Ordine del Giorno presentato da alcuni consiglieri per la parificazione della retribuzione per i lavori consiliari a prescindere dal settore di occupazione dei consiglieri. Approvato a maggioranza.
Dichiarazioni di voto
Roberto Ciavatta, Rete: “E’ un passo significativo dopo tanti anni. Ringrazio l’Aula. Mi auguro che le tempistiche vengano rispettate se non anticipate. E’ un buon segnale che la politica dà. Sarà una parificazione al ribasso, ci sarà un risparmio per lo Stato in termini di permessi retribuiti”.
Ordine del giorno sull’Ue. Approvato a maggioranza.
Luca Beccari, Pdcs: “Il Consiglio grande e generale
prende atto della “Relazione, in data 18 novembre 2013, della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni sulle Relazioni dell’Unione Europea con il Principato di Andorra, il Principato di Monaco e la Repubblica di San Marino, opzioni per la loro partecipazione al mercato interno”, e delle “Conclusioni del Consiglio dell’Unione Europea, in data 16 dicembre 2013, sulle relazioni della UE con il Principato di Andorra, la Repubblica di San Marino e il Principato di Monaco”;
e,
udito il riferimento del Segretario di Stato per gli Affari Esteri sullo sviluppo del rapporto fra la Repubblica di San Marino e l’Unione Europea ed il successivo dibattito,
valuta con favore l’indicazione espressa dall’Unione Europea – al termine delle consultazioni svoltesi nel corso del 2013 con i Governi dei tre Paesi e delle verifiche realizzate in parallelo, mediante appositi incontri e l’analisi dello specifico dettagliato Questionario compilato dalle Amministrazioni sulle loro legislazioni e sulle rispettive capacità amministrative rispetto all’acquis comunitario – per la negoziazione di uno o di più Accordi di Associazione tra la UE e i suddetti tre Paesi, i cui contenuti dovranno essere adattati in modo da rispettare, da un lato, i requisiti della UE e, dell’altro, le specificità dei tre Paesi, quale migliore opzione per il rafforzamento delle reciproche relazioni;
ritiene che la scelta di uno o più Accordi di Associazione, multilaterali o bilaterali, debba essere subordinata alla valutazione e successiva definizione dei temi da negoziare, unitamente alle deroghe e alle salvaguardie capaci di tutelare le peculiarità e la sovranità del Paese, e all’identificazione delle condizioni per garantire il più adeguato livello di partecipazione del Paese alla fase di consultazione preliminare nonché alle fasi decisionali del recepimento dell’acquis comunitario;
indica che il negoziato, che avrà come riferimento le quattro libertà e il relativo acquis, debba riguardare, fra gli altri, i seguenti temi:
– il ruolo politico e la cittadinanza europea;
– la possibilità di adesione ai programmi culturali e di formazione;
– la possibilità di accesso agli strumenti e programmi di finanziamento europei;
-lo sviluppo competitivo delle infrastrutture tecnologiche, di viabilità e di telecomunicazione;
– l’autonomia nella gestione delle dogane.
I suddetti temi dovranno essere trattati tenendo conto delle realistiche difficoltà di un piccolo Stato come San Marino, in un ambito di soddisfacente integrazione europea che possa consentire di rimuovere gli ostacoli che impediscono l’accesso al mercato unico da parte di imprese ed operatori finanziari al fine della parificazione degli stessi a quelli europei;
raccomanda al Governo di proseguire nel percorso avviato con l’Unione Europea, mediante l’individuazione dei responsabili che all’interno della Pubblica Amministrazione, per i rispettivi ambiti di pertinenza, saranno coinvolti nell’attività del negoziato, l’individuazione attraverso rigorosi criteri di selezione delle indispensabili figure specialistiche in grado di sostenere adeguatamente le scelte più opportune rispetto alla predisposizione dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea;
sottolinea, infine, l’esigenza di garantire lungo il percorso di maggiore integrazione europea di San Marino che vengano coinvolte tutte le forze politiche e le realtà sociali ed economiche e professionali del Paese, nonché messe in atto le opportune iniziative utili a informare la cittadinanza, trattandosi di una materia che investe l’interesse generale della popolazione, il futuro del Paese, delle sue Istituzioni e dell’intero sistema”.
