CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 4-9 GIUGNO
MERCOLEDI’ 4 GIUGNO- mattina
In apertura dei lavori del Consiglio grande e generale il segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini, prende parola per un lungo intervento sulla questione ucraina, per la quale legge un appello della Duma a tutti i parlamentari, sulla situazione in Siria e sul caso Tierce. Mentre il collega agli Interni, Giancarlo Venturini, riferisce brevemente sull’esito del referendum del 25 maggio scorso. Prendono quindi parola i consiglieri,tra cui Mimma Zavoli,C10, che presenta un ordine del giorno per Cittadinanza attiva con cui il Consiglio grande e generale impegna il congresso di Stato a redigere entro il mese di ottobre una normativa che dia attuazione alla convenzione dell’Onu sulla disabilità, ratificata da San Marino nel 2008.
Concluse le risposte alle interpellanze all’ordine del giorno, si affrontano i comma successivi che riguardano una serie di nomine e dimissioni.
In particolare, l’Aula procede senza inciampi, superando il quorum necessario, con la nomina del presidente e dei 5 membri della Corte per il trust e i rapporti fiduciari: Maurizio Lupoi, presidente, ottiene 49 voti favorevoli, 1 contrario 1 non votante. Nomina valida anche per i membri della corte: Antonio Gambaro, Michele Graziadei, David Hayton, Paul Bernard Matthews e Sonia Martin.
Quindi Paolo Tartatini viene nominato a maggioranza Presidente dell’Autorità di Regolazione per i Servizi pubblici e l’energia. A maggioranza sono nominati rispettivamente: Catia Massari (sostituisce il dimissionario Gian Luigi Waldes) alla Commissione di disciplina, Ilaria Cupioli (sostituisce la dimissionaria Valeria Stacchini) nella commissione per le Politiche Giovanili, Marco Mularoni, quale membro del collegio sindacale della San Marino Rtv.
I lavori si concludono con la ratifica a maggioranza dell’accordo “Centri estivi 2014”.
Di seguito un riassunto degli interventi
Comunicazioni
Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Alcune comunicazioni, sollecitate anche da alcune problematiche di questi ultimi giorni. Sulla situazione in Ucraina c’è una sollecitazione della Federazione russa di fare conoscere al nostro Consiglio grande e generale un documento della Duma. Leggo l’appello ai parlamentari di tutto il mondo per fare tutto il possibile per fermare le violenze in Ucraina e poi riferirò le posizioni della Repubblica tenute negli organismi internazionali. Dalla Duma si indignano che le autorità di Kiev favoriscono la guerra civile. Rimangono sconosciuti i nomi e il numero delle persone bruciate a Odessa, da alcune decina a qualche centinaio. Le autorità non vogliono raccontare la verità né citare i colpevoli in giudizio. Sono state uccise decine di persone in vari centri abitati. I feriti sono centinaia. Milioni di cittadini sono ostaggio dei golpisti di Kiev. La popolazione russofona è oppressa dall’autoproclamato potere ucraino. La Duma condivide la posizione della dichiarazioni di Ginevra del 17 aprile. E occorre tenere conto dei risultati del referendum. Il dialogo può avere luogo solo dopo il disarmo generale. La Duma di Stato ritiene necessario consultazioni interparlamentari per trovare gli approcci per la distensione e il recupero della sicurezza dei cittadini ucraini. Solo con la diplomazia parlamentare si può fermare la violenza.
