Gli esiti della Voluntary Disclosure a San Marino, alla luce dei dati diffusi ieri dal Mef, sono affrontati in apertura dei lavori consiliari, attraverso il riferimento in Aula, al comma Comunicazioni, del segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni. “Nell’ambito dei 60 miliardi di volume complessivo di risorse italiane depositate all’estero, San Marino rappresenta l’1,9%- conferma il segretario di Stato- con una cifra che è poco più di un miliardo e 100 milioni”. E’ un dato “in linea con i numeri che abbiamo rilevato- prosegue- e che negli incontri tecnici fatti con i dirigenti del Mef erano già stati sottoposti ed evidenziati”. Il segretario di Stato spiega poi che, rispetto alle modalità di esecuzione del provvedimento, “San Marino ha incentivato l’adesione dei cittadini italiani che avevano risorse nel nostro Paese e ora ci si trova allineati alle previsioni del Mef”, a dimostrazione della “totale trasparenza” con cui si è affrontata la voluntary disclosure. “Non è vero- sottolinea quindi Capicchioni- che San Marino è un paese opaco. E’ tutto il contrario”. Infine, l’auspicio, da parte sammarinese, è che “le somme possano essere mantenute a San Marino- conclude il titolare delle Finanze- dopo la loro regolarizzazione”. Nel suo intervento, Capicchioni affronta anche la firma dell’Accordo Ecofin con l’Ue, chiedendo l’inserimento all’ordine del giorno in questo Consiglio di un comma aggiuntivo per la sua ratifica.
In comma comunicazioni intervengono anche i segretari di Stato per gli Affari Esteri, Pasquale Valentini, e per il Territorio, Antonella Mularoni, per riferire gli esiti delle rispettive trasferte all’estero, all’Assemblea Osce di Belgrado e alla conferenza Cop21 a Parigi. Si apre poi il dibattito dei consiglieri con l’intervento di Gian Matteo Zeppa, di Rete, che chiede le scuse del segretario del Pdcs, Marco Gatti, rispetto a un suo intervento a Smrtv. Il problema dei ritardi per l’estensione della raccolta porta a porta su tutto il territorio sono sollevati da Franco Santi, C10, seguito da Luca Santolini, C10. Replica il segretario di Stato con delega ai Rapporto con l’Aaas, Teodoro Lonfernini: “A novembre è stato dato il mandato definitivo ad Aass per andare avanti con il progetto del porta a porta, che non è in discussione, con l’individuazione delle zone in cui si svilupperà. Se ci sono responsabilità, ci sono in senso positivo, prendiamocele tutte come categorie e istituzioni, visto che parliamo di ammodernamento del Paese, anche se ci sono state difficoltà iniziali dopo decenni di tentennamenti”. Andrea Zafferani, C10, torna sui dati della voluntary disclosure, auspicando un dibattito in aula, una volta scaduti i termini di adesione. In più, chiede al segretario di Stato Capicchioni di compiere una verifica finale su come sta andando la voluntary disclosure rispetto ai rimpatri giuridici e quelli effettivi. Ultimo intervento è quello di Elena Tonnini, Rete, che chiede conferma al segretario di Stato per la Sanità su una presunta autorizzazione per l’investimento di 10 mln di euro in un fondo lussemburghese. “Chiediamo- conclude Tonnini- solo di essere smentiti su queste informazioni, diversamente è preoccupante che i nostri fondi pensione siano stati investiti senza garanzie”
Il comma Comunicazioni si conclude con le risposte alle interpellanze e interrogazioni, i lavori proseguono quindi con la presa d’atto della conferma nell’incarico di due Uditori Commissariali, Elisa Beccari e Francesco Santoni. Comma 4. Segue la nomina di un Samuele Forcellini quale membro del Consiglio di Amministrazione dell’Aass. Approvate a maggioranza le nomine del presidente del Collegio dei sindaci revisori del Cons, Stefano Piattelli, e del membro Davide Simoncini, mentre la nomina del candidato dell’opposizione viene posticipata alla prossima sessione.
