è la modalità giusta di procedere.
Emmanuel Gasperoni, Rf
L’Authority riveste un ruolo strategico sull’asset sanitario, welfare e sociosanitario, sia per sanità pubblica che privata. E’ uno strumento tecnico per l’organo politico e per il comitato esecutivo Iss che ha il compito di garantire la qualità di ogni servizio sanitario sammarinese, pubblico e privato. Qui sta la rilevanza strategica del direttore dell0Authority. E’ doveroso rinnovare l’invito alla più ampia condivisione tra tutti i gruppi, stando la portata dell’incarico. Infatti si è dato il via, per questa nomina, ad un’ampia consultazione tra i gruppi, per sondare inizialmente la disponibilità di sammarinesi con i requisiti. Si prende atto che nessun nominativo, né curricula, è pervenuto a riguardo. Valutati i requisiti e i nomi, Rf ritiene, insieme alla maggioranza, Gabriele Rinaldi il candidato più idoneo. Tranquillizzo i consiglieri Mina e Bucci sulle preoccupazioni sollevate. Per evidenti motivi di riservatezza pare impossibile divulgare atti processuali, risalenti comunque al 2013 e già archiviati.
Matteo Ciacci, C10
L’Authority riveste un ruolo strategico per la sanità sammarinese, svolge un ruolo di supporto tecnico, di supervisore e di vigilanza. Concordiamo con lo stesso segretario sulla necessità di un suo potenziamento per migliorare la sua efficacia e il supporto quale garante dei servizi, d’altro lato il nuovo dirigente dovrà essere in grado di sviluppare le attività innovative, nell’ottica di integrazione nei sistemi europei. Indispensabile quindi un nuovo assetto dell’Authority. In questa direzione si è scelta una figura assolutamente competente e autorevole, anche se non sammarinese, contribuirà a formare nuove professionalità. Sul metodo non mi dilungo, si è cercato il confronto con tutti i gruppi, non sono pervenuti nominativi e la scelta è ricaduta su un candidato che può assolutamente essere funzionale alla valorizzazione e sviluppo dell’Authority. Su eventuali problemi giudiziari, la maggioranza ha valutato nel dettaglio i procedimenti archiviati nel luglio 2014. Abbiamo certamente cercato di fare tutta una serie di valutazioni prima di procedere a questa scelta strategica.
Stefano Canti, Pdcs
La relazione dell’Authority è chiara sui compiti dell’organismo e sulle attività svolte. Credo, come Valentini, che nel documento manchi la parte sul controllo. E’ comunque una buona relazione. Sulla nomina del direttore dell’Authority: è la seconda nomina importante fatta come Consiglio, la prima era quella del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio che tra i requisiti richiedeva l’essere sammarinese. Su questa nomina invece prendiamo atto che il governo ha cambiato i requisiti, Santi ha posto come requisiti la professionalità, L’esperienza e L’autorevolezza. Allora mi chiedo come sia stata misurata l’autorevolezza. Altro aspetto è che manca IL profilo della sammarinesità. Nell’ambito dell’incontro con il Segretario e i gruppi, erano emersi 6 nomi di cui tre sammarinesi. Oggi, nei 4 candidati, resta Masi come sammarinese e dal curriculum ci sembra abbia tutte le carte in regola per ricoprire quel ruolo.
Giuseppe Maria Morganti, Ssd
Il nostro gruppo ci tiene a sottolineare l’importante lavoro di questi due mesi di rigenerazione della governance Iss e i nuovi obiettivi che si pongono, prendendo spunto da quelli indicati dalla relazione dell’Authority. Tutto ciò non può che portare buoni frutti. E’ un settore delicato e importante quanto l’educazione e non si può lesinare nelle spese, ma non di meno si deve porre attenzione. A riguardo, alle autorità amministrative invitiamo ad andare fino in fondo a verificare se le esternalizzazioni hanno portato i frutti sperati. Ci risulta di no, ci interessa che il nostro sistema possa avere un dialogo permanente con utenti e realtà sociale. Per questo serve un ragionamento sulle esternalizzazione dei servizi ai consulenti per dare valenza agli operatori che si confrontano quotidianamente con i cittadini. Con questi auspici, sosteniamo la scelta che il governo ci sta sottoponendo e che ha coinvolto tutti i gruppi in questa scelta, segnale di un metodo rinnovato ed efficace. Franco Santi, segretario di Stato, replica
Ringrazio i consiglieri che hanno voluto dare il proprio contributo. Approfitto per fare ulteriori considerazioni. Credo di poter dire di aver registrato negli interventi, in modo trasversale, una assoluta condivisione sull’importanza del ruolo dell’Authority sanitaria, rimarco ancora l’impegno di governo e maggioranza di valorizzare questo ruolo strategico nel governo della sanità pubblica e privata. Di qui impegno nel potenziamento dell’organico che potrà avvenire al termine del percorso previsto dal fabbisogno e su cui il governo si attiverà non appena ne avrà la possibilità. Sarà importante programmare con lungimiranza l’aspetto della crescita di figure interne che poi in futuro potranno ricoprire importanti ruoli nel settore. Di qui l’importanza di un affiancamento di figure interne a figure autorevoli.
Marianna Bucci, Rete
Ribadisco per il nostro gruppo non è indispensabile che il dirigente sia sammarinese, ma le linee di indirizzo che dovrà prendere. Invece sulla proposta del candidato Rinaldi non ci sono date risposte. A noi risulta un fascicolo aperto nei suoi confronti anche nel 2015. C’è stata anche una interpellanza parlamentare in Italia. Come si fa a dare fiducia, se non ci dicono come stanno le cose? Non prendiamo le parti della magistratura, ma è questione di trasparenza sapere se il governo sta candidando una figura che è indagata. Proprio l’altro giorno Podeschi ha sottolineato come inopportuno far arrivare nomine di questo tipo. Non si può liquidare la questione dicendo che il fascicolo vecchio è archiviato e a quello nuovo non si accenna nulla. E’ questione di trasparenza, se avete notizia di chiusura del fascicolo 2015 ditecelo chiaramente, saremo felici di avere una persona non indagata, non vorremmo tra qualche anno ritrovarci a discutere le sue dimissioni.
Oscar Mina, Pdcs
Siamo esterrefatti. Andiamo a nominare il Direttore Authority, una persona che è stato indagato una volta, poi il fascicolo è stato chiuso, qunindi riaperto, ora c’è un altro in corso…possibile che dobbiamo accettare un indagato ai vertici dell’Authority? Lo riteniamo opportuno? Siamo fuori strada. Noi faremo di tutto per far sì che questa cosa emerga qualora decideste in tal senso. Nell’elenco dei candidati è presente una nostra concittadina che ha fatto un percorso in ambito ospedaliero al pari di Gualtieri, Per noi la questione morale è questione di principio.
Franco Santi, segretario di Stato
C’è stato un procedimento nel 2013, archiviato nel luglio 2014. Non c’è alcun procedimento in corso, se avete notizie in merito dateci elementi.