A livello di Onu il 27 maggio è stata adottata una risoluzione sull’identità territoriale ucraina. Siamo aggiornati sui comunicati rilasciati da Russia e Ucraina. Il Consiglio di sicurezza monitora la situazione, l’ultima riunione è stata il 28 maggio. Ci sono tentativi di dialogo per i quali la Repubblica svolge un ruolo attivo. Il dramma più grosso è che l’Ucraina ha bisogno di aiuti economici, da tutti promessi, ma in pochissima parte realizzati. L’Osce, l’organismo più abilitato a intervenire, ha fatto molte dichiarazioni sostenute da San Marino e c’è un organizzazione di monitoraggio. L’Ucraina però non riesce a garantire la sicurezza del personale che è disarmato. Le elezioni presidenziali sono state riconosciute come legittime e rispettose della volontà del Paese. San Marino ha fatto proprie le posizioni dell’Ue e non ha riconosciuto il referendum, ma le elezioni presidenziali. Ha chiesto alla Russia di ritirarsi dalla Crimea e di intercedere per ristabilire l’ordine. Siamo allineati anche sulle posizioni del Consiglio d’Europa: serve una risoluzione pacifica del conflitto. C’è un gruppo di lavoro tripartito per le riforme legislative.
Credo che sia molto chiara la nostra posizione negli organismi internazionali, fatta di due elementi chiave: San Marino è promotore del dialogo e della risoluzione pacifica delle controversie; è in prima fila quando si tratta di azioni per la denuncia della violazione dei diritti umani.
C’è stato un attacco alla segreteria di Stato per gli Affari esteri sulla situazione in Siria. C’è una grave violazione dei diritti umani e la segreteria di Stato deve affiancarsi con i 58 Paesi che hanno promosso la risoluzione dell’Onu per una presa di coscienza forte sui crimini. La denuncia riguarda tutti i soggetti che sono protagonisti delle violazioni. Lo scopo non è aumentare il conflitto, ma la pace. Quando Su ha denunciato come grave avere sostenuto la risoluzione, da che parte stava? La rappresentanza di Stati è significativa e il consiglio di sicurezza ha votato la risoluzione 13 a 2.
Infine, ma nei prossimi giorni sarò più preciso, sul caso Tierce. Siamo i primi spesso a denigrare l’azione del nostro Paese. Si tratta di una vicenda nata anni fa per un problema tra due privati, due soci di un’attività economica. Tierce ha denunciato alla Corte europea l’iter processuale, ravvisando delle irregolarità. La Corte ha riconosciuto mancanze su modalità e tempi che sono stati corretti con interventi legislativi. E ha indicato l’indennizzo. La vicenda si era completata e lo Stato aveva fatto quanto indicato. Nella prosecuzione del processo tra i due privati, il giudice ha riconosciuto di disconoscere parte della responsabilità a Tierce. Questi ha citato lo Stato per un errore e ora vanta un ulteriore indennizzo. Si è provato a cercare un accordo, anche per un indennizzo consistente. I giornali parlano di 120mila euro, eravamo in trattativa, comunque le cifre sono quelle. Tierce ha rifiutato e denunciato San Marino al tribunale internazionale di Parigi. Lo Stato si è posto con la massima disponibilità, non altrettanto dall’altra parte”.
Giancarlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “Sull’esito del referendum: dopo la consultazione l’ufficio elettorale centrale ha convalidato i dati. Non ci sono state problematiche o intoppi nella giornata di voto. La macchina ha funzionato in modo opportuno. Da parte mia c’è il ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della giornata del 25 maggio”.
Roberto Ciavatta, Rete: “Sul caso Tierce abbiamo fatto una comunicazione con i consiglieri Foschi e Pedini Amati su un odg presentato oltre un anno fa per fare fronte a una mancata applicazione del protocollo sottoscritto nel 1989. C’è un grave ritardo. Non entro nel merito di come si comporta un cittadino verso lo Stato. Ma non si deve parametrare la risposta in base alla simpatia della persona. La questione va avanti da oltre 20 anni e ci sono continui ritardi su impegni presi dall’Aula. La sentenza della corte di Strasburgo ha chiuso una partita, ma lo stesso tribunale ha riconosciuto che una sentenza precedente era sbagliata. E i protocolli internazionali sottoscritti non sono rispettati visto che va riconosciuto il giusto risarcimento. Non è una questione personale ma di rispetto degli accordi internazionali.
