San Marino. Consiglio: per l’opposizione “una follia indebitarsi con l’esterno”. Approvato odg della maggioranza per agire su emergenza salvaguardando il welfare

Tornano in Aula i conti pubblici, i dati di una spesa corrente maggiore delle entrate, la crisi di liquidità. L’ opposizione però si chiede: è stata un’operazione verità o allarmismo? Se infatti da una parte c’è chi sottolinea l’importanza di rendere la cittadinanza consapevole, dall’altra c’è chi ritiene pericoloso usare termini come shock senza proporre soluzioni. Apre i lavori l’ex segretario alle Finanze, che avverte che non tutto è stato detto: quando infatti si parla di debiti occorre necessariamente ricordare anche i crediti. Lo Stato li vanta sull’ordine di 100 milioni. Invita a portare a termine riforme strutturali come quella previdenziale, riorganizzazione dell’iss, riforma delle imposte indirette. Ricorda che c’è un progetto euro compatibile già definito e non nasconde il rammarico per non esserci riuscito il precedente governo. E’ rammaricato anche Tony Margiotta, ma per le accuse di terrorismo da parte dell’opposizione. Il Fondo Monetario – osserva – ha notato la diversa modalità di approccio alle problematiche l’intenzione di intervenire in maniera concreta e tempestiva rispetto a chi, in passato, imbalsamava l’operatività per interessi diversi. Le scelte – dice – vedranno il coinvolgimento di politica, imprenditori, sindacati e saranno guidate dal principio di equità. Matteo Zeppