San Marino. Consiglio Grande e Generale del 28.10.2015. Respinti due emendamenti sulla Smac Card. Uno di Cittadinanza Attiva completamente abrogativo ed uno dell’Upr parzialmente abrogativo

palazzo pubblico in black outEcco il resoconto Dire sulla discussione all’art.19

Articolo 19 (“Progetto San Marino Card”)

All’articolo 19 sono stati presentati

Andrea Zafferani (Civico 10): Contestiamo l’abbassamento dello stanziamento fatto dal Governo. Se al progetto Smac ci si crede vanno fatti investimenti.

Nicola Selva (Upr): Spendiamo tanti soldi che è diventato un sistema utile esclusivamente a certificare il reddito. Avere una spesa così alta per fare quello che si poteva fare come un normale registratore di cassa mi sembra fuori luogo. Noi chiediamo di abrogare il punto “h” che parla di “implementazione di tecnologie”.

Gerardo Giovagnoli (Psd): Riteniamo che ci possa essere un’ulteriore implementazione di questo strumento. Significativo che oltre 100 nuovi esercizi si sono aggiunti al funzionamento della Smac da quando è diventato anche uno strumento fiscale. Significa che non è vero che l’utilizzo come strumento di certificazione fiscale disincentiva l’adesione delle attività

Paride Andreoli (Ps): La Smac card è nata per uno scopo e poi ha proseguito su altro percorso. Prendiamo atto della volontà del Governo di utilizzare una carta, nata come incentivo per il commercio, in altro modo. Indipendentemente dall’emendamento di Cittadinanza Attiva è chiaro che si avverte la forte necessità non tanto di far conoscere la Smac Card ma di incentivarla ulteriormente sotto l’aspetto del sostegno al commercio.

Rossano Fabbri (Ps): Questo strumento era nato per incentivare gli acquisti in Repubblica. Ma è poi stato annacquato con funzioni legate alla fiscalità.

Marco Podeschi (Upr): Appoggiamo l’emendamento presentato da Cittadinanza Attiva. La verità è che i punti vendita che praticano lo sconto sono sempre meno. Coniugare un sistema di scontistica con un sistema di accertamento fiscale è impossibile. La Smac non funziona.

Matteo Zeppa (Rete): La Smac era nata per uno scopo poi è stata svilita venendo utilizzata per uno scopo diverso. Perché da 600 mila euro avete portato lo stanziamento sulla Smac Card a 470 mila euro ?

Vladimiro Selva (Psd): La Smac Card era uno strumento già disponibile e dunque giustamente si è scelto di ampliarne l’utilizzo anche per la certificazione dei ricavi. I cittadini hanno accolto positivamente la Smac Card perché è un modo per mantenere più risorse possibili a San Marino

Roberto Ciavatta (Rete): Uno strumento non può essere tutto. Altrimenti viene svilito il suo significato. O è strumento di accertamento fiscale o è uno strumento di sostegno ai consumi locali

Giancarlo Capicchioni (Segretario di Stato alle Finanze): Serviranno ulteriori risorse per implementare questo strumento. Ma saranno inserite nel bilancio 2016. Noi riteniamo che debbano essere respinti gli emendamenti.

Respinti gli emendamenti di Upr e di Cittadinanza Attiva