Mi aspettavo di discutere le dimissioni del segretario di Stato Mussoni, ma si è fatta un’altra scelta. Il voto dimostra che c’è disaffezione verso un’interpretazione della politica, vista come un maquillage di riformismo piccolo. Si fanno leggi perché quelle precedenti non funzionano e poi le si cambia ancora, magari accogliendo emendamenti della minoranza prima respinti. Un metodo che oggi presenta tutte le sue difficoltà. La politica non è al passo con i tempi. A volte in Aula la politica si interessa a mantenere l’aspetto di una casa mentre crolla. Dalla cittadinanza vengono segnali negli ultimi due anni. Un mondo è finito. Ci si aspettano riforme forti e radicali, invece la politica fa piccolo maquillage. E si creano degli obbrobri. Abbiamo un sistema normativo che ha creato doppioni e spesso si sbagliano i rimandi nelle leggi.
C’è una crisi globale in corso. Lo sforzo del governo dovrebbe essere quello di mettere le basi di sicurezza per la tenuta del sistema. Ma non lo fa. Penso a una politica di approvvigionamento energetico, di rilancio dell’occupazione sulle tecnologie della decrescita, all’indipendenza idrica e alimentare, a una riforma costituzionale che snellisca la burocrazia. La criticità è tale che politiche non innovative non servono. Serve una nuova interpretazione della realtà. La politica non è capace di dare risposte ai problemi. Per esempio dovremmo automatizzare il voto, creare una moneta elettronica.
Invito Mussoni a presentare le dimissioni ed esorto al confronto e a lavorare affinché la politica non si arroti su se stessa, ma interpreti la realtà di domani. Le sfide che vanno risolte non riguardano la piccola modifica di qualche piccola legge, ma la predisposizione di una serie di azioni che mettano in sicurezza il paese e la sua economia”.
Federico Pedini Amati, Ps: “Sul caso Tierce non ho sentito Valentini citare il protocollo 7 della convenzione per la salvaguardia dei diritti umani, sottoscritto nel 1984 a Strasburgo e ratificato dalla Repubblica nel 1989. Non è mai stato applicato ed è stato impossibile il risarcimento per chi ha subito un errore giudiziario. Del caso si vuole fare una guerra tra bande, ma è una pagina bruttissima nella storia della Repubblica. C’è un odg per applicare la norma, ma maggioranza e governo non hanno adempiuto al volere del Consiglio. E’ mancanza di rispetto verso le istituzioni. Una grande lacuna.
Valentini dice anche che Tierce è stato in prima istanza condannato dal tribunale di San Marino, poi assolto da quello di Strasburgo sotto l’aspetto formale. Il tribunale di San Marino ha poi riconosciuto l’errore e che non si capisce perché abbia fatto ricorso. Ma a chi doveva chiedere il risarcimento per una sentenza sbagliata? La Repubblica non ha adempiuto a un protocollo sottoscritto, viene sbagliata una sentenza e nessuno deve risarcire chi ha avuto il danno. In un Paese civile non può avvenire.
Sono preoccupato, come molti cittadini, per la grave crisi economica. C’è la probabile chiusura dell’Eletronics, è il segnale di un’economia al collasso. Forse si sottovaluta la situazione. In Aula si fa passerella e basta, ci sono discussioni tra piccole bande. E’ un’impostazione che non mi piace”.
Gerardo Giovagnoli, Psd: “Il 22-23 maggio scorsi ho partecipato come vicepresidente all’Assemblea parlamentare del consiglio d’Europa. La questione più spinosa affrontata è la posizione del visto del parlamentare francese che ha visitato in passato, senza autorizzazione, una zona dell’Azerbajan. Ho preso parola per suggerire al governo azero di tornare sui suoi passi per concedere il visto, cosa che getta ombra e non aiuta la causa azera. Il rappresentante dell’Azerbajan ha deciso di non concederlo e allora l’assemblea ha votato l’esclusione del suo Paese per le riunioni per i prossimi due anni. Si è passati alla votazione di diversi rapporti con numerosi emendamenti. Le prossime riunioni si terranno durante la plenaria a Strasburgo”.