Si apre quindi il comma 6, “Trattazione della mozione di sfiducia presentata da 13 consiglieri nei confronti del segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli”. A presentare la mozione è Roberto Ciavatta di Rete. Il dibattito, in cui sono previsti 37 interventi, proseguirà in seduta notturna.
Di seguito un estratto degli interventi odierni.
Comma 1. Comunicazioni
Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Compio un breve intervento su quello che è stato il Consiglio dei Ministri dell’Osce a Belgrado. I negoziati si sono estesi dal primo al 5 dicembre e la ministeriale si è conclusa il venerdì. Purtroppo dei numerosi progetti presentati sono state approvate solo 4 dichiarazioni. Dal punto di vista del risultato in termini di negoziato i lavori hanno risentito in questo momento di un clima di notevole difficoltà a livello internazionale. Le dichiarazioni approvate riguardano: lo sforzo dell’Osce contro la droga, l’impegno contro il terrorismo, il tema della sicurezza riferito in particolare ai giovani, la lotta all’estremismo violento. L’Osce continua a rimanere un luogo privilegiato di dialogo nonostante un clima non proprio facile nell’ultima assemblea. Molti degli interventi hanno confermato questa debolezza e, pur dovendo constatare la difficoltà a raggiungere degli obiettivi, è stata confermata la volontà di far crescere la volontà politica e la fiducia tra gli Stati per raggiungere posizioni che la realtà indica sempre di più come decisioni inderogabili”.
Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “E’ stato chiuso a Bruxelles dal nostro ambasciatore l’accordo Ecofin. Chiederemo l’inserimento in questo Consiglio di un comma aggiuntivo per la sua ratifica. Se il Consiglio grande e generale acconsentirà all’inserimento del comma, noi potremo ratificare l’accordo, cosa che sembra possa avvenire anche da parte dell’Ue. E’ un accordo importantissimo che va a eliminare l’euro-ritenuta. Riguardo ai dati della voluntary disclosure: questi denotano che, nell’ambito dei 60 miliardi di volume complessivo di risorse italiane depositate all’estero, San Marino rappresenta l’1,9% con una cifra che è poco più di un miliardo e 100 milioni. E’ un dato in linea con i numeri che abbiamo rilevato e che negli incontri tecnici fatti con i dirigenti del Mef erano già stati sottoposti e evidenziati.
San Marino ha incentivato l’adesione dei cittadini italiani che avevano risorse nel nostro Paese e ora ci si trova allineati alle previsioni del Mef. Questo denota una totale trasparenza. Noi auspichiamo che le somme possano essere mantenute a San Marino dopo la regolarizzazione. Al Mef, dei 60 miliardi depositati all’estero, hanno ricevuto richieste per far rientrare 15 miliardi. Gli altri invece resteranno all’estero, a disposizione degli organi preposti al controllo. Non è vero che San Marino è un paese opaco. E’ tutto il contrario”.
Antonella Mularoni, segretario di Stato al Territorio Antonella Mularoni: “Ho partecipato alla conferenza Cop 21 di Parigi rispetto alla parte dei lavori dedicata ai ministri per l’Ambiente di cui c’è stata una fortissima presenza. Quello che posso dire è che oggi c’è una sensibilità accresciuta rispetto all’esigenza di addivenire a una soluzione sulle tematiche ambientali. E c’è una forte pressione da parte dell’opinione pubblica. Nel mio discorso ho evidenziato gli aspetti su cui il Paese è già impegnato: estensione della raccolta porta a porta dei rifiuti, l’impegno a diminuire le emissioni nocive in atmosfera. Al termine dei lavori della conferenza di Parigi sarà bene affrontare insieme tutte quelle strade che è necessario percorrere”.
