
Oggi vorrei utilizzare questo comma comunicazioni per portare all’attenzione dell’aula consigliare alcune riflessioni e considerazioni su quanto è accaduto, in questi ultimi giorni, in merito alle strumentalizzazioni e distorsioni politiche che vanno a minare l’immagine della nostra Repubblica.
E’ indubbio che stiamo attraversando un momento molto delicato e difficile per il nostro paese.
Un paese che grazie alla collaborazione e abnegazione di tutti ha saputo superare da solo e brillantemente le difficoltà di un epidemia senza precedenti come il Covid 19.
Un paese che però ora, necessita, senza meno, di interventi e di riforme sostanziali molto importanti e, al tempo stesso delicate, per poter ripartire e rialzarsi da una crisi economica e strutturale senza precedenti.
Un paese che necessita di iniezione di liquidità e di risorse per poter mettere in sicurezza il bilancio dello Stato e i conti pubblici.
Occorre ridare credibilità a tutto il tribunale e al comparto della giustizia, ricostruire il sistema bancario, riqualificare la sanità per garantire quel welfare che ci ha sempre contraddistinto.
Il nostro paese che ha bisogno, ora più che mai, di credibilità, di fiducia, e di ricostruirsi quell’ immagine che è stata offuscata dalle vicende che lo hanno visto coinvolto in questi ultimi anni.
Per fare questo serve una consapevolezza politica e una responsabilità politica importante che dovrebbe, e permettetemi il dovrebbe, portare ad uno sforzo comune e di collaborazione per affrontare tutti insieme quelle scelte fondamentali, affinché venga garantito, ai nostri figli e ai nostri successori, un futuro sereno e prospero, così come sono riusciti a fare i nostri antenati e predecessori in tutti i vari momenti difficili della storia del nostro Paese fino ad oggi.
Oggi però vedo che ciò non accade e non sta accadendo, anzi, ho l’impressione che qualcuno dell’opposizione, o parte di questa, in quest’aula speri addirittura che il nostro paese fallisca e vada in default, per assecondare le proprie soddisfazioni politiche e rivendicazioni personali.
Stiamo assistendo continuamente, attraverso la stampa, i social network e i comunicati di partito ad una vera e propria strumentalizzazione politica e disinformazione totale della cittadinanza.
L’opposizione mi ripeto, ed in particolare una parte dell’opposizione, sta utilizzando, in un momento così delicato, ogni mezzo per strumentalizzare la cittadinanza, erigendosi, improvvisamente, a paladina della giustizia e difensore della patria, come se improvvisamente si fosse dimenticata di cosa ha fatto e cosa è riuscita a fare in questi ultimi anni di governo e soprattutto nell’ultima legislatura.
Sta utilizzando la disinformazione per svolgere il suo ruolo di opposizione in modo distruttivo e mendace, accettando di mettere a repentaglio addirittura la credibilità e l’immagine del Paese.
Esporre San Marino alla speculazione giornalistica e alla stampa italiana con informazioni strumentali e distorte è un atto cinico e ignobile.
Abbiamo letto sulla stampa italiana una serie di articoli che descrivono il nostro paese come fosse al collasso, al default.
Un vero e proprio vile attacco alla Repubblica, un’offesa alla sovranità del nostro Stato.
Sull’articolo, confezionato, del Fatto Quotidiano abbiamo dovuto assistere all’accostamento al Titanic arrivando addirittura ad essere etichettati con l’epiteto di “staterello”.
San Marino viene presentato come “la patria della finanza sporca e delle triangolazioni societarie”, nonché come “l’El Dorado degli evasori e dei profeti del riciclaggio”.
Ora, passi il gioco dei ruoli tra maggioranza e opposizione, passi la quotidiana disinformazione politica attraverso le bacheche di stampa di partito, passi la strumentalizzazione e distorsione della realtà attraverso i profili Fb di alcuni membri di opposizione molto attivi sui social, passi la comprensibile insofferenza per la sonante bocciatura rimediata alle ultime elezioni, ma il favoreggiamento di un articolo del genere, su un organo di stampa nazionale, rappresenta un vero e proprio attacco alla Repubblica in un momento delicatissimo di cui i fautori è bene che se ne assumano tutte le responsabilità di fronte alla cittadinanza.
Si perché vorrei ricordare che chi oggi denuncia, polemizza e critica sono coloro che fino a 6 mesi fa, sono quei personaggi che, per chi se lo fosse dimenticato, hanno difeso, appoggiato, e permesso ai vari personaggi che hanno riempito le pagine dei nostri quotidiani, di armeggiare ai danni delle nostra Repubblica assistendo senza muovere un dito ad una immensa fuoriuscita di liquidità del nostro paese.
Sbaglio o siete voi quelli che rivendicate unità nazionale, confronto e coesione per affrontare insieme una crisi economica di tali dimensioni ma in realtà sperate che il paese fallisca per dimostrare che questo governo ha fallito?
che oggi gridate allo spoils System dopo aver ingolfato e piazzato solo vostri uomini alla guida di ogni ufficio della Pubblica Amministrazione?
che urlano allo scandalo per la norma che fa decadere tutti i CDA delle partecipate dopo che avete ricorso ad ogni sistema e mezzo politico pur di controllare quelle partecipate?
Ebbene è proprio vero che la politica e il politico hanno la memoria corta e, qualcuno è disposto a tutto pur di sedersi sulla poltrona, ma arrivare a mettere in pericolo la sovranità del nostro paese mettendolo alla berlina dell’opinione pubblica in questo modo, attraverso questi sistemi di comunicazione distorta, rappresenta un atto di grande viltà e irresponsabilità a cui è bene che gli autori ne rispondano di fronte a tutti.
Si perché se da un lato Macchiavelli ci dice che il fine giustifica i mezzi, dall’altro la storia ci insegna che i sammarinesi nella difesa della sovranità e nella salvaguardia del Paese non dimenticano.
A proposito di giustizia, permettetemi due parole:
Stiamo assistendo e stiamo scrivendo le pagine più importanti della storia della nostra Repubblica, forse dal tempo dai fatti di Rovereta, in cui i veri giudici a cui dobbiamo dire la verità sono i nostri 33.000 concittadini.
Oggi più che mai è bene che il popolo conosca la verità delle cose e conosca quali siano i responsabili che hanno portato il nostro amato paese in questa situazione difficile mettendo a rischio il futuro dei nostri figli.
E vorrei che quando si raccontano i fatti, si raccontassero dall’inizio alla fine altrimenti si corre il rischio di raccontare mezze verità.
Noi qui oggi abbiamo il dovere di rendere libero il tribunale, libero di agire con correttezza e indipendenza.
Esigo, e credo che questo sia un sentimento condiviso da tutta la cittadinanza, che in questo stato viga il principio della certezza del diritto e di conseguenza che la legge sia uguale per tutti.
Grazie Eccellenza
Francesca Civerchia