Di seguito gli altri interventi dei consiglieri non ancora pubblicati da Giornalesm.com. Alcuni video dei loro interventi possono essere visti nel nostro canale di YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCwkASsnx8kQezhXj4uLLjhQ/videos?sort=dd&view=0&shelf_id=0
Ecco, in versione scritta, un resoconto degli interventi effettuato in Consiglio Grande e Generale dai vari consiglieri:
Roger Zavoli, Rf
Intervengo per riferire gli esiti della sessione plenaria dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, tenuta da 24 al 28 aprile , cui ha partecipato la delegazione composta dal sottoscritto e dai consiglieir Marco Gatti e Marco Nicolini. In ambito del dibattito libero, il consigliere Gatti ha depositato a nome della delegazione sammarinese l’Odg approvato dal Consiglio Grande e generale in materia di maternità surrogata e che impegna il governo a predisporre un progetto di legge entro ottobre 2017 e a farsi promotore presso l’Onu di una moratoria di tale pratica. Gatti ha ricordato come tale pratica violi i diritti umani e metta in pericolo la salute della madre e del bambino, trasformandolo in oggetto di contratto, ha auspicato infine che in ogni Paese europeo siano approvate norme che vietino ogni forma di maternità surrogata. Il Presidente della Repubblica greca è poi intervenuto in plenaria per rivolgere il proprio indirizzo di saluto e rispondere alle domande dei parlamentari. Tra le domande, anche quella del Consigliere Nicolini in cui ha espresso preoccupazione per la situazione riferita da associazioni animaliste e volontari attivi in Grecia su abbandoni e violenze nei confronti degli animali; ha quindi chiesto un impegno ad educare le nuove generazioni al rispetto degli animali e un uso più consapevole dei fondi europei destinati alla loro tutela. Il Presidente greco si è detto dispiaciuto per la situazione nel proprio Paese e ha informato l’Assemblea dell’avvio di una campagna di sensibilizzazione e di interventi normativi in materia.
Pasquale Valentini, Pdcs
Torno sugli argomenti trattati dal segretario Celli. Lo ringrazio per il riferimento, perché comincia a delinearsi in modo più preciso quelle che sono le intenzioni del governo sulle prospettive del sistema bancario, ma più avanza questa ipotesi, più avanzano le domande e gli interrogativi. Gli enuncio: di fronte allo scenario descritto, la domanda inquietante che emerge è chi è l’autore di questo progetto? Dove nasce? E’ un progetto di Banca centrale o del governo? E il governo che competenze ha al suo interno per descrivere tale scenario? E quando, in caso contrario, abbiamo delegato a Banca centrale le strategie del nostro sistema economico? Cercare tutte le volte di evitare risposte a questa domanda fa sì che cresca il configurarsi di una serie di interventi che non aumentano certezze, ma l’idea che siamo davanti a uno scenario di cui non sappiamo bene chi sia che ne tira le fila.
Il primo intervento presidente di Bcsm all’assemblea dei soci è stato quello di mettere in allarme il sistema dicendo che eravamo di fronte a un immane default finanziario del Paese. Gli è stato chiesto su cosa basava questa valutazione, non c’è nessuna valutazione del Fmi di questo tipo. Presidente e direttore hanno continuato su questa ipotesi, con diverse dichiarazioni sulla stampa italiana ribadivano questa tesi. In Bcsm oggi ci sono due Banche centrali, quella che c’era prima e quella nuova, e le due realtà non dialogano. Poi pensate a un intervento di Bcsm che scrive a Fmi- dopo che il Fondo ha già scritto un rapporto su San Marino- e chiede di modificarlo per aggiungere elementi negativi alla valutazione del Paese. Domanda allora è legittima: per chi stiamo giocando? La giochiamo insieme questa partita o per qualcun altro? Si è detto ‘ non possiamo parlare finché non è finito Aqr”, da Washington dicono che è finito, ma gli atti compiuti ad oggi dipendono dagli esiti dell’Aqr? E quando conosceremo le risultanze dell’Aqr e con quali metodi le affronteremo? Quando le decisioni sono già prese e la realtà sarà già compromessa? Il governo, in prima persona, ha dato questo mandato a Banca centrale? Senza chiarezza il governo non ha la forza di dire che quello che sta facendo è per il bene del Paese. Alessandro Cardelli, Pdcs
Dopo sei mesi dalle elezioni è necessario fare un bilancio. Vedo una grossa crisi di democrazia e rappresentatività nel Paese, da mesi assistiamo alla defezione di democrazia perché c’è un potere che sta incidendo su altri poteri istituzionali, parlo di Banca centrale intesa come una ‘grande banca generale’. Questo istituto deve essere autonomo, ma nel rispetto altre istituzioni, non è possibile continui ad imporre diktat che incidono sulla cittadinanza. Vorrei sentire i consiglieri di maggioranza, cosa ne pensano di Asset e del suo commissariamento? Perché il blocco dei pagamenti è stato fatto dopo l’uscita di 60 mln di euro e non subito? Ma chi lo paga il danno? Perché si è attaccata quella banca che è proprietaria di un giornale che in campagna elettorale ha sostenuto una parte politica non simpatica a questa maggioranza, e non per esempio il Cis? Se ci sono elementi, facciamo una commissione d’inchiesta. Se non avete niente da nascondere, cari consiglieri di maggioranza, votatela. I dati che abbiamo, parlando di emorragia continua di liquidità verso l’Italia, ci dicono che stiamo facendo la fortuna di Verucchio e Cerasolo. Chi aveva deciso di optare sul rimpatrio giuridico ora li sta trasferendo, ma la cosa peggiore è che gli stessi sammarinesi portano via i loro depositi per paura. Quale sarà il futuro del nostro Paese e dei giovani? Indebitare le nuovi generazioni, mettere il Paese in mano a investitori esterni? A C10 chiedo cosa è cambiato da quando eravate all’opposizione? La politica fermi tutto questo. Le soluzioni ci sono e vanno cercate internamente.
Iro Belluzzi, Psd
E’ la prima volta che il livello del discorso in Aula tocca questi livelli di tifoseria, probabilmente non si ha rispetto delle istituzioni e del confronto democratico, il nervosismo sta raggiungendo livelli tali e le azioni di governo e maggioranza fanno sorgere fibrillazioni all’interno della stessa maggioranza, le preoccupazioni del futuro del paese iniziano ad essere palpabili.
Ad oggi a di là delle grandi enunciazioni ascoltate, tocchiamo con mano quello che alcune forze politiche dicevano a salvaguardia del sistema. Dalla relazione di Celli emerge che ci stiamo muovendo verso la perdita di posti di lavori, è stato dato il de profundis ad Asset. Ma possibile che un commissariamento debba concludersi con la fine di una banca? In Italia quante, dopo tali provvedimenti, sono andate incontro alla liquidazione coatta? Ieri a latere della riunione della Commissione Finanze ho sentito che lei, Segretario Celli, riferiva a qualche collega di maggioranza che sarebbero pronti già finaziamenti per ricapitalizzare il settore, quindi le quisquiglie erano solo di andare a trattare il tasso di interesse. Su questo che sta avvenendo stiamo lavorando a un Odg perché, prima che la Repubblica di San Marino abdichi a qualche fondo e finanziatore esterno e alla vigilanza di organismi sovranazionali, ciò non possa essere deciso da una maggioranza che rappresenta al primo turno solo il 30% degli elettori. Chiederemo quindi che venga votato con maggioranza qualificata un provvedimento che porti al’indebitamento del Paese. Non si può a colpi di maggioranza determinare lo sventurato futuro della Repubblica.
Leggevo ieri sera il comunicato della Csu dove si parla di quanto previsto dal governo sulla Centrale rischi: non si sa quando sarà aperta a Ue e Italia. Ma questo hub finanziario con chi lo volete sviluppare? Vogliamo sviluppare un hub con la finanza islamica, con tutto quello che sta succedendo nel mondo? Piuttosto, deve esserci dialogo sempre più forte con la vicina Italia e con il contesto europeo, intorno alla nostra Repubblica non c’è il mare. Questione banche e Banca centrale: se ci sono stati comportamenti illegali dentro Asset, Cassa di Risparmio e altri istituti, chiediamo venga consegnato tutto il materiale alla magistratura. Sono infatti state fatte boutade senza riscontri oppure no? Ci appelliamo alla legalità e al rispetto e chi paghi deve pagare, non i cittadini e i fondi pensioni.
Teodoro Lonfenini, Pdcs
Vorrei aprire un dibattito in Aula vero anche su altri temi del Paese. I problemi del Paese non sono solo del settore bancario e finanziario e spero che avremo la maturità di aprire ragionamenti più ampi. Nel frattempo cerco di presentare riflessioni sul sistema bancario, avendo partecipato come non membro alla commissione finanze con i vertici di Bcsm. Devo constatare una serie di situazioni nebulose. Ieri in seduta segreta abbiamo assistito a domande precise fatte ai vertici di Bcsm ma non ci sono state precise risposte. Non siamo tecnici ma non significa che per primi dobbiamo capire e trasferire ciò alla cittadinanza che rappresentiamo? Diversamente la preoccupazione nel Paese è più che giustificata.
L’atteggiamento visto ieri è di subalternità nei confronti di chi abbiamo chiamato per risolvere i problemi del nostro Paese. Quando si è sostenuto che non abbiamo capito il perché del commissariamento di una banca di sistema, non abbiamo detto che quel provvedimento era sbagliato, ma siccome viviamo in una comunità di 36 mila persone, nel momento in cui il provvedimento ha effetti diretti sui cittadini, dobbiamo capirci di più. Quando c’è stato il commissariamento Bcs, perché il segretario Celli, allora consigliere di maggioranza, non si è stracciato le vesti? Vi ricordate i lavori in Aula sospesi? Al tempo io le vesti non le ho viste stracciate, oggi invece di fronte ad una situazione in cui si vuole capire di più, chiunque solleva qualche posizione viene additato come complottista o come colui che si oppone in modo strumentale a una necessità. Ma solo ieri e oggi veniamo a sapere che la volontà era di portare quella banca commissariata in un’altra banca di sistema, una banca ‘pivot’ come dice Celli, come mai però Asset sarà portata senza liquidità? Come mai il blocco è stato fatto dopo più di 30 giorni dal commissariamento, sapendo che c’era la rincorsa ai depositi? Non faceva comodo a Cassa di risparmio ricevere un nucleo con nuova liquidità, con 70 mln di euro invece che 10 mln di euro? Oggi Cassa riceve solo gli impieghi. Quel commissariamento poteva essere fatto in modo virtuoso, accompagnando una banca nell’altra. L’Eurocommercial bank è stata accompagnata al Credito industriale, perchè qin questo caos no? Lo abbiamo chiesto a Savorelli- che invito ad avere un atteggiamento più rispettoso verso le istituzioni sammarinesi. Se abbiamo chiamato un medico, non vuol dire che tutto quello che passa il medico sia inoppugnabile, perché la mia sensazione è che non ci stiano curando, ma che ci mettano in una cassa e ci portino a Montalbo.