Tony Margiotta, Su: “Esprimo il mio pensiero sull’articolo apparso ieri sull’Informazione che in prima pagina apriva con un titolo che mi ha colpito, ovvero, ‘Quarantuno famiglie sammarinesi in stato di povertà’. In un Paese come San Marino, fino a ieri con un tenore di vita e una possibilità di esaudire alle esigenze della famiglia, ci troviamo oggi una parte della cittadinanza in totale difficoltà. Non si tratta di non riuscire a pagare la rata della macchina, o di adempiere a certi incarichi familiari, si parla di gente che non riesce a mangiare. E’ la Caritas diocesana a dare questo dato. Quando parliamo di 1.400 disoccupati poi, non parliamo di singole persone, ma anche delle loro famiglie. E’ una cosa che la politica non può assolutamente accettare. Prima di me c’è chi ha parlato di uno dei più grandi centri commerciali che chiude. Eppure c’è chi non si rende neppure conto della crisi che c’è a San Marino. Mi collego a questo, parlando di delibere su lavori di manutenzione dati a privati. Forse non era il caso che il governo facesse delle scelte verso quella parte di sammarinesi in difficoltà? Non era il caso di creare uno strumento straordinario?”.
Mimma Zavoli, C10: “Nel 2008 San Marino ratificava la convenzione dell’Onu sulla disabilità e oggi non abbiamo una legge che tenga fede quella convenzione. Ricordo con stima le dichiarazioni di Mirco Tomassoni richiamava alla presa di responsabilità quest’Aula e la mancanza di iniziative in merito è una delle motivazioni che lo ha portato ad abbandonare il ruolo di consigliere. Capisco la sua frustrazione. Vorrei annunciare poi che come Cittadinanza attiva, ma resta aperto alla firma dei gruppi, presenteremo un ordine del giorno in merito. Do lettura all’Odg: “Il Consiglio grande e generale (…) impegna il governo ad approntare entro il 31 ottobre 2014 un testo normativo per attuazione di quanto contenuto nel testo convenzionale Onu sui diritti delle persone con disabilità”.
Gian Matteo Zeppa, Rete: “Non c’è speranza di ripresa economica, il tessuto che ci attorna non è il boom economico, si avvallano scuse e problematiche per non rendere conto alla cittadinanza degli insuccessi che si manifestano dall’abuso abominevole di decreti delegati e decreti leggi in ratifica in Aula. In questa sessione ci sono decreti che vanno a dare solamente una visione parziale delle cose sammarinesi, soprattutto nello smantellamento. C’è chi dice che diciamo falsità, allora vi sfido a portare un progetto quadro sullo smantellamento, qui attraverso decreti si va a distruggere la scuola. Chiedo l’accortezza di portare progetti di legge, leggi quadro che responsabilizzano la maggioranza e non solo il segretario di Stato. A questa classe politica obsoleta che si permette di dare dei bugiardi agli altri manca la consapevolezza che è finita la prima Repubblica sammarinese e il modo di fare politica a San Marino. I cittadini lo hanno dimostrato con i referendum. Siamo spettatori inconsapevoli di cadute di stile, come il comunicato stampa di Belluzzi che si vanta di nuove assunzione da parte di aziende, grazie ai suoi provvedimenti. Con i decreti di oggi si mette mano a convenzione del ’93, a posizioni acquisite, tagli orizzontali. La concertazione va fatta con tutte le parti, segretario Morganti, non solo con i Sindacati. Segretario Morganti, lei oggi porta molti decreti su questioni importanti che riguardano la scuola. Dovreste dare un segnale, il modo di attuare le vostre politiche è obsoleto, come sono obsoleti gli obblighi posti in essere tramite decreti”.