Dichiarazioni di voto
Roberto Ciavatta, Rete: “Non abbiamo sottoscritto l’odg non perché non lo condividiamo nei principi e negli impegni. Quanto perché una nostra considerazione, altre sì e ringrazio la maggioranza, non è stata accolta. Come avevamo chiesto in commissione Finanze di regolamentare il modo in cui vengono decise le consulenze, optavamo nell’individuare figure specialistiche per criteri di scelta ancora più stringenti. Mi asterrò”.
Gerardo Giovagnoli, Psd: “Esprimo la soddisfazione del Psd per come si conclude il dibattito. C’è un odg condiviso, nello spirito da tutti. E’ un risultato positivo per il Paese. Questo documento costituisce una base di partenza per il vero negoziato con l’Ue dopo anni di discussione. C’è una volontà condivisa. Questo è l’inizio del cammino vero verso l’integrazione da tutti richiesta. Il Psd è per un’integrazione totale, ma accogliamo positivamente questo negoziato. E’ un passaggio storico per la Repubblica. Quello dell’opposizione è stato un intervento migliorativo: percorriamo una strada comune con Monaco e Andorra, ma che deve trovare nel negoziato un abito adatto alle nostre esigenze. E possiamo essere il capofila della trattazione. Al centro c’è il futuro del Paese. Potremmo ospitare a San Marino una sede internazionale che riconosca la nostra diplomazia e neutralità”.
Antonella Mularoni, Ap: “Il dibattito è stato molto costruttivo e saluto con gioia la consapevolezza di lavorare insieme. L’odg indica una strada precisa al governo e a tutti coloro che vogliono dare il loro contributo. Sono coinvolti la politica, la Pa, le forze economiche e sociali, gli ordini professionali. Anche per Ap le consulenze esterne devono essere poche e qualificate. Ci sono molte competenze a livello sammarinese. Ma restringere a bandi di concorso avrebbe potuto impedirci di ricorrere a certe professionalità. Avremo la massima vigilanza per il miglior lavoro possibile”.
Massimo Cenci, Ns: “A nome della lista Pdcs-Ns esprimo soddisfazione per il clima e lo spirito del dibattito e per la sua conclusione. E’ una grande occasione per il nostro Paese, da non perdere. Dobbiamo arrivare preparati e carichi politicamente e tecnicamente. Dovremo fare scelte importanti che dovranno essere condivise e ineccepibili a livello tecnico. I lavori devono procedere sollecitamente”.
Paride Andreoli, Ps: “E’ stato un confronto aperto e sereno, seppure partendo da posizioni diverse. Avevamo presentato un odg come Ps-Upr, la maggioranza ha fatto altrettanto ed è stato aperto il confronto. Abbiamo potuto condividere gli aspetti salienti. Diamo il nostro voto favorevole”.
Luca Santolini, C10: “Ringrazio tutta l’Aula per avermi dimostrato che su una tematica così importante si può discutere con serenità, ragionando sui temi. Spero che questo atteggiamento possa diventare la normalità e non l’eccezione. Nell’odg sono state introdotte nostre proposte”.
Ratifica decreti delegati
Decreto delegato 31/10/2013 n.154 Compenso dei membri del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Poste San Marino. A maggioranza.
Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “La decisione presa due sedute fa con la sospensione della procedura di ratifica c’è stata perché sono necessari interventi di armonizzazione del trattamento degli organismi. Nel frattempo con la legge di bilancio all’articolo 50 c’è il mandato al congresso di Stato per un decreto entro il 31 marzo sui compensi. Il decreto 154 non riesce a coprire la data del 31 marzo, ma è prevista una riduzione straordinaria più o meno pari a un’aliquota del 20%. Un taglio del 10% su un taglio del 10%. Per questo riproponiamo la ratifica”.
