San Marino. Consiglio Grande e Generale. Riassunto dei lavori mercoledì 14 maggio 2025

La seduta pomeridiana riparte dal comma 9, Nomina del Presidente del Collegio Sindacale della Banca Centrale della Repubblica di San Marino a seguito della non accettazione dell’incarico da parte del signor Gian Luca Belluzzi.

A seguire, come previsto dall’odg, spazio alla ratifica dei Decreti. Protagonista del pomeriggio è il Decreto Delegato 14 marzo 2025 n. 39, “Disciplina per la cessione di bibite ovvero bevande alcoliche verso l’Italia con obbligo di addebito dell’IVA”. In pratica, ha spiegato il Segretario alle Finanze Marco Gatti, “il decreto delegato viene pertanto emanato, sentito anche il riferimento dell’U.O. Ufficio Tributario, al fine di contrastare e prevenire operatività anomale ed altresì distorsive nell’interscambio di beni con l’Italia in un particolare settore classificato e rivelatosi a rischio, quale quello del commercio di bibite e bevande alcoliche”. Per questo “si è ritenuto necessario prevedere una specifica disciplina ai fini IVA con riferimento alle cessioni poste in essere verso l’Italia, poiché nel predetto settore si sono rilevate alcune fattispecie distorsive”.

Diverse le critiche giunte dall’opposizione. Emanuele Santi di Rete, ad esempio, ha criticato la tardività dell’intervento e l’inefficacia delle misure: “Basta assumere parenti per superare i limiti di dipendenti e aggirare l’IVA prepagata”. E ancora: “Il visto di conformità in mano a privati è una barzelletta. I controlli devono restare pubblici”. Enrico Carattoni (Repubblica Futura) ha sollevato dubbi di legittimità: “Siamo fuori delega. Il comma 8 della legge sviluppo è troppo generico, è una delega in bianco al Congresso di Stato”. Sul merito ha aggiunto: “Si privatizzano i controlli, costringendo le aziende a pagare un revisore. È una distorsione”.

Fabio Righi (Domani Motus Liberi) ha sottolineato l’esigenza di “affrontare con serietà la riorganizzazione dei nostri sistemi di controllo economico. Oggi viviamo in una grande confusione tra forze di polizia e uffici competenti, con sovrapposizioni e arretratezza tecnologica. Servono sistemi digitali automatizzati con alert per rilevare anomalie. Progetti in tal senso c’erano, ma sono stati bloccati per strumentalizzazione politica.”

Matteo Zeppa (Rete) ha allargato il focus al settore auto e moto, anch’esso sotto pressione: “Gli operatori hanno le auto ferme, vendute ma bloccate. In Italia, appena leggono San Marino, bloccano le pratiche. L’IVA è prepagata, ma non basta. Gli onesti sono con l’acqua alla gola”.

Il Segretario Gatti ha difeso il decreto: “Non possiamo introdurre norme che castrano l’economia. Le cartiere sono italiane, qui le attività sono regolari”. Ha però riconosciuto problematiche nelle immatricolazioni auto: “Stiamo lavorando con la Motorizzazione italiana per procedure più rapide. Ma chi finge di vendere in Italia spacciandolo per San Marino, sbaglia”. Sull’obbligo di professionista per i controlli previsto dalla norma, Gatti ha chiarito: “Abbiamo introdotto il limite per evitare costi inutili alle imprese che non superano certe soglie”.

Bocciati o ritirati, nel corso dei lavori, tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione agli articoli 1 e 2. I lavori si sono fermati alla presentazione degli emendamenti all’articolo 3.


Sera

Anche nella seduta serale di mercoledì 14 maggio il dibattito sul Decreto Delegato n. 39/2025, relativo alla cessione di bibite e bevande alcoliche verso l’Italia con obbligo di addebito dell’IVA, ha infiammato l’Aula consiliare.

L’articolo 3 del testo, cuore della nuova normativa, è stato duramente contestato dalle opposizioni, che hanno criticato la scelta del Governo di affidare i controlli fiscali a professionisti privati retribuiti direttamente dalle aziende.

Enrico Carattoni (Repubblica Futura) ha definito la norma “inaccettabile”, contestando il fatto che “il sistema dei controlli venga demandato privatamente a carico dello stesso esercente”.

Anche Giovanni Zonzini (Rete) ha criticato duramente il provvedimento, parlando di “meccanismo perverso, destinato a fallire”, mentre Nicola Renzi (RF) ha attaccato il Governo per l’assenza di confronto: “Fra i 420 dipendenti pubblici assunti, non si è riusciti a finalizzare assunzioni nei controlli. Lo Stato abdica per legge alle sue funzioni”.

Il Segretario alle Finanze Marco Gatti ha difeso la misura: “L’articolo è molto chiaro. Lo abbiamo scritto a quattro mani con l’Ufficio Tributario. Vi ho spiegato perché abbiamo inserito questa figura professionale, ma non lo avete capito, ve l’ho spiegato due volte. Dite che il Governo non ascolta, forse è vero anche il contrario. La figura professionale non deve fare valutazioni di corrispondenza sulle merci in magazzino e le fatturazioni. Il professionista deve verificare se c’è corrispondenza o meno alle disposizioni del Decreto. Punto. Finisce lì quell’attività. Tutti gli altri controlli sono demandati a chi ha competenze, al Nucleo Antifrode. Siccome vogliamo monitorare le situazioni velocemente, abbiamo chiesto la presenza di un professionista che segnali all’Ufficio se l’operatore passa di là. Così l’Ufficio potrà saperlo molto prima rispetto ai controlli di routine”.

La proposta di Rete di introdurre una fideiussione obbligatoria da 30mila euro per le nuove società nei settori a rischio è stata respinta. “Non esiste in Italia, né altrove” ha dichiarato il Segretario all’Industria Rossano Fabbri, mentre Fabio Righi (D-ML) ha invitato a “rimanere aderenti alla nostra realtà” e a investire in controlli più efficaci nella fase operativa.

Tutti gli emendamenti presentati da Rete e Repubblica Futura all’articolo 3 sono stati respinti. Approvato solo l’emendamento del Governo all’articolo 3.
All’articolo 4, approvato un emendamento modificativo di Repubblica Futura e, infine, un emendamento modificativo del Governo all’articolo 5.

In conclusione, il Decreto Delegato 14 marzo 2025 n. 39 – “Disciplina per la cessione di bibite ovvero bevande alcoliche verso l’Italia con obbligo di addebito dell’IVA” è ratificato all’unanimità con 30 voti a favore.


Nel finale si scalda il dibattito sulla ratifica del Decreto Delegato 20 febbraio 2025 n. 26 – Modifiche alla Legge 28 giugno 2010 n. 118 e successive modifiche “Legge sull’ingresso e la permanenza degli stranieri in Repubblica”.

Askanews