Alessandro Mancini, Ps
Sulla Commissione di ieri in seduta segreta le aspettative erano altre, ci si aspettava qualcosa di più, molto di più da parte del governo, dati sensibili che non era opportuno trattare in seduta pubblica. A posteriori si poteva dire invece che seduta poteva essere anche pubblica. Rilevo comunque sicuramente un approccio diverso dalle precedenti audizioni, ma ripeto, dati sensibili e riservati che avrebbero richiesto la seduta segreta non c’erano. Il clima nel paese è pesante, il commissariamento di Asset ha zone d’ombra, non ha funzionato, si commissaria per tutelare risparmiatori e correntisti, invece oggi chi ha un solo conto in Asset è in forte difficoltà. C’è stato un passaggio brevissimo da amministrazione controllata al commissariamento, ciò ha provocato un panico enorme nei correntisti e grandi deflussi. E’ stato un primo e grande errore. Se le irregolarità c’erano, quella fase doveva essere gestita con più prudenza, i danni reputazionali sono incalcolabili. In Italia solo due banche negli ultimi 5 anni hanno avuto il blocco dei pagamenti perché non si fanno per svuotare banche e creare panico. Poi dalla maggioranza il richiamo che siamo noi, l’opposizione, ad alimentare panico, ad alzare il livello dell’allarmismo e dello scontro sociale. Siamo alle battute finali, il destino di Asset è segnato, serviranno tanti soldi perché le due banche- anche Cassa- possano essere operative. Dovete ancora pensare dove prenderete questi soldi? Non credo, un’idea ci sarà, allora perché non ne parliamo tranquilllamente e non lo mettiamo sul tavolo quello che serve e le condizioni che dovremmo subire, quali sacrifici saranno da fare per i prossimi decenni. Certo tutti dobbiamo sforzarci al dialogo, opposizione e anche maggioranza. Se ravvisate anche voi la necessità di fare un passo in avanti per rimettere insieme i cocci, cercate di essere più disponibili e, se non sapete le cose, abbiate il coraggio di chiederle come fanno i consiglieri di opposizione.
Oscar Mina, Pdcs
Ieri sono rimasto molto sorpreso dal tenore del dibattito svolto in Commissione Finanze, anche dal Segretario, il suo riferimento politico doveva essere più articolato, per capire da che parte ci stavamo orientando. Il Segretario è infatti il primo responsabile delle attività anche di Bcsm, dei 400 mln di euro persi e udi n commissariamento, deve rivedere le sue responsabilità di fronte all’Aula e alla cittadinanza. Se il governo non ha controllo neanche sulle nomine- penso al caso Romito- rimango allibito e le responsabilità sono di questo segretario che sta conducendo il Paese verso le ‘alte sfere’ quando parla di internazionalizzaizone del sistema. Se questa è la sua linea politica gradirei venisse in Aula e dicesse qual è invece il vero programma, del governo e del Ccr e non quello di Banca centrale. Le linee di indirizzo non me le faccio dare né da Grais, né da Savorelli. Su questione Asset rimango perplesso, dopo il blocco dei pagamenti, mi viene da pensare ‘chi è che ha emanato un provvedimento, a quanto pare, senza avere nemmeno interpellato il governo visto il totale appiattimento su Bcsm?’. Come si fa a non pensare che c’è un governo che ha il compito di condurre il sistema a tutela dei cittadini e allora perché Grais e Savorelli decidono le sorti del Paese? Invito i collegi di maggioranza a non essere totalmente appiattiti e di valutare tutti i passaggi.
Fabrizio Francioni, Ssd
Ieri in Commissione Finanze le risposte ci sono state e mi ha stupito il commento di oggi, mi aspettavo più originalità, ma il disco dell’opposizione è sempre lo stesso. A Mancini che parlava di danni reputazionali chiedo dove ha vissuto negli ultimi anni, con black list e scudo fiscale di soldi mi sembra siano usciti, non è che il settore bancario è peggiorato negli ultimi 4 mesi come qualcuno vuole fare credere. Invece ha problemi in pancia da ormai un decennio. Noi della maggioranza sapevamo fin dall’inizio e nessuno si è mai illuso che il nostro sarebbe stato compito facile, non lo abbiamo mai detto alla cittadinanza. La profonda crisi in cui è caduto il settore bancario non è causata da Banca centrale, le problematiche che le banche si portano dentro da almeno un decennio è frutto di una malagestione diffusa in tutte le istituzioni bancarie, ora è necessario rimettere in piedi il settore prima possibile ed elaborare le opportune riforme con ricadute positive sull’intero paese. Quando avremo il quadro completo dei risultati della vigilanza di Bcsm, avremo il punto per ripartire e ci saranno basi nuove per l’internalizazione del sistema. Parlando di Npl, la gestione pubblica potrà lavorare in modo ottimale anche in sinergia con le politiche territoriali, visto il nuovo Prg. I margini per ripresa ci sono, più saremo capaci di fare squadra, prima arriveranno i risultati. Esprimo infine solidarietà alla famiglia del lavoratore deceduto alla Cotes e al lavoratore che guidava il mezzo coinvolto nell’incidente da parte mia e del mio gruppo.
Eva Guidi, Ssd
Abbiamo affrontato la campagna elettorale consapevoli dei problemi del sistema finanziario e della necessità di fare prima un quadro della situazione per poi provare a metter in campo soluzioni. Abbiamo anche cercato di intraprendere un percorso di condivisione, in quest’Aula tanti sono stati i dibattiti in tema, a partire dalla nomina del presidente di Cassa di Risparmio, poi le audizioni in commissioni Finanze, le sedute in Consiglio e anche questa mattina il segretario ha detto che nella ricerca di soluzioni per gli Npl si cercherà condivisione. Mettiamo la questione al centro, la situazione dei crediti concessi senza garanzia è il problema, e anche il ritardo con cui affrontiamo il problema rappresenta in sé un problema. Abbiamo un progetto e stiamo lavorando per realizzarlo, in parte era presente nel nostro programma e in parte sta emergendo. Gestione pubblica degli Npl, internazionalizzazione che si basi su regole trasparenti e condivise dalla comunità internazionale, sì al settore bancario che promuove sviluppo e imprese e sostiene i progetti dei cittadini. Sono certa che su questo gli accordi possiamo trovarli. Dobbiamo poi salvaguardare posti di lavoro, dare risposte ai lavoratori. Oggi dobbiamo analizzare situiazioni e cercare soluzioni, non alimentare paure.