Matteo Zeppa, Rete: “In questa sede vorrei parlare di dittatura. Che non è altro che la predominanza di chi detiene il potere con la forza. Di esempi recenti ne abbiamo avuti tanti. Io non so cosa è passato per la testa del consigliere Gatti quando ha manifestato la necessità di una dittatura a San Marino nel corso di una trasmissione televisiva. Ma si ricordi Gatti che è stato democraticamente eletto, grazie alle leggi democratiche scritte in passato. Di fronte a quello che accade nel mondo un’uscita del genere è un attacco a tutto ciò che è sinonimo di libertà. Gatti alla televisione di Stato si è augurato una dittatura minima di 5 anni. Tutto ciò che si dice, in certi ambiti, viene amplificato. Gatti avrebbe potuto dire tante cose ma non quella. E poco importa se quella frase è stata detta col sorriso sulle labbra. Non andava detta per il rispetto della storia di San Marino. Gatti è anche segretario della Dc: partito che ha nel nome il termine di democrazia. Fa specie che nessuno dei compagni di partito abbia preso le distanze dalla stupidaggine detta in tv. Fossi in Gatti porrei le più sentite scuse ai cittadini e all’Aula. Gatti si deve vergognare di ciò che ha detto. Ma la vergogna è virtù di pochi. Segretario, nonché consigliere, Gatti si vergogni. Chieda scusa alla cittadinanza per le parole e per avere citato dittature terribili”.
Franco Santi, C10: “Registro la mancanza di riferimenti da parte del governo. In particolare su una situazione che si sta portando avanti da tempo e rispetto cui il governo ha sempre dichiarato di voler procedere in tempi celeri, ma noi ci siamo stufati di non vedere niente di concreto. Mi riferisco alla politica di gestione dei rifiuti e del nuovo piano previsto, all’Odg votato nel maggio del 2013 e all’applicazione del porta a porta in tutta San Marino. Ci siamo stufati. Il governo si trova piuttosto a rinnovare l’incarico del direttore dell’Azienda dei servizi per tre anni. Mentre chi non svolge bene il suo compito in un ente pubblico deve essere messo di fronte le proprie responsabilità. E’ una cosa insopportabile. Due anni e mezzo fa abbiamo discusso della nuova gestione di rifiuti e ancora stiamo a discutere di come applicare in tutti e 30 i kmq. Ci sono responsabilità ed è necessario denunciare questa mancanza ed esortare chi di dovere a procedere e metterci mano al più presto. Chiedo all’esecutivo di spiegare i motivi di ritardo e di rimuoverli al più presto”.
Luca Santolini, C10: “Sono gravissimi i ritardi per l’estensione della raccolta porta a porta sul territorio, vorrei estendere a riguardo i ragionamenti del mio collega che ha esortato a rimuovere questi fantomatici ostacoli. Io verro capire di chi sono le responsabilità. Durante la serata organizzata da Agenda 21 non sono state date spiegazioni sui ritardi. Sono mille le parole, che stanno diventando ridicole, del governo che si vanta di essere uno Stato a rifiuti zero all’Expo’. Come classe politica ci dobbiamo vergognare visto che chiuderemo il 2015 con una raccolta differenziata al 30%, una percentuale ridicola. Con questi ritardi incredibili, e i costi legati ai ritardi, stiamo portando le persone ad avere dei dubbi. Allora qual è l’obiettivo, affossare il porta a porta? Se c’è qualcuno che crea ostacoli dove non ci sono lo dobbiamo rimuovere”.
Teodoro Lonfernini, segretario di Stato con delega ai rapporti con l’Aass: “Si vuole continuamente porre come fattore negativo il progetto del percorso del porta a porta. Gli interventi degli stessi consiglieri a riguardo impongono da parte mia un chiarimento. Ci tengo a correggere informazioni che vengono puntualmente distorte. Nel constatare come voi un ritardo, che non fa piacere neanche al sottoscritto, né al governo, vorrei sottolineare i grandi passi compiuti da governo e Aass. E’ facile puntare il dito, difficile mettere in atto in modo pragmatico gli interessi del Paese. Nel marzo 2015 è stato presentato il progetto da parte della ditta Esper al congresso di Stato che ha avuto così un modello di gestione del porta a porta. A settembre si è data la gestione dei rifiuti, con l’assistenza della ditta Esper, in sinergia con l’Aass, a cooperative che operano sul territorio.
