San Marino. Consiglio Grande e Generale – Mercoledì 29 ottobre 2025 mattina. Report by AskaNews

La nuova sessione del Consiglio Grande e Generale si apre con l’indirizzo di saluto di inizio semestre degli Eccellentissimi Capitani Reggenti, S.E. Matteo Rossi e S.E. Lorenzo Bugli. Segue un momento di cordoglio per la scomparsa della madre della consigliera Barbara Bollini. 

Il dibattito si accende subito sul caso Banca di San Marino, dopo le recenti vicende che hanno scosso l’opinione pubblica sammarinese. 

Luca Lazzari (PSD) richiama la necessità di “comunicare in modo corretto e responsabile” e mette in guardia contro l’uso politico delle vicende bancarie, che “fa solo danni”. Invita il Consiglio alla prudenza, sottolineando che “Banca di San Marino non ha problemi operativi. È una banca solida, con una liquidità importante”, e che “il messaggio che dobbiamo mandare è molto semplice: il sistema è solido. Il resto verrà, e dovrà venire, ma con la serenità e la chiarezza che in questo momento sono necessari a tutti”.

Matteo Casali (Repubblica Futura) parla del “classico elefante nella stanza”, riferendosi ai procedimenti giudiziari sulla cessione di Banca di San Marino, e accusa il Governo di “narrazione trionfalistica e propagandistica” dopo il diniego di Banca Centrale. Ricorda che le verifiche sull’investitore bulgaro erano in corso da tempo e che “il diniego di Banca Centrale, intervenuto dopo la notizia dell’avvio dei procedimenti giudiziari e degli arresti, è anacronistico e superato dagli eventi”.

Emanuele Santi (Rete) denuncia il silenzio istituzionale dopo gli arresti legati alla vicenda bancaria. “C’è ancora un Governo in questo Paese?”, domanda, accusando la maggioranza di aver “cercato di nascondere tutto, di insabbiare”. Collega la vicenda alla legge che ha consentito l’ingresso di azionisti esteri e afferma che “la tavola fosse già stata apparecchiata per qualcuno”. Infine, ammonisce: “Il male per quella banca lo si sta facendo proprio perché non si dice nulla”.

Gaetano Troina (Domani – Motus Liberi) denuncia “un delirio di onnipotenza generalizzato” da parte della maggioranza e del Governo, che — afferma — “fa quello che vuole, anche fregandosene delle regole”. Rispetto alla questione Banca di San Marino, Troina giudica inaccettabile che si cerchi di “ribaltare sulle opposizioni la responsabilità dell’incapacità di maggioranza e Governo di gestire situazioni critiche”, e sottolinea che “la capacità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni è il primo esempio che bisogna dare ai giovani”.

Il Segretario di Stato Alessandro Bevitori replica direttamente a Troina: “Un’opposizione fatta anche in questi termini, che dà contro a qualsiasi cosa per partito preso, non aiuta”. Bevitori ribadisce la fiducia nella Banca Centrale e nell’Agenzia di Informazione Finanziaria, difende l’operato delle autorità di vigilanza sul fronte bancario: “Oggi ci sono anticorpi, e questo è il messaggio da dare per tranquillizzare la cittadinanza, non soffiare sul fuoco creando allarmismo”. 

Nicola Renzi (Repubblica Futura) apre il suo intervento invitando alla calma e alla responsabilità. “La prima cosa che tengo a dire — afferma — è che dobbiamo preservare ciò che abbiamo: guai creare allarmismi, questo non va fatto.” Renzi ricorda come in passato, in Aula, “si prendevano i microfoni per dire ‘quella banca è fallita’”. “Questo Paese – aggiunge – non si può permettere che un processo autorizzativo, per una vendita o per un diniego, duri un anno”. Chiede al Governo e a Banca Centrale un “piano di gestione decennale del sistema bancario e finanziario”.

Massimo Andrea Ugolini (PDCS) ricorda che è in corso “un’indagine avviata dall’autorità giudiziaria per condotte che riguardano reati di riciclaggio, amministrazione infedele e corruzione” e invita tutti ad “attendere di avere le carte in mano per comprendere bene tutto ciò che è accaduto.” Sottolinea che la vera responsabilità “consiste proprio nell’attendere di conoscere bene tutti i contorni della vicenda”, e che, fino ad allora, occorre “non gettare al vento la fiducia che abbiamo costruito nel nostro sistema finanziario in questi anni.” 