Elena Tonnini, Rete
E’ evidente come per questo governo Bcsm continui ad essere una istituzione intoccabile e come il governo si sia schierato a favore dei suoi vertici, conferendogli autonomia totale. Ma Bcsm è tenuta a rispondere al Consiglio. Eppure alcuni dati è tenuta a darli, ma non si riescono a conoscere i nomi dei numerosi consulenti e collaboratori scelti dal 2016 ad oggi, non si può sapere gli incarichi e come sono stati ingaggiati e nemmeno con quali costi, gli impatti su un bilancio già in perdita di 3 mln e mezzo di euro. E anche i consiglieri di maggioranza non possono ottenere questi dati. Ci è stato detto che la politica deve fornire strumenti e risorse per intervenire. Il governo ha il dovere di pretendere un atteggiamento collaborativo, bene le audizioni ma non fine a se stesse. Un conto è condividere un percorso, altro semplicemente dire o meno quello che si sta facendo. Politica e cittadinanza devono capire e prepararsi rispetto a certe scelte, mi riferisco al commissariamento di Asset. Sono state poste molte domande a cui non è stata data risposta. Noi dicevamo che bisognava intervenire, ma altro conto è farlo facendo saltare una banca e creando problemi ai risparmiatori. Dovevano essere fatte azioni preventive per evitare questo punto, così come per la salvaguardia effettiva dei Fondi pensioni. Su Npl si dice che ka soluzione è una bad bank, avete già deciso, dove è quindi la condivisione? Noi da tempo sosteniamo altre soluzioni, una è di dare la gestione degli Npl ai lavoratori delle banche permettendo forme associative, anche per tutelare il loro posto di lavoro.
Altro tema, sulla Sanità, ovvero il casale ‘la Fiorina’. Chiediamo al Segretario un aggiornamento sullo spostamento degli anziani ospiti, l’ultimo aggiornamento è del 3 maggio, giorno in cui la Consulta sanitaria chiedeva notizie sul trasferimento che doveva avvenire entro giugno. I familiari degli ospiti e i dipendenti non sanno nulla. Ci sono stati accordi per i contratti con i lavoratori, con la società di gestione? Altro argomento su cui presenteremo Odg è sulle dichiarazioni relaive alle assistenti sanitarie in ospedale. Il presidente della Commissione sanità ha parlato di racket, il mio invito è di affrontare le situazioni e non di fare solo appelli. Ne do lettura: ““Valutato l’aggravarsi del fenomeno (…), considerata la mancanza di procedure chiare e trasparenti per le assunzioni (…) il Consiglio grande e generale impegna il governo: 1) rafforzare il sistema di assistenza agli anziani in ambito pubblico 2) stabilire che sia l’Iss a indicare al paziente e a alla famiglia eventuali necessità del servizio di assistenza offerto 3) rendere entro il 31 maggio 2017 disponibile un elenco on line di operatrici disponibili, iscritte nelle liste delle collaborazioni occasionali, un elenco gestito dall’ufficio del lavoro, 4) ad avviare nell’immediato un programma di monitoraggio e controllo contro ogni forma di reclutamento diretto presso le aree di degenza dell’ospedale di Stato, stabilendo sanzioni penali per ogni forma di mediazione per l’assunzione di manodopera irregolare”. Infine, se in maggioranza si hanno in mano elementi per dimostrare che c’è il racket, si deve fare denuncia, non lanciare slogan in commissione senza poi andare ad intervenire.
Alessandro Bevitori, Ssd
A Monaco il 4-5 maggio scorso si è avuto un incontro con la delegazione consiliare composta da me, dai consiglieri Santolini Zppa e Mussoni e e delegazioni parlamentari di Monaco e Andorra. San Marino insieme a questi Paesi è impegnato nel percorso di un accordo di associazione con l’Ue e lo scopo dell’incontro era di valutare il migliore accordo con l’Ue, confronto verte su recepimento Aquis comutiario e 4 libertà fondative. Nel prossimo incontro, che dovremo organizzare a San Marino, chiederemo di partecipare anche al Liechtenstein per un confronto. In Commissione Esteri, che sarà convocata entro il mese, ne parleremo.
Sulla commissione di ieri, smentisco l’accusa di mancata collaborazione di Grais e Savorelli. Dall’insediamento del governo ci sono state già 3 loro audizioni in commissione Finanze. Ho ascoltato risposte ad ogni domanda posta dall’opposizione, la minoranza ha fatto domande legittime cui direttore e presidente hanno risposto puntualmente. Chiaro ci sono stati dati sensibili nel rispetto della privacy e delle normative vigenti. Sentire parlare dalla Dc di mancata collaborazione fa specie. Ci siamo incontrati a settimana scorsa per incontri post congressuali in cui si auspicavano maggior confronto e alla delegazione Dc è stata data massima disponibilità in questo. Poi nei fatti i comportamenti assolutamente contradditori. Quello che stiamo facendo poteva forse essere fatto meglio ma lo si sta facendo per garantire nuove generazioni che oggi non sono tutelate.
Mariella Mularini, Pdcs
I fondi pensioni spno stati protetti dallo Stato tramite una delibera del governo che potrebbe causare ulteriore indebitamento di 31 mln di euro e che impegn g enericamente e, non essendo a bilancio tale spesa, dovremmo modificare il bilancio. Governo e maggioranza hanno responsabilità di scelte e il dovere di chiarire alla cittadinanza che dovrà pagare di tasca sua se i soldi non verranno recuperati. Non si giustifica infatti la seduta segreta di ieri la cittadinanza deve essere informata sulle scelte che la vedrà coinvolta. Non sarà il governo precedente responsabile di questa gestione dissennata. Chi pagherà i danni al sistema economico? Spero qualcuno valuti l’azione di responsabilità civile verso i vertici di Bcsm. Il Commissariamento Asset avrà effetti negativi su tutto il sistema bancario, credo il governo abbia perso il controlllo della situazione e stia subendo tutto l’agire di Bcsm in modo passivo. La chiusura da parte della maggioranza alla nostra richiesta di una commissione d’inchiesta non fa onore a chi ha sempre rivendicato trasparenza.
