La seduta odierna parte dalla ratifica del Decreto Delegato 01/09/2025 n.111 “Coabitazione Intergenerazionale Temporanea”. Il provvedimento mira a favorire la convivenza tra anziani e giovani, garantendo alloggi calmierati e contrastando l’isolamento sociale. Il consigliere Guerrino Zanotti (Libera) ha parlato di “uno strumento utile a rafforzare la coesione sociale”, sottolineando l’importanza della promozione pubblica del progetto.
Il Segretario di Stato Matteo Ciacci ha confermato che “la legge punta a riempire momenti di solitudine degli anziani e a offrire ai giovani alloggi al 50% del canone di mercato”, annunciando campagne informative e FAQ per i cittadini. Due emendamenti di Repubblica Futura, presentati da Matteo Casali, sono stati accolti con larga maggioranza, introducendo uno schema contrattuale tipo e regole sulla frequenza delle convocazioni della Commissione. Il decreto è stato ratificato con 39 voti favorevoli.
Ampia convergenza anche sulla legge per l’introduzione dei contrassegni “Made in San Marino” e “100% Made in San Marino” e per l’istituzione del Registro delle Botteghe Storiche. Il relatore unico Gaetano Troina (Domani–Motus Liberi) ha definito la legge “un passo strategico per la valorizzazione dell’identità economica e artigianale del Paese”. Il Segretario di Stato Rossano Fabbri ha parlato di “una politica concreta per proteggere e promuovere le eccellenze sammarinesi”, sottolineando che “questo è il modo in cui la politica dovrebbe lavorare, insieme, in maniera seria e sistematica”. Il testo ha visto la collaborazione trasversale di più forze politiche e l’approvazione finale con 43 voti favorevoli. “Il Made in San Marino – ha commentato Fabio Righi (D-ML) – dovrà camminare accanto al Made in Italy, non per confondersi, ma per far emergere la nostra identità economica e artigianale”.
Tutt’altro clima si è registrato con la discussione del progetto di legge di modifica allo Statuto della Banca Centrale. L’opposizione ha denunciato un metodo “irricevibile e antidemocratico”.
La relatrice di minoranza Sara Conti (Repubblica Futura) ha parlato di “un cavallo di Troia legislativo”, accusando il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti di aver “stravolto il testo originario in Commissione senza confronto con l’Aula”.
Duro anche Fabio Righi (D-ML): “È un colpo al cuore della nostra democrazia. Non si può trattare il Parlamento come un notaio che ratifica decisioni prese altrove”.
Per Emanuele Santi (Rete), “abbiamo perso un’occasione d’oro per riformare davvero la Banca Centrale e garantire trasparenza e tempi certi nella vigilanza”.
Dalla maggioranza, il relatore Luca Della Balda (Libera) ha difeso il provvedimento: “La legge armonizza lo statuto con la normativa europea e introduce elementi di trasparenza e coerenza”. Il Segretario Gatti ha replicato alle accuse: “Non si tratta di un cambio di rotta, ma di un aggiornamento tecnico e necessario per allinearci agli standard europei”. Nonostante le contestazioni, la maggioranza ha approvato i primi 4 articoli, ma il dibattito ha lasciato l’aula spaccata e un clima politico arroventato.
I lavori riprenderanno domani mattina con la discussione della riforma dell’IGR.
Di seguito gli interventi:
20251030 – Consiglio Grande e Generale – Report giovedì 30 ottobre 2025 pomeriggio
 
								 
								


 
															