Risposte a interpellanza e interrogazioni
Interpellanza presentata dai Consiglieri Roberto Ciavatta e Luca Lazzari sui benefici fiscali in favore degli istituti di credito che hanno acquisito le passività dei soggetti bancari in crisi. Si associa il Consigliere Luca Santolini per richiedere risposta scritta. | |
Risponde il segretario di Stato alla Sanità Francesco Mussoni in sostituzione di Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Risposta 1) Si può dire quale sia stato l’iniziale beneficio fiscale, coincidente con il deficit iniziale assunto, per le banche cessionarie, ma è difficile stimare quale potrà essere, all’esito di tutti i recuperi, l’ammontare complessivo dei crediti di imposta effettivamente utilizzati. La Segreteria di Stato ritiene non opportuno divulgare, attraverso lo strumento dell’interpellanza, dati ritenuti sensibili nell’interesse dell’intero sistema finanziario e del paese. A tal proposito si rammenta che i dati connessi ai benefici fiscali in favore delle banche sono state oggetto di un riferimento in Cgg nella seduta di ottobre 2013. La Segreteria di Stato alle Finanze è disponibile ad aggiornare i dati con le stesse modalità. Risposta 2) Si chiede quali siano stati i soggetti che hanno verificato l’effettiva esistenza delle sofferenze contabilizzate nelle operazioni di aggregazione e cessione tra istituti bancari: in considerazione dei rilevanti interessi pubblici in gioco, per gli impegni assunti dallo Stato, il Governo ha nominato un Supervisore in ordine alle valutazioni che si faranno degli attivi da recuperare. Risposta 3) Si chiede se il Governo attraverso il CCR abbia potuto valutare le pratiche in sofferenza prima del rilascio delle relative autorizzazioni. La domanda però è mal posta in quanto il Governo non valuta le sofferenze di una banca se non attraverso i propri organi tecnici e non rilascia autorizzazioni alle operazioni di concentrazione, come quelli in esame. Risposta 4) Sul commissario osservatore nominato a operazioni concluse la Segreteria precisa che la nomina è avvenuta ai fini di evidente prudenza e non per l’eventuale conoscenza di elementi di giudizio ulteriori e diversi. Risposta 5) In merito al presunto profilo di incompatibilità nell’assegnazione dell’incarico di commissario osservatore al dottor Gumina, tenuto conto del precedente incarico in BCSM, la Segreteria precisa che non si ravvisano profili di incompatibilità. Risposta 6) Si ritiene che, se nell’ambito dell’attività di recupero dei crediti il Governo, attraverso il commissario osservatore, riscontri fatti di possibile rilievo penale, questi sarebbero prontamente denunciati alla competente Autorità Giudiziaria. Risposta 7) Si chiede se le concessioni delle banche cedenti siano state annullate o se al contrario siano state attribuite alle banche cessionarie divenendo così oggetto di pericolose trattative private al di fuori di ogni controllo pubblico: la Segreteria in tal senso precisa che la disciplina prevista dalla LISF è contenuta nell’articolo 10 e 99 della LISF. Ne consegue che una volta svuotata la banca cedente delle proprie attività e passività, la stessa, sulla quale permangono sia l’autorizzazione (BCSM) che il nulla osta governativo, diventa non operativa e quindi la proprietà ha sei mesi di tempo per riattivare l’attività ovvero per porla in liquidazione ad eccezione del caso in cui, nel lasso di tempo considerato, non siano state avviate concrete trattative per la cessione a terzi della banca”.