Luca Santolini, C10
Cercherò di uscire d questo psicodramma sul sistema bancario per stigmatizzare un fatto accaduto nei giorni scorsi piuttosto grave, Con il consigliere Mancini mi trovo d’accordo quando ha stigmatizzato il clima di scontro in Aula. Si ricollega a questo il comunicato “farlocco” inviato a nome di tutta la maggioranza: rivolgo la mia condanna a chi ha espresso, come primo pensiero, volontà di strumentalizzare la notizia e accusare la maggioranza e non ha pensato piuttosto a fare quadrato sulle vittime. C’è qualcuno che tenta di tutto pur di trasformare la politica in lotta nel fango. In un paese normale, di fronte a un comunicato di stampa clonato, con contenuti strumentali tali da far pensare di avere un governo liberticida, ditemi se in un Paese normale tutti non avrebbero lasciato da parte le diatribe politiche per esprimere solidarietà a maggioranza e al professionista coinvolto. A parte il Ps, che ha espresso condanna- a modo suo- da altre parti, rilevo silenzio da Rete, e poi strumentalizzazioni- anche con ironia- non contro i responsabili della mail falsa ma contro il governo. Ed è gravissimo. Se questo è il livello cui vogliamo portare il dibattito politico non c’è problema, ma a me fa schifo. E’ un atteggiamento lesivo sia degli interessi del Paese che del rispetto che i cittadini devono avere per le istituzioni e per la politica in generale.
Nicola Selva, Rf
Il problema bancario è serio, si devono affrontare i temi con serietà e competenza, mentre spiace vedere atteggiamenti ingerenti verso il segretario e i consiglieri di maggioranza in modo provocatorio. Fare politica significa risolvere problemi e trovare soluzioni. Su temi come questi bisogna verificare se siamo in grado di voltare pagina, se si viene qui solo per fare comizi perché c’è una platea, si compiace solo a qualcuno ma non si risolvono i problemi. Ho ascoltato consiglieri preoccupati sulle modalità di commissariamento, giusto, ma qui penso che non avete capito cosa è successo o qualcuno fa finta di non capire. A Mularoni che ha parlato di responsabilità, voi avete scritto questo intervento prima della Commissione di ieri, avete fatto il compitino che qualcuno vi ha detto. Mi aspettavo invece una presa di consapevolezza di fronte ai problemi del Paese, questo è il ruolo che avete in Aula. Se viene invece confermata la notizia che il nostro sistema ha un deficit di 500 mln di euro, sapete cosa vuole dire? Altro che responsabilità del Ccr, di Bcsm, di questo o altro governo, dobbiamo dire che con il sistema usato sono stati bruciati centinaia di milioni e allora lo Stato è costretto ad intervenire e subito, se no ci va di mezzo tutto il Paese. E di cosa vi preoccupate, che siamo appiattiti, che è colpa di banca centrale, del govenro…qui ci sono responsabilità diverse e maggiori di chi ha gestito il sistema in questi anni. Due miliardi di Npl, di chi è la responsabilità? Ora che c’è un governo nuovo, verificare le responsabilità e intervenire per sanare le situazioni non va bene, non si doveva fare perché si fanno allarmismi..dobbiamo invece collaborare e agire e, se siamo credibili, con un programma a lungo termine si possono affrontare problematiche attuali e future.
Gian Carlo Venturini, Pdcs
Ieri ho partecipato all’audizione dei vertici Bcsm, se si dovev auscire con quale preoccupazione in meno è stato tutto il contrario. Da parte degli stessi vertici, pur rispondendo ad alcune domande, non è stato presentato un progetto Paese dopo un anno di attività. Credo che sia Selva che non abbia capito la situazione, non si rende conto dove ci si stanno portando e non ci si può nascondere dietro il passato, qui c’è un presente e c’è una maggioranza che non può indebitare il Paese determinando debito estero che oggi non abbiamo, non dipendiamo da nessun potentato estero. Chi deve pagare, i cittadini, anche per gli errore di alcuni organismi nella gestione di certe attività, per i finanziamenti esterni? La maggior parte degli Npl sono di fuori e devono essere i sammarinesi a pagarli? Dobbiamo affrontare tutti insieme per interesse del Paese certe questioni, per necessità di chiarezza e trasparenza che tutti a parole invocano, ma nei fatti non avviene. Se i dubbi li confermano, qual è il problema di volere trasparenza e avviare l’iter di legge per istituire una commissione inchiesta? Qualcuno ha paura? Noi no. C’è un Odg respinto, un Pdl depositato che l’ufficio di presidenza non ha voluto mettere nell’ordine del giorno i q uesto consiglio, possiamo modificarla, ma avviamo un percorso di trasparenza su questi temi, tutti insieme, in gioco c’è la sovranità di tutto il Paese.
Mirko Tomassoni, Ssd
Mi unisco al cordoglio della famiglia della vittima per l’incidente Cotes, morire a causa del lavoro è qualcosa di intollerabile. Sistema bancario: Questa maggioranza si adopererà per non deludere le aspettative. I cittadini che hanno sostenuto Adesso.sm lo hanno fatto nella speranza si possa iniziare a cambiare un certo numero di cose, pretendendo l’avvio del Paese certo, deciso e che operi per il bene di tutti. La maggioranza è certa del cambiamento che il governo sta portando al Paese, la strada è quella giusta. Qualcuno ha detto che non c’è accordo tra di noi, ha parlato del disagio dei cittadini e delle prese di posizioni pubbliche di sindacati e categorie, le consideriamo, ma leggere e sentire la volontà di manifestare contro l’esecutivo dopo pochi mesi mi sembra tutto fuori misura. In questa sessione arriva il Pdl sviluppo, esamineremo anche proposte dell’opposizione, poi Tlc, norme in campo sanitario: impossibile parlare di immobilismo e inesistenza di piani per lo sviluppo, la demagogia sta a zero. Le mobilitazioni sono lecite quando pacifiche e civili. Sugli hackers di noialtri: è un fatto di estrema gravità su cui spero si possa far luce.