Roberto Ciavatta, Rete: “Si proroga di due mesi la discussione di tutti gli emolumenti. C’era un impegno diverso. Volevamo avere spiegazioni. Non siamo convinti, ma certi che non saranno due mesi a cambiare le sorti del Paese”.
Paride Andreoli, Ps: “Il taglio del 10% vale per tutti. Ma il problema va oltre. Perché un consigliere prende 103 euro di indennità di funzione e altri 400-500 o 1.000 euro. Il parlamentare fa le sue funzioni senza prendere nulla e a chi lavora in privato gli tolgono pure lo stipendio. Siamo i soli a servizio del Paese. Non deve cadere nel dimenticatoio che quando si parla dei consiglieri non si può parlare di indennità economica. Come se fosse una vergogna. La vergogna è elargire gettoni mensili da 500 euro a qualcuno e ad altri da 100. E con il regolamento si porteranno i tempi di discussione pure a 5 minuti senza possibilità di confronto. Per la politica serve dignità. Ma così la farete da soli”.
Antonella Mularoni, Ap: “Avevamo sollevato una questione di principio. Aspettare due mesi non è un problema. Ma certe questioni vanno affrontate. Ci dovrebbe essere dignità in tutte le funzioni, invece c’è una sperequazione per il trattamento consiliare. Serve una valutazione complessiva, altrimenti il rischio è che non si sia più attratti a fare il consigliere. Non ho paura della demagogia popolare, dobbiamo affrontare seriamente la questione”.
Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze, replica: “La proposta della ratifica è per non fare decadere l’effetto della misura, in attesa dell’armonizzazione”.
Decreto delegato 30/12/ 2013 n.180 Disciplina degli oneri deducibili di cui agli articoli 14, comma 7 e 148, comma 11 della Legge 16 dicembre 2013 n. 166 e definizione dello strumento di pagamento elettronico per il pagamento delle spese effettuate in territorio. A maggioranza (29 Sì-21 No).
Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Le modifiche: le spese online sono solo quelle attribuibili al sistema San Marino. Si introducono elementi di equità: c’è la compensazione tra coniugi delle eccedenze per raggiungere le deducibilità; le spese a carico del contribuente possono essere dedotte per persone a carica. Abbiamo poi chiarito che sul transitorio, che verrà definito tramite decreto, non sarà obbligatorio il pos. Oltre alla Smac si potranno dedurre scontrini sotto 70 euro, sopra serve la fattura, come per la Smac che chiede il pin. Per maggiore equilibrio abbiamo portato la percentuale di quota forfettaria nel transitorio dal 15% al 30%. Infine c’è una facoltà in più: sull’emissione dello scontrino fiscale e della fattura sono possibili mezzi alternativi al cartaceo. Così abbiamo dato maggiore equilibrio ed equità alla prima parte di applicazione della riforma fiscale per fare partire un percorso non semplice, che per passi arriverà all’implementazione completa. Dal momento in cui avremo la Smac obbligatoria non saranno obbligatori anche gli sconti. L’adesione resterà una facoltà dell’operatore economico”.
Andrea Zafferani, C10: “Si è generata molta confusione in questa prima fase applicativa della riforma. Si incentra da subito sulla Smac tutto il meccanismo delle deduzioni, quando molti esercizi non ce l’hanno. Servivano anche altre forme. E si doveva renderla prima obbligatoria. Condivido che gli sconti non siano obbligatori. Ci sono molte difficoltà con le fatture, è stato chiarito, ma andava fatto prima. Non era definita l’equipollenza fiscale dei documenti, e si precisa. C’è poi la problematica delle spese escluse: oltre l’80% delle spese via Smac sono alimentazione, benzina (35%) e acquisto automobili (10%). Le ultime due sono limitate o escluse, come le assicurazioni. L’adempimento del 30 aprile per usufruire delle spese deducibili è illogico. È un diritto perché devo dire di volerlo? Alcuni problemi sono stati risolti, rimane la colpa del ritardo. L’approssimazione non è accettabile. I nostri emendamenti servono a semplificare la vita.