Il Segretario di Stato Luca Beccari collega poi il dibattito al percorso europeo, confermando che “la Commissione europea intende arrivare a una firma dell’Accordo di associazione entro l’anno, con entrata in vigore nella primavera del 2026.” Sulla vicenda di Banca di San Marino, precisa che il Governo non ha accusato l’opposizione di allarmismo, ma ha espresso preoccupazione “per il dilagare di notizie incontrollate e infondate che stavano minando la stabilità della Banca.” Ricorda che, da oltre dieci anni, “il Governo e la maggioranza non hanno più voce nei processi autorizzativi e di controllo delle operazioni bancarie”, perché “abbiamo lottato per l’indipendenza della Banca Centrale, dell’AIF e del Tribunale.”

Iro Belluzzi (Libera) parla di “schifo” per le tangenti che ancora circolano nella cessione delle banche, di “rabbia” per “il percorso che tutta la politica e tutto il Paese hanno adottato dal 2008 a oggi, abbandonando quegli elementi che erano fattore di rischio e che si sono trasformati poi in quello che era il conto Mazzini”.

Il Segretario di Stato Rossano Fabbri sottolinea che “i meccanismi di controllo oggi hanno dimostrato di funzionare e di tutelare l’intero sistema” e che “Mai, e poi mai, c’è stato il pericolo del passato…”.

Interviene quindi il Segretario di Stato Marco Gatti invitando a evitare la caccia ai colpevoli — “vorrei che non iniziasse una caccia ai buoni e ai cattivi” — e rivendica la separazione dei poteri come scelta strutturale. “C’è un Paese che ha fatto ciò che si deve fare: essere l’anticorpo rispetto a chi si avvicina al suo sistema economico e magari non è sufficientemente trasparente per potervi entrare. È stata fatta una scelta di separazione dei poteri che abbiamo portato avanti nella maniera più trasparente. Il sistema ha intercettato, prima ancora che questi investitori entrassero nel sistema economico, operazioni non trasparenti. È stato chiarito nei comunicati delle autorità competenti che la banca non c’entra: è estranea”. 

Secondo Denise Bronzetti (AR) “chi ha a cuore il bene del Paese deve prima parlare di fronte alla magistratura e poi fare un passo indietro”. Bronzetti mette in guardia da pericoli interni: “Mi spaventano più le dinamiche interne che non gli eventuali investitori esterni che, con cattive intenzioni, provano a entrare nel nostro sistema economico, bancario e finanziario”.

Carlotta Andruccioli (D-ML) concentra il proprio intervento sulla necessità di “responsabilità” politica e trasparenza. Sulla vicenda di Banca di San Marino sottolinea che “ci sono state rassicurazioni da parte delle autorità competenti, che hanno confermato che la banca non è in pericolo”, e invita a “non intasare il web di false informazioni” oltre a smettere di mettere in imbarazzo il Paese “con una gestione politica che ripete da anni gli stessi schemi”.

Giovanni Maria Zonzini (Rete) ricorda che “sono passati dieci, forse dodici giorni dagli arresti, e ancora non si sa assolutamente nulla”. Accusa il Governo di aver “creato una slavina comunicativa”: “Con il silenzio, avete lasciato che nel Paese si rincorressero, e tuttora si rincorrano, voci assurde e strampalate che ingigantiscono fatti già di per sé gravi.” Domanda apertamente “chi è finito in galera? Si può sapere?” Zonzini denuncia “elementi di grave opacità” che riguardano “il Governo e l’alta amministrazione” e chiede “l’immediata convocazione di una Commissione Finanze con Governo, Banca Centrale e AIF per fare chiarezza”.

Gerardo Giovagnoli (PSD) invita a considerare il contesto in modo più ampio, affermando che “stiamo parlando di una possibile crisi su una banca che non condurrà agli esiti di un tempo, perché il Paese è profondamente cambiato”. Sottolinea che la politica oggi è “meno dentro i processi, meno informata, e ciò è positivo”, ma riconosce che “alcune cose non hanno funzionato” 

Alle 13.00 i lavori vengono sospesi. Riprenderanno alle 15.00 

Di seguito una sintesi degli interventi:

20251029 – Consiglio Grande e Generale – Report mercoledi 29 ottobre 2025 mattina