A novembre è stato dato il mandato definitivo ad Aass per andare avanti con il progetto, che non è in discussione, con l’individuazione delle zone in cui si svilupperà. Se ci sono responsabilità, ci sono in senso positivo, prendiamocele tutte come categorie e istituzioni, visto che parliamo di ammodernamento del Paese, anche se ci sono state difficoltà iniziali dopo decenni di tentennamenti. Il lavoro che verrà fatto oggi ha certezze sia sulle aree servite, sia nelle tempistiche”.
Andrea Zafferani, C10: “Mi auguro che, trascorso il termine di richieste di adesione per la voluntary disclosure sia possibile procedere al dibattito consiliare come richiesto. E che ci sia l’opportunità di riflettere con i dati alla mano. Leggevo un articolo di “Italia Oggi” in cui si sottolineava che di tutte le somme regolarizzare solo il 26% sono rientrate in Italia, gli altri sono rimpatri giuridici. Rispetto i dati sammarinesi: noi consiglieri abbiamo avuto nei mesi scorsi i dati aggiornati periodicamente sui deflussi di liquidità. Ci siamo impegnati a trattarli in modo riservato e mi atterrò a questo, Ma io, come gli altri consiglieri, so che il dato è molto diverso rispetto alla percentuale media del 26% di soldi rimpatriati. Chiederei al segretario di fare una verifica finale su come sta andando la voluntary disclosure sui rimpatri giuridici e quelli effettivi. Poi lo dovremo paragonare al dato medio e fare le riflessioni politiche conseguenti. Il segretario ha detto che siamo in linea con il Mef, ma lo inviterei a fare un ragionamento sul dato medio dei rimpatri giuridici in Italia rispetto quelli fatti da San Marino. Sulla gaffe del segretario Marco Gatti a Smrtv: le gaffe le possiamo fare tutti ma a volte si potrebbe chiedere semplicemente scusa. Sul porta a porta: il segretario Lonfernini ci ha detto che dovremo essere contenti. Io vedo un Odg approvato dal Consiglio da due anni, spero che chi in maggioranza è sensibile al tema della differenziazione si faccia sentire”.
Elena Tonnini, Rete: “Sono state delle risposte altezzose quelle del segretario di Stato Lonfernini. Quando si fanno notare ritardi e si chiede di identificare le responsabilità. Sarebbe ora che il segretario promuovi lui stesso delle serate per discutere del porta a porta, puntualmente dalla cittadinanza giungono iniziative e proposte, sarebbe più importante prendere in considerazione queste proposte in modo fattivo. Sul settore rifiuti la trasparenza è completamente inesistente e sarebbe utile che i cittadini possano verificare come i soldi vengono spesi. Dovrebbe essere reso pubblico lo studio Esper e non, come ha detto il segretario durante la serata pubblica, poterlo vedere solo se si va alla segreteria di Stato. Un primo passo è proprio quello di affidare al neo rinnovato direttore dell’Aass il compito di rendere trasparente i contratti e le delibere.
Apro il tema degli investimenti del Fondo pensione. Pare ci sia stata un’autorizzazione per l’investimento di 10 mln di euro in un fondo lussemburghese ad alto rischio e senza garanzie, sarebbe una grave decisione presa dalla segreteria alla Sanità e dal segretario Mussoni. E sembra sia avvenuta attraverso il Consiglio di Previdenza su indicazioni date da un consulente e broker. Chiediamo solo di essere smentiti su queste informazioni, diversamente è preoccupante che i nostri fondi pensione siano stati investiti senza garanzie”.
Fonte Dire – SMNA