Cinque domande infine. Chi ha fatture, anche una sola, deve fare dichiarazione dei redditi, non c’è modo di evitare? E deve portare anche documentazione della Smac? Chi paga i 3.000 mila pos? La Smac nelle farmacie quando? I tempi per l’utilizzo della Smac neutra?”.
Paride Andreoli, Ps: “Ho una serie di domande. Vorrei chiarimenti sulle spese effettuate dal coniuge convivente. Se la moglie a carico non lavora, la deducibilità è doppia? Sul regime transitorio vorrei chiarimenti sui limiti temporali previsti. E’ eccessivo portare al 30% il forfettario, a chi giova? A tutti i lavoratori o solo ai frontalieri?”.
Roberto Ciavatta, Rete: “Ho vinto la scommessa che la percentuale di deducibilità senza documentazione sarebbe aumentata. Stava nelle cose, non sono state create le precondizioni alla riforma. Si poteva prevedere il transitorio anche per i lavoratori dipendenti. Ci saranno altri decreti perché la norma non può essere operativa, ma la sia vuole portare avanti come se lo fosse. Certi emendamenti del governo sono anche validi, ma ci sono delle difficoltà evidenti negli uffici e confusione tra i lavoratori. C’è grande difficoltà per la cittadinanza. Si poteva evitare una simile complicazione. Voteremo contro. Non ci pare la strada intrapresa sia foriera di buoni auspici”.
Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze, replica: “Sono convinto che una norma di questo tipo dovrà aspettare per trovare un suo equilibrio attuativo. Quando Zafferani e Ciavatta saranno al governo e scriveranno nome più precise lo riconosceremo. Noi ci accontentiamo di un ritardo di 20 giorni. La Smac deve essere diffusa il più possibile, è uno strumento di sistema trivalente: tracciabilità, deducibilità e promozione. Abbiamo inserito dei limiti, sui carburanti per esempio, per estendere a tutto il sistema i benefici. Non sarà l’ultimo intervento. Reiteremo se ci saranno concentrazioni di spesa su singoli prodotti. Non ho mai negato che avremmo potuto cambiare qualche valore.
Chi fa fatture deve fare dichiarazione perché nel transitorio il contribuente deve raccogliere il documento. Abbiamo uno storico sulla Smac. Con 400 commercianti che hanno aderito alla scontistica, si spende tra i 4.000 e 4.500 euro per ogni carta. La spesa dei 9.000 è raggiungibile con l’implementazione e siamo pronti a intervenire. All’Abs abbiamo chiesto il numero di pos installati. Il costo non sarà necessariamente sostenuto da tutti. La rete c’è già e verifichiamo il passaggio al’Adsl. Pagheremo il pos ai commercianti che aderiscono alla scoutistica. Le farmacie si stanno attrezzando. La Smac neutra ci sarà nei tempi in cui sarà definita obbligatoria. La data entro la metà di febbraio. L’adempimento di aprile impegna il lavoratore in maniera attiva, è una procura al datore di lavoro. Sulla comparazione tra coniugi non c’è confusione. Il forfettario del 30% giova a raggiungere l’obiettivo e minimizzare il numero delle dichiarazioni e della documentazione.
Non c’è stata né forzatura né velocizzazione. L’esercizio del 2014 era l’impegno e l’abbiamo rispettato. E’ una norma work in progress. La larghissima parte dei contribuenti raggiungerà la quota di deducibilità”.
San Marino, 24 gennaio 2014/03