Durante la seduta serale del Consiglio Grande e Generale di lunedì 9 giugno, la Repubblica di San Marino ha compiuto un passo significativo verso la gestione sostenibile del debito pubblico. Con la ratifica dei Decreti Delegati n. 81 e n. 82 del 2 giugno 2025, è stata approvata l’emissione di nuovi titoli di debito pubblico per un totale di 55 milioni di euro, finalizzata alla riduzione del debito irredimibile contratto con Cassa di Risparmio. In parallelo, è stato presentato in prima lettura un progetto di legge per semplificare le procedure di emissione del debito pubblico, suscitando un acceso dibattito tra maggioranza e opposizione.
Nuovi Titoli di Debito: Caratteristiche e Obiettivi
I due decreti autorizzano l’emissione di due tranche di titoli da 27,5 milioni di euro ciascuna, con tassi fissi rispettivamente del 2,15% (scadenza 1° luglio 2030) e del 2,45% (scadenza 1° luglio 2035), entrambe con ammortamento progressivo. L’operazione, come sottolineato dal Segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti, mira a ridurre il debito irredimibile – uno strumento emergenziale adottato nel 2020 per sostenere Cassa di Risparmio – che attualmente costa allo Stato circa 8 milioni di euro annui in interessi.
L’obiettivo è duplice: alleggerire il bilancio pubblico e fornire liquidità a Cassa di Risparmio, consentendole di finanziare investimenti sul territorio. “Questa manovra non aumenta il debito complessivo, ma sostituisce un debito costoso con uno più gestibile, con un piano di rimborso chiaro,” ha dichiarato Gatti, evidenziando una riduzione del debito nominale di 135 milioni di euro tra 2023 e 2025.
Collocamento Interno: Un’Opportunità per i Risparmiatori Sammarinesi
Un elemento centrale dell’operazione è il collocamento interno dei titoli, rivolto direttamente ai risparmiatori sammarinesi senza intermediazione bancaria. I titoli, disponibili in tagli da 1.000 euro, sono accessibili anche ai piccoli investitori, rafforzando il legame tra debito pubblico ed economia locale. “Gli interessi resteranno nelle tasche dei sammarinesi,” ha commentato Giuseppe Maria Morganti (Libera), sottolineando il rispetto del programma di governo che privilegia le risorse interne.
Il Dibattito in Aula: Consenso e Critiche
Il provvedimento ha raccolto ampio consenso tra la maggioranza. Guerrino Zanotti (Libera) ha lodato la coerenza con l’obiettivo di ridurre il debito pubblico, mentre Luca Lazzari (PSD) ha definito l’operazione “un passo verso un debito più trasparente e governabile.” Anche Vladimiro Selva (Libera) ha evidenziato il ruolo strategico di Cassa di Risparmio come “motore dello sviluppo economico.”
Tuttavia, non sono mancate le critiche. Mirko Dolcini (D-ML) ha espresso perplessità sul costo del nuovo debito (2,45% contro l’1,75% dell’irredimibile), definendo l’operazione “un giroconto” che non genera ricchezza. Emanuele Santi (Rete) ha suggerito di abbassare il tasso dell’irredimibile invece di sostituirlo, mentre Nicola Renzi (RF) ha denunciato una narrazione eccessivamente ottimistica e la mancanza di un piano industriale chiaro per Cassa di Risparmio.
Il Progetto di Legge: Verso una Gestione Moderna del Debito
In parallelo, il progetto di legge presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze introduce un quadro normativo per semplificare le emissioni di debito pubblico. La proposta prevede che l’ammontare massimo del debito sia definito in sede di bilancio, con regolamenti successivi per determinarne le modalità. Se da un lato Massimo Andrea Ugolini (PDCS) ha accolto la norma come un passo verso la rapidità amministrativa, dall’altro Gaetano Troina (D-ML) ha criticato la riduzione del ruolo del Consiglio Grande e Generale, definendola “una pericolosa sottrazione di prerogative parlamentari.”
Prospettive Future: Sviluppo Economico e Stabilità Finanziaria
Il dibattito ha messo in luce la necessità di affiancare la gestione del debito a una strategia di sviluppo economico. “Senza nuova ricchezza, continueremo a morderci la coda,” ha avvertito Dolcini, mentre Silvia Cecchetti (PSD) ha richiamato l’importanza dell’accordo di associazione con l’Unione Europea come opportunità per il rilancio.
I dati positivi di Cassa di Risparmio – utile netto di 6,28 milioni di euro nel 2024 e un coefficiente di solvibilità del 21,04% – sono stati citati come base per un percorso di rafforzamento. Inoltre, Gian Nicola Berti (AR) ha rilanciato l’idea di recuperare crediti legati al “dossier Delta,” potenzialmente pari a centinaia di milioni di euro, per alleggerire ulteriormente il bilancio pubblico.
L’approvazione dei nuovi titoli di debito pubblico rappresenta un passo tecnico ma significativo per San Marino, che cerca di bilanciare la stabilizzazione finanziaria con la necessità di crescita economica. Tuttavia, il dibattito ha evidenziato la complessità di un percorso che richiede trasparenza, confronto politico e una visione di lungo termine per garantire un futuro sostenibile al Paese.
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il report completo di AskaNews: 20250609 – Consiglio Grande e Generale – Report lunedi 9 giugno sera