Nel corso della seduta serale del Consiglio Grande e Generale, prosegue, al comma 10, l’esame del progetto di legge riguardante le modifiche dello Statuto della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, cominciato nella precedente commissione consiliare.
Dibattito particolarmente acceso sull’articolo 8, riguardante il tema del “segreto d’ufficio”.
Il Segretario di Stato Gatti spiega che l’articolo riformula la disciplina del segreto d’ufficio di Banca Centrale per renderla coerente con gli standard europei, in vista della futura verifica dell’EBA. Fa presente che l’adeguamento nasce da richieste tecniche e che la delega prevista serve solo per eventuali integrazioni future, qualora l’EBA richiedesse ulteriori specifiche.
L’opposizione interpreta invece l’articolo come un passo che rischia di ridurre lo spazio decisionale del Consiglio Grande e Generale.
Diversi consiglieri sostengono che la norma attribuisca un potere eccessivo a Banca Centrale nella definizione delle regole. Alcuni esprimono il timore che il nuovo impianto possa diventare un ostacolo al dissenso o un modo per blindare informazioni non realmente sensibili.
Nel corso del confronto emerge – anche su impulso di Libera – una possibile mediazione, accolta dal Segretario Gatti: eliminare la formula “adottato su proposta della Banca Centrale” e sostituirla con una formulazione che mantenga la possibilità di emanare un decreto delegato, ma senza rendere l’iniziativa esclusiva di Banca Centrale.
La decisione finale vede l’articolo approvato con 34 voti favorevoli, dopo l’accoglimento della modifica che attenua il ruolo vincolante di Banca Centrale nell’elaborazione dei futuri decreti delegati.
Nel finale spazio alle dichiarazioni di voto. Il progetto di legge viene messo ai voti e approvato con 36 voti favorevoli e 14 contrari.
Infine, viene aperto il comma 11: relazione del Dirigente del Tribunale sullo stato della giustizia per l’anno 2024 e successivo dibattito.
Di seguito una sintesi degli interventi.