Stefano Palmieri, Rf
Ieri abbiamo avuto una commissione Finanze molto partecipata e che ha dato forse -e purtroppo- le risposte che il sistema e la politica si aspettava. Partendo da queste risposte che sono state date, vorrei uscire fuori dal coro sui commissariamenti: quando avvengono è una sconfitta per tutta la comunità, per il Cda, gli organi di controllo, per l’autorità di vigilanza. E’ una sconfitta perché nessuno ha saputo evitarlo. Ora impegno deve essere massimo per far tornare operatività per i correntisti. Ieri abbiamo avuto i dati dell’intero sistema, saputo che l’Aqr è completata e che, a breve, partirà un confronto con le banche che sapranno di cosa dovranno preoccuparsi, o no, abbiamo saputo anche ci sono banche in perfetta salute che potranno portare avanti tranquillamente la loro attività. Non concordo con chi dice ‘ si doveva togliere i fondi pensione prima’, magari lasciando i risparmiatori in braghe di tela. Il governo ha assicurato specifiche garanzie per i fondi pensione. Sono poi d’accordo che gli Npl vanno gestiti con calma e raziocinio e, per farlo, servono risorse economiche: poi ragioneremo su dove reperirle tranquillamente, dall’interno, da organismi internazionali, non ci sono preclusioni anche io concordo che se ci sono più fonti è meglio. Gestione Npl quindi interna con competenze che già ci sono, altre saranno da formare, non credo invece sia proponibile l’opzione delle cooperative dei dipendenti.
Enrico Carattoni, Ssd
Se oggi il sistema finanziario e bancario, e anche la finanza pubblica, sono messi come sono messi, non è colpa nostra. E questo bisogna puntualizzarlo. Mi ha fatto impressione la sicurezza in cui si è intervenuti sul commissariamento Asset, credo siano state dette tante falsità, noi siamo tenuti alla segretezza sui contenuti espressi ieri in commissione Finanze e oggi certe cose non possono essere smentite, ma lo saranno nei fatti. Non è la prima volta che San Marino affronta commissariamenti e il blocco dei pagamenti di una banca, certo che siamo preoccupati, e abbiamo cercato di dare una soluzione temporanea e più tempestiva possibile. Nostro faro è la tutela dei correntisti, sarebbe facile dire, ‘le banche sono società private, lasciamole al loro destino’, ma sono danni che non ci possiamo permettere, se si interviene in modo drastico è proprio per tutelare i correntisti. Noi dobbiamo fare scelte politiche, dobbiamo cercare scelte sostenibili. Sacrifici ci saranno da fare ma porteranno al risanamento paese. Non si può prescindere dal legame della crisi del settore bancario e il comparto immobiliare, da eventuale una rivalutazione delle proprietà immobiliari passa buona parte la sfida che il Paese ha davanti, quindi le scelte devono essere politiche per dare soluzioni in prospettiva. Noi oggi possiamo tracciare le direttrici, ma sono sforzi che devono essere accompagnati nel corso degli anni.
Marina Lazzarini, Ssd
Ho ascoltato interventi piuttosto inusuali, come quelli di Cardelli che dicono che Asset banca è proprietaria di un giornale che in campagna elettorale ha sostenuto una parte non amica attuale maggioranza, poi Mularoni che ha parlato di manipolazione dell’opinione pubblica, certo se questi sono i presupposti.. Poi sul sistema bancario c’è una certa memoria corta,invece nella recente storia si segnalano altri due episodi di blocco dei pagamenti, il primo nel luglio 2011, con il Credito sammarinese a seguito del riciclaggio di denaro di depositi di un tale Vincenzo Barbieri, assassinato poco prima. Secondo caso ravvicinato è quello di Banca commerciale blocco per tre mesi. Non ci furono proteste in questi casi da parte delle organizzazioni varie contro governo e Bcsm, se non quando emerse che il blocco non era per tutti, ma si era avuto in regime di blocco un bonifico di un milione di euro per un cliente ‘super raccomandato’. Poi tutto si superò senza proteste eclatanti, le vicende sono poi ancora in esame del tribunale nell’indagine Conto Mazzini. Qui per Asset invece è tutta colpa di governo e banca centrale, non per colpa della banca e dei suoi vertici. Qui ci si appella alla mobilitazione di piazza perché si fanno saltare le banche, si vuol far passare per santo chi santo non è, e si punta il dito contro chi interviene a tutela del sistema. Le reazioni scomposte di una parte della politica ci dice che abbiamo messo il dito nella piaga e che l’azione di governo e Bcsm sia sulla strada giusta. Vorrei invece che lagente manifestasse vicinanza e rispetto verso direttore e presidente di Bcsm, verso cui non siamo subalterni, ma forse grazie loro chiuderemo con un sistema malato e parassitario e potremo reimpostare un’economia pulita, basata sul lavoro vero. Altrettanto sostegno per Simone Celli che ha subito pesanti minacce alla sua persona, siamo arrivati alle minacce come nella migliore tradizione mafiosa.
