Il comma più atteso per via delle polemiche interminabili sulla Riforma dell’Università, sulla scelta dei membri del Senato Accademico, prima, e del Rettore, poi. Era quello sull’Ateneo. Non c’è. Le motivazioni (presunte, bocche cucite) diverse, ma tant’è; ne parliamo qui sopra.
In Aula, nel Consiglio convocato da mercoledì 4 a lunedì 9 giugno, andranno tante altre problematiche che riguardano da vicino i cittadini.
Si partirà con una serie di nomine e sostituzioni e la ratifica dell’accordo sui Centri Estivi. Quindi il comma “Dibattito sull’esito della consultazione referendaria”.
Poi scatterà l’approvazione di otti Prime Letture, una serie di ratifiche di Decreti, diciassette in tutto, tra cui quello sul riordino degli assetti scolastici. A seguire una lunga serie di Istanze d’Arengo. Undici, tra cui ritornano quelle relative all’insegnamento del Russo, dello spagnolo e la valorizzazione del dialetto. Istanze che erano in programma già nella passata seduta consiliare ma che non furono affrontate per mancanza di tempo.
La chiusura del Consiglio (se ci sarà il tempo) è tutta da seguire.
Prima un dibattito richiesto dalla maggioranza sulla situazione in Ucraina, un problema molto sentito essendo la comunità della ‘badanti’ di Kiev e dintorni la più numerosa sul Titano; poi l’Odg dell’opposizione su “”Dialogo interculturale e la costruzione di una comunità che valorizzi il pluralismo di idee, etnie, religioni e cultura”,infine la mozione di Sinistra unita per richiedere un dibattito finalizzato al progetto “Orti sociali”. La Tribuna