San Marino. Consiglio, Istanze terminate: sì ai funerali “liberi”

Anche ieri i lavori del Consiglio sono stati occupati dalla discussione sulle istanze d’Arengo. In particolare sono state affrontate quelle sui temi etici quali aborto, autodeterminazione alla vita e ancora, laicità e insegnamento della religione nella scuola pubblica. Ma prima, nella nottata di martedì, c’è stata l’approvazione della n. 17 in favore della realizzazione di una rampa di accesso alla Basilica del Santo e della n.19 per chiedere la modifica del sistema pensionistico “in modo da includere tra i superstiti anche i coniugi aventi differenza di età superiore ai venti anni che abbiano contratto matrimonio anche successivamente al compimento dei settant’anni d’età da parte del coniuge poi deceduto”. Quindi ieri i lavori si sono aperti su due istanze in tema di maternità, vita e morte, entrambe respinte. La prima, istanza d’Arengo n.3 “perché da parte dello Stato siano stipulate convenzioni con associazioni e strutture sul territorio utili a declinare il principio di sussidiarietà, nell’assistenza e nell’aiuto delle donne in gravidanza”, viene respinta con 37 voti contrari, 12 a favore e 2 astenuti. La successiva, la n.4, “perché sia esplicitato il principio della dignità e dell’inviolabilità della vita umana, dal concepimento sino alla sua fine naturale” viene bocciata con 32 voti contrari, 20 a favore e un astenuto. Dal governo libertà di scelta. Il segretario alla Sanità Franco Santi si è limitato a dire che “sui temi della vita e della morte delle persone la politica deve procedere con rispetto e con equilibrio, fatte salve l’inviolabilità della dignità della persona e il rispetto dei diritti fondamentali”. Spazio quindi alle tre istanze sull’ora di religione a scuole, bocciate a larga maggioranza.

Prima di chiudere il comma viene rimessa ai voti l’istanza d’Arengo n.1 “per la libera scelta del luogo in cui celebrare i funerali” su cui l’Aula non aveva deliberato: 29 i voti a favore, 25 i contrarli, l’istanza è stata accolta. Gli istanti in particolare chiedono che siano lasciati liberi di scegliere in quale chiesa fare le esequie dei propri cari.

I lavori proseguono con una serie di nomine. Tra queste salta quella della Commissione risorse ambientali e agricole dopo uno scontro tra maggioranza e San Marino prima di tutto. “In Ufficio di presidenza – spiega il capogruppo di Ssd Giuseppe Maria Morganti – abbiamo accordato che, per la prima volta, non vengano indicati come membri soggetti che poi potrebbero ricevere i finanziamenti elargiti dalla commissione stessa”. Ma su questo Dc e Psd non ci stanno e la Reggenza rimanda la nomina al prossimo Consiglio.

Si passa quindi alla presentazione del progetto di legge di iniziativa popolare “Su crediti monofase e crediti d’imposta alle banche”, in prima lettura e al successivo dibattito. La norma prevede cause civili, per le quali la prescrizione arriva ai 30 anni, nei confronti degli amministratori di quelle società coinvolte in procedure penali prescritte, e la nomina di tre commissari per controllare i crediti d’imposta delle banche che vengono sovvenzionate dallo Stato.

In serata quindi è iniziato il comma 21 “Riferimento del governo sullo stato dei conti pubblici e successivo dibattito”. Ad aprire gli interventi il segretario di Stato alle Finanze Simone Celli che da un lato ha smentito categoricamente che il governo abbia già chiesto una linea di credito ad organismi internazionale, e dall’altra ha ribadito l’intenzione di mettere in campo proposte per portare il bilancio, negativo oggi per circa 20-25 milioni all’anno, in pareggio a partire dal 2019.

I lavori si sono interrotti a mezzanotte e non riprenderanno oggi. Infatti l’odg prevede che alle 13 si parta con un altro atteso dibattito: quello sullo stato e lo sviluppo delle telecomunicazioni. La Tribuna Sammarinese