Gian Matteo Zeppa, Rete
Ricordo il metodo di scelta osceno in cui è stato nominato il presidente di Bcsm Grais, contro gli stessi requisiti di un bando, e i compensi di direttore e presidente al di sopra dei parametri previsti per legge e sanciti da un referendum. Grais recepisce 150 mila euro lordi l’anno, più 60 mila euro come presidente della Fondazione Bcsm. Savorelli percepisce 300 mila euro l’anno lordi, entrambi usufruiscono di mezzi e alloggio. Ricordo coe abbiano celato dati sostanziali sistemici richiesti attraverso interpellanze. Se queste due persone avessero davvero competenze da ‘antichi saggi economisti’ dovrebbero giustificare perché il blocco dei pagamenti non li hanno attivati da subito con il commissariamento. La cura per Asset invece è stata peggio della malattia. Devo difendere il re de Nero o la Tabarrini? Giammai difendo queste persone, ma devo essere messo nella condizione, in quanto membro del parlamento, di dire quale siano i requisiti per cui si è agito in modo così superficiale per affossare una banca, devo essere messo nelle condizioni di sapere se tale atto può essere perpetrato verso altri istituti sammarinesi. Devo essere messo nelle condizioni di capire come l’Aqr sia stato attuato, da chi, con quali scopi, regole e costi di gestione, la logica per cui lacentrale rischi non è attivata, chi siano i più grandi debitori degli istituti, tutte le banche aiuti e facilitazioni dallo Stato e dobbiamo sapere chi è esposto e perché è stato coperti. Noi rappresentiamo tutti gli elettori e non due persone che vogliono fare di San Marino un terreno di frontiera. Ne ho sentite tante oggi, vi vorrei far capire che non difendo i vertici Asset, ma vi farei capire che cè’ gente che viene a fare la spesa piangendo perché non può pagare a causa del blocco dei pagamenti.
Angelo Della Valle, Ssd
Sarò molto breve, ne ho sentito di tutti colori. Nei fatidici anni ’90 si è portato il paese a certi livelli, c’è chi dice che negli anni 2000 si è fatta piazza la finanziaria ma non si capiva da dove arrivavano quei soldi. Il popolo era contento perché arrivano soldi da tutte le parti, abbiamo vissuto sopra le aspettative. Oggi invece c’è una parte della popolazione che soffre e vive alla giornata. Questo Paese non l’abbiamo portato noi qui, a questo punto, ma voi, facile scaricare le colpe per 4 mesi che stiamo lavorando fortemente per risolvere i problemi, bisogna fare attenzione ci avete chiuso il Paese, invece bisogna aprirlo al futuro con nuovi investimenti. Poi vengono fuori i dati del buco da 500 mln di euro, chi li ha prodotti? Dobbiamo essere più positivi e propositivi non sfascisti, se volete bene al Paese dovete connettervi con altre soluzioni, qui si gioca il futuro del Paese.
Denise Bronzetti, Ps
Collaborare quando mancano i dati- e o dico alla luce incontri avuti con maggioranza e anche della commissine di ieri- quando le risposte a quesiti fondamentali e non rispondenti al gioco delle parti, nonostante riunioni su riunioni, quando di fronte vicenda Asset ancora non è possibile capire come mai pur in presenza di condizioni gravi, perché non è stato possibile effettuare subito blocco dei pagamenti per evitare fuga di liquidità che ha portato al collasso quella banca? E soprattutto, visto che ormai ahimè dati sono trapelati, ma questi 500 milioni di euro che occorrono per rimettere in piano sistema bancario e finanziario da una situazione drammatica, dove li andiamo a prendere? Qual è il piano? Bcsm con il suo ruolo e competenze da una parte e governo e maggioranza dall’altra non hanno ancora risposto. E non credo siano due domande di fronte cui sia possibile ancora non rispondere. Nessuno è qui per cercare di coprire responsabilità del passato indubbiamente pesanti, responsabilità che potrebbero emergere in maniera chiara rispetto alla mala gestio degli istituti bancari oggetto di indagine e commissariamento da parte di Bcsm. Ma se date dei delinquenti all’opposizione è ovvio che la collaborazione non la trovate.
Non vedo l’ora vengano fuori i nomi dei grandi debitori e di chi ha utilizzato il “sistema” e mi divertirò enormemente, poi però ci guardiamo davvero in faccia qui dentro e sono sicura troveremo delle sorprese. I nomi li dovete fare voi quando date dei delinquenti ad altri, cara Lazzarini.
Ma servono 500 mln di euro per rimettere in piano il sistema bancario e finanziario. Vorremo sapere chi li mette e se c’è già un piano e dei finanziatori. Se questo disegno assomiglia a quello già andato a compimento in altri Stati, molti dove ci sono banche centrali, cioè non ricorrere al mercato interno ma all’esterno, il piano di risanamento fatelo pure insieme a Bcsm, ma confrontandovi con noi, dicendoci come stanno le cose con dati alla mano e chiarendoci l’obiettivo.
Franco Santi, segretario di Stato per la Sanità.
Su Casale La Fiorina sono in corso le procedure di autorizzazione della struttura, sono stati organizzati un paio di incontri con i sindacati per la gestione del personale, sull’aspetto della gestione interna della Rsa (cucine e lavanderia) rimane il nodo dei rapporti tra Sums ed Ecc.ma Camera su aspetti legati ad accordi originari. Stiamo proseguendo tappa dopo tappa. Su Odg di Rete sulla problematica di assistenza nei reparti di degenza dell’ospedale il governo ha svolto diversi incontri con Iss e con chi segue la partita legata alle regole previste per la gestione del personale assistenziale, per trovare soluzioni oggetto dell’Odg. Dovranno avvenire degli accorgimenti procedurali, con un ruolo proattivo dell’Iss e degli uffici Pa, attraverso l’utilizzo di piattaforme informatiche per aver accesso immediato al sito di collocamento che deve rimanere appannaggio dell’ufficio del lavoro, Iss da parte sua avrà la possibilità di fungere da aiuto per le famiglie che hanno necessità di reperire queste professionalità e, attraverso la nuova procedura che verrà adeguatamente comunicata una volta implementata al 100%, contiamo di dare soluzione a questo problema ed evitare episodi registrati in passato.