Luca Lazzari, Indipendente, replica: “Ricordiamo al Segretario Felici che la politica richiede un linguaggio accessibile. I vari documenti di carattere finanziario portati dal Segretario sono fortemente tecnici per rendere la nostra comprensione più difficile. Le banche potrebbero non avere particolare interesse ad affrontare le azioni di recupero del credito d’imposta. Discutibile la nomina del dottor Gumina per una questione di incompatibilità. E’ di stamane la notizia del mandato d’arresto per l’ex ministro Galan ed anche qui torna in gioco il nome del dottor Gumina che aveva autorizzato il bonifico durante il blocco dei pagamenti della Bcs. Secondo alcune voci inoltre il figlio del dottor Gumina sembrerebbe aver avuto di recente un incarico da banca Cis, l’ultima ad aver beneficiato del credito d’imposta: una tale concomitanza di eventi lascerebbe molte perplessità. Ci riserviamo di fare approfondimenti e trasformiamo l’interpellanza in mozione.
Interpellanza presentata dai Consiglieri Gian Matteo Zeppa ed Elena Tonnini sulla gestione dei lavori e sulle persone coinvolte nelle vicende del cantiere ex-Symbol.
Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio, risponde: “L’edificio in questione è oggetto di sequestro a seguito di denuncia, si riscontra eccedenza nell’altezza massima di quella consentita e conseguente incremento di superficie di 111 metri quadri, l’ufficio urbanistica ha previsto provvedimento e sanzione pecuniarie quasi totalmente pagate. L’imposta sugli straordinaria sugli immobili è stata versata. La relazione antimafia depositata in Tribunale si ritiene che gli omissis debbano restare tali. Viene allegata nel testo scritto la convenzione urbanistica richiesta”.
Interpellanza presentata dal Consigliere Elena Tonnini sul carico di lavoro dell’Ufficio Tecnico del Catasto e sull’incarico del Dirigente all’interno della Commissione Monumenti.
Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio, risponde: Sulle dichiarazioni relative all’incapacità di gestire carico di lavoro ufficio del catasto, la Dirigente ha puntualizzato che tale affermazione è stata oggetto di strumentalizzazioni. L’ufficio tecnico è in grado di adempiere ai suoi incarichi. Sulla modifica di orari per l’accesso al pubblico, nessun disagio è stato segnalato dai cittadini. L’Utc è oggi al minimo storico per personale impiegato, ciò provoca arretrati. Si è registrato aumento carichi di lavoro per introduzione importa straordinaria sugli immobili. Il carico di lavoro aggiunto a quello standard è notevole”.
Interpellanza presentata dai Consiglieri Franco Santi e Andrea Zafferani sulla revoca del Rag. Claudio Morganti da Coordinatore del Comitato di Gestione del Multieventi Sport Domus, sulla sua presunta riassegnazione ad altro incarico e sulle intenzioni del Governo in merito alla gestione organizzativa del Multieventi.
Risponde il Segretario di Stato con delega allo Sport, Teodoro Lonfernini: “E’ bene premettere che la struttura vive una fase di forte innovazione gestionale e di servizi offerti al pubblico. Il Congresso di Stato ha rimosso dall’incarico l’allora responsabile in seguito alla relazione del gruppo tecnico che doveva valutare ed analizzare il lavoro gestionale e operativo svolto dal Multieventi Sport Domus. Il Congresso di Stato ha costituito poi un comitato di gestione che dovrà dettare le linee di indirizzo e le politiche operative in relazione all’offerta di servizi all’utenza, della struttura. Il ragioniere Morganti non è stato assegnato ad altro incarico ma è rientrato nella sua funzione di ruolo. Come già indicato il coordinatore straordinario è decaduto dal proprio ruolo. Il comitato di gestione attualmente incaricato procederà fino all’adozione di quegli accorgimenti suggeriti dalla relazione del Comitato tecnico”.
Franco Santi, C10: “Trasformiamo l’interpellanza in mozione”.
Interpellanza presentata dal Consigliere Gian Matteo Zeppa per chiedere informazioni in merito alla Delibera del Congresso di Stato n.14 del 3 aprile 2014, , pratica n.0604, avente ad oggetto “Attività di collaborazione con Daniela Malpeli”.
Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria, risponde: “In merito alla consulenza di questa Segreteria di Stato con la dottoressa Daniela Malpeli, oggetto dell’interpellanza, specifichiamo che, come recita la delibera, il ruolo della dottoressa Malpeli è quello di prestare “assistenza e consulenza nell’ideazione e nella realizzazione di strumenti, su diversi supporti e in diverse lingue, per la promozione del sistema economico sammarinese nonché l’ideazione e la realizzazione di progetti di comunicazione in particolare relativi al progetto Aviation”. Questa Segreteria, impegnata nella promozione del sistema economico sammarinese all’estero, ha la necessità di dotarsi di strumenti di comunicazione e promozione idonei (sito internet, brochure ecc … ) i cui testi siano in più lingue. La dottoressa Malpeli, laureata in Lingue straniere e con un’esperienza lavorativa decennale nel campo del giornalismo e della comunicazione, ha la competenza richiesta per fornire questa consulenza che, ribadiamo, rimane nell’ambito della comunicazione e non sui temi più specifici dell’aviazione. La precisazione è dovuta per sgombrare il campo da fraintendimenti. Per quanto riguarda, il progetto Aviation, su cui il Movimento Rete chiede dettagliate spiegazioni e delucidazioni, siamo a ricordare che riguarda l’affidamento di alcune aree dell’aeroporto di Rimini alla Repubblica di San Marino, cosa ormai piuttosto nota a tutta la cittadinanza. Di aggiornamenti ne sono stati dati in numerose occasioni, sia pubbliche che nel corso di tavoli politici. Sarà comunque premura della Segreteria Industria, non appena il progetto avrà il suo inquadramento definitivo, convocare tutte le forze politiche per la massima condivisione. Infine, non si ravvisa conflitto d’interessi dal momento che per l’affidamento dell’incarico sono state prese in considerazione esclusivamente le competenze della dottoressa Malpeli, riscontrabili nel curriculum vitae che alleghiamo alla risposta”.
Gian Matteo Zeppa, Rete: “Sono stupito del fatto che soprattutto nella fase finale dell’interrogazione, il vero cuore dell’atto ispettivo, si dica che non si ravvisano conflitti d’interesse. Anche nel suo curriculum la signora Malpeli scrive ‘Noi sammarinesi’ come proprio datori di lavoro. E’ un modo brutto di fare politica. Se si doveva fare un progetto a livello comunicativo credo che si sarebbe dovuto fare un bando di concorso. Il conflitto d’interessi è evidente. La signora Malpeli ha competenze importanti ma occorreva un bando di concorso”.
Interpellanza presentata dai Gruppi Consiliari del Partito Socialista, dell’Unione per la Repubblica, di Sinistra Unita, di Civico10 e dal Consigliere Indipendente di opposizione Luca Lazzari sul progetto relativo all’utilizzo di spazi allo stato rustico dell’Ospedale di Stato. Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “Premesso che la Lima corporate è una multinazionale nel settore ortopedico e della tramumatologia con 600 dipendenti in tutto il mondo presente a San Marino con la controllata Hit medica, il progetto di formazione per chirurghi di fama internazionale Amt.sm. Academy of Medical Training San Marino, con investimento della società di oltre un milione di euro, con risposte occupazionali importanti. Ad oggi lo spazio rustico non è stato concesso in uso a privati. Si è incaricata la segreteria e il comitato esecutivo Iss a proposta di convenzione con un canone di locazione e durata temporanea, in caso di un progetto di interesse. Quello della Lima ha individuato la possibilità di utilizzare un piano dell’ospedale a struttura rustica”.
Marco Podeschi, Upr: “Restano i requisiti posti, sappiamo cosa fanno Lima e Hit medica, comunque il training chirurgico si fa con cadaveri e a San Marino l’uso di cadaveri a fini scientifici non è normato. Per questo trasformiamo l’interpellanza in mozione”.
