San Marino. Consiglio Grande e Generale: la politica che appare e quella che non appare … di Alberto Forcellini

Luca Boschi che si complimenta con il Segretario Roberto Ciavatta. E non è l’unico dai banchi dell’opposizione. Gli osservatori politici fanno un salto sulla sedia mentre vanno in onda, in radio o in streaming, i lavori della sessione di aprile del Consiglio Grande e Generale.

È vero che il Segretario presenta in prima lettura ben tre progetti di legge importanti, che hanno una grande valenza sanitaria, ma anche una visione prospettica verso linee di sviluppo economico e di una maggiore affermazione del ruolo di San Marino. Sono, in particolare, il pdl sulla cannabis ad uso terapeutico e il pdl sulle linee guida di buona pratica clinica e di buona pratica di laboratorio clinico nella conduzione delle sperimentazioni cliniche dei medicinali. Ma quello che raccoglie maggiori consensi è il pdl “Tutela delle persone con disabilità sensoriali e interventi per la rimozione delle barriere comunicative”, che già alle sue prime battute rivela un impianto ben costruito e attento alle varie implicazioni che questa misura comporta a beneficio di una fascia di handicap davvero problematica.

Il Segretario Ciavatta ringrazia per i complimenti e li gira agli staff di segreteria e di partito che hanno lavorato sui testi. Rimane comunque il “nemico numero uno”, quello che si è beccato gli attacchi più violenti. Cosa è cambiato?

È vero anche che tutta la sessione consiliare è abbastanza diversa rispetto al solito, perché dopo il fuoco incrociato del comma comunicazioni, il dibattito plana sui lidi del ragionamento e della condivisione su “quasi” tutti gli argomenti. Molto ben accolto il pdl sulla creazione di una rete sentieristica. La tutela e la valorizzazione del territorio sono temi che uniscono, ma i complimenti per Canti non vengono manifestati. Grande successo bipartisan per le “Disposizioni in materia di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati”, per l’odg di RF sul “long Covid” e per il piano strategico per l’Università. Tutto in assoluto poltical fair play.

Spieghiamo anche il “quasi”. Il pdl per il sostegno alle donne sole in stato di gravidanza (DC); il pdl per la tutela delle lavoratrici gestanti, puerpere e in periodo di allattamento (Libera); e il pdl per il contrasto del cyber bullismo (Motus), nonostante gli obiettivi di base abbiano una forte valenza sociale, tutti e tre sollevano numerosi distinguo sia all’interno della maggioranza, sia all’interno dell’opposizione. Qualcuno parla esplicitamente di “politcal bullismo”.

È proprio vero, in politica è un po’ come nel libro, scritto sotto pseudonimo, “Alice nel paese delle meraviglie” dove: tutto è quello che non è, tutto non è quello che è.

Un dato certo, inequivocabilmente positivo, è la celerità dei lavori del Consiglio, che finisce con ben due giorni di anticipo sull’ordine del giorno dei lavori, nessun comma rimandato. La differenza con quanto accadeva nella passata legislatura, è notevole. Anche il dibattito è più snello e, per certi tratti, meno ripetitivo. Se non fosse troppo presto per congratularsi, si potrebbe credere in una “crescita” della classe politica dirigente. Certo è che i temi divisivi non tarderanno ad arrivare e, sicuramente torneranno a galla anche le antiche divisioni, gli ostruzionismi, le trappole parlamentari, le bordate da una parte all’altra dell’aula.

Intanto, chi ha preso i complimenti questa volta, non può fare altro che tesaurizzarli, ben sapendo che dietro ad ogni atto politico c’è sempre qualcosa che si nasconde, che si muove, che ha un altro obiettivo. In quel caso, potrebbe essere valido l’insegnamento di Virgilio al sommo poeta, sulle rive dell’Acheronte: “non ragionar di lor, ma guarda e passa” (Inferno, Canto III, verso 51)

a/f