Jader Tosi, C10
Ancora noto bagarre elettorale che si protrae e non permette alla politica di svolgere appieno il compito cui siamo chiamati. Anche io ho conti in quella banca commissariata, non mi sono stracciato le vesti e non ho fatto manifestazioni, qui dentro mi sembra che molti pochi sanno come si regga un sistema bancario e finanziario, ovvero sulla fiducia. Quando sento che si voglio sapere chi sono i grandi debitori mi viene da chiedere, ti basta avere i nomi e non avere giustizia in tribunale? Vogliamo fare processi sommari? Siamo impazziti? E qualcuno ieri che aveva titolo per farlo in Commissione ha detto che ci saranno risvolti con la magistratura. Se non facciamo il nostro dovere, portare il Paese fuori da queste secche, frutto degli ultimi 30 anni di politiche sciagurate, un Paese dato in mano a capitani di sventura, hanno ragione i cittadini a cacciarci fuori, ma qui siamo tutti spalatori e vi invito a darci una mano a spalare il fango. Invece ieri ho sentito anche domande assurde fatte a presidente Bcsm. “Ma lei consosce signor Tizio?”. Ma che domande sono? Un po’ di dignità. Siamo all’asilo?
Lorenzo Lonfernini, Rf
Il nostro non è sistema allo sfascio ma è improcrastinabile un intervento mirato, chi ha soldi nelle banche sammarinesi deve conoscere livello di solvibilità della banca, informazioni che al momento non sono determinabili con certezza, né ora, come due o tre ani fa, perché le banche hanno spalmato sui bilanci crediti sopravvalutati e affinché i bilanci siano credibili devono essere svalutati. E di questo si è discusso nell’Aqr, in questo si è inserito il commissariamento Asset su cui ieri in commissione Finanze sono state date motivazioni, ora al vaglio dell’autorità di vigilanza e tribunale, non certo nelle competenze della politica. Le cose che stanno emergendo sono gravi e ora occorre un processo celere per superare i disagi dei correntisti, il disagio non è stato però originato da Bcsm ma da chi ha agito in modo dissennato dentro la banca. Commissione di inchiesta chiesta dal Pdcs: io non credo molto in questi strumenti, ma viene valutata con attenzione dalla maggioranza, non abbiamo nulla da nascondere e non escludo sia inserita nelle prossime sessioni all’Odg, valutando anche altri aspetti oltre quelli sollevati da Dc, in modo che non sia una commissione che serva solo scopi politici di quel partito.
Stefano Canti, Pdcs
Il segretario Celli ha voluto informare su alcuni passaggi del sistema bancario, ha parlato di Centrale rischi, rafforzamento Bcsm, del personale e ha concluso con invito all’apertura che non credo sia sincero perché Banca centrale ha già deciso, di indebitarci e di chiudere le banche. Ha un progetto che punta ad un unico polo bancario, va fatta chiarezza. Non basta commissione con vertici Bcsm, il vero confronto va fatto all’interno dell’Aula consiliare, è giunto il momento di inserire comma in Consiglio per parlare del sistema bancario che vogliamo, facciamolo in seduta segreta, ma occorre fare chiarezza.
Sull’Odg di Rete per conoscere i primi 30 grandi debitori: condivido, anche io li voglio conoscere, il mio partito e io personalmente non abbiamo niente da difendere.
Davide Forcellini, Rete
Sollecitiamo il governo ad attivarsi per la riedizione del piano energetico nazionale, oggi fermo al triennio 2012-2015 e non rinnovato. Sul dibattito scaturito in aula: Celli ha parlato di diverse soluzioni, bad banck pubblica per Npls, revisione retribuzione manager banche, Cessione Asset a Carisp e infine fare San Marino un centro di servizi bancari e finanziari e assicurativi, tradotto in una nuova piazza finanziaria. Consiglieri di maggioranza avete discusso queste proposte? Perché in Consiglio arrivano sempre soluzioni e non proposte? Tony Margiotta, Ssd
Il problema non è sui vertici di Bcsm, su governo e maggioranza. Noi siamo compatti quando parla un segretario o un capogruppo parlano per la maggioranza, abbiamo l’unico obiettivo che è risollevare l’economia di San Marino, non qualche personaggio, nostro interesse è solo la comunità sammarinese. Dire ‘mi vergogno di quello che sta avvenendo nel paese’ è gravissimo, noi con tutte le difficoltà del caso e le responsabilità che ci sentiamo addosso, stiamo cercando in tutti i modi di tutelare le famiglie sammarinesi. Nessuno viene qui con un pacchetto chiuso e blindato, non accetto queste critiche. Sulla pubblicazione dei 30 debitori: ognuno di noi ha una posizine, c’è chi ha presentato Odg, chi lo voterebbe, io dico che la trasparenza è stata una dei nostri punti di riferimenti. Non appena ci sarà la sicurezza e la possibilità di sedersi al tavolo e discuterne si discuterà. Personalmente come per i beneficiari effettivi non ho nessun problema, era una battaglia di Su, non mi tiro indietro, ma serve un dialogo sincero su questo argomento. Deve esser poi evidenziato il clima in cui stiamo lavorando, oltre all’attacco continuo dell’opposizione, non critico ma alcuni esagerano a richiamare i forconi contro la maggioranza.
Matteo Ciacci, C10
Su commissariamento Asset, gli interrogativi su come ha lavorato la dirigenza, su eventuali irregolarità dobbiamo considerarle. Ieri in commissione tante risposte sono state e qualcuna anche su Asset, le motivazioni sussistono, diciamolo chiaramente alla cittadinanza. I provvedimenti di vigilanza non li decide il governo, ma Bcsm e lo Statuto gli dà questo potere. Bcsm ha potere di vigilanza ed è tenuta al segreto di ufficio con tutto.
Non siamo qui a spingere bottoni, Cardelli, ma cercando di discutere, in maggioranza e nel paese, di quello che vogliamo fare in prospettiva, affrontando i problemi e non nascondendoci le difficoltà, perché immobilismo e caos mantengono lo status quo. Abbiamo bisogno di serietà e rigore per ridisegnare il sistema finanziario, la politica deve pretendere trasparenza e dialogo sulle scelte più rilevanti e credo l’audizione di ieri sia stata la chiave di volta e chi non lo ammette forse vuole portare avanti altri interessi. SMNA