Interpellanza presentata dai Consiglieri Andrea Zafferani e Franco Santi sull’attività del personale del corpo sanitario medico e non medico dell’ISS che esercita la libera professione, con riferimento a presunti abusi e ai controlli effettuati.
Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “Ho formulato una risposta più sul dottor Manzaroli, più che sul punto 5, mi riservo di integrarla successivamente. La segreteria di Stato ha proceduto a chiedere chiarimenti in merito, si fa presente che il dottor Manzaroli fino a gennaio 2014 era medico di base presso l’ambulatorio di Città e che le ricette cui si fa menzione erano di tipo continuativo. Non si configura alcun abuso da parte dell’attuale Direttore sanitario e socio sanitario dell’Iss”.
Franco Santi, C10: “Non ha risposto al punto 4 della nostra interpellanza, sarebbe stato poi necessario avere una documentazione comprovante le affermazioni, cioè se si tratti di ricette continuative. Dato che mancano anche i dati al punto 5 è necessario trasformare in mozione l’interpellanza”.
Interpellanza presentata dai Consiglieri Luca Santolini e Franco Santi per conoscere gli interventi realizzati a seguito della sottoscrizione dell’Accordo di Collaborazione fra la Repubblica di San Marino e la Regione Emilia Romagna.
Risponde Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri:
“L’accordo di collaborazione tra Repubblica di San Marino e Regione Emilia Romagna è stato sottoscritto il 10 giugno 2013 e ratificato dal Consiglio grande e generale il 28 gennaio 2014; l’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna ha ratificato l’accordo il 2 luglio 2013. E’ tuttora in corso l’espletamento dello scambio di note fra i sottoscrittori che sancirà l’effettiva entrata in vigore dell’accordo. Nel frattempo in attuazione di quanto previsto dall’articolo 16, comma 2, il direttore del dipartimento Affari istituzionali e giustizia, con nota del 28 gennaio 2014, ha comunicato al Direttore generale della Regione Emilia Romagna i nominativi dei Responsabili e referenti deputati a gestire ogni singolo settore di cui all’Accordo. Siamo in attesa che, al completamento dello scambio di note, la Regione possa espletare quanto di competenza. La segreteria di Stato per il Territorio, in riferimento al settore delle infrastrutture e trasporti, si è interfacciata con il Comune e la Provincia di Rimini, in particolare con il dirigente del Servizio progetto Area Vasta, valutando alcune possibili proposte e soluzioni atte a realizzare interventi di riqualificazione della strada statale 72 (Consolare Rimini- San Marino) e nuovi innesti fra la viabilità interna di San Marino e la provinciale n.258 in corrispondenza del Castello di Acquaviva (Gualdicciolo) e dei Comuni di Verucchio e San Leo. Si è discusso delle proposte presentate dal Comune di Rimini, relative allo studio di fattibilità, redatto dal gruppo tecnico di lavoro per lo studio di interventi volti al miglioramento della mobilità tra il Comune di Rimini e la Repubblica di San Marino, individuando come soluzione condivisa quella che prevede lungo l’asse stradale SS72 la realizzazione di una serie di rotatorie e la razionalizzazione della viabilità e del sistema parcheggi nella zona commerciale localizzata nell’immediata vicinanza della Repubblica. Si è convenuto sulla necessità di fissare un sopralluogo congiunto con i rispettivi tecnici di parte. Parallelamente si è convenuto sulla necessità da parte dell’amministrazione sammarinese, di approfondire le tematiche relative alla mobilità collettiva, valutando le ipotesi presentate ed effettuando uno studio di fattibilità in territorio sammarinese, che evidenzi criticità, peculiarità, costi e benefici dell’intervento in oggetto. Dato il carattere internazionale degli interventi necessari e convenuti fra le amministrazioni vi è quindi la possibilità da parte della Provincia riminese di accedere a fondi e finanziamenti dell’Ue”.
San Marino, 4 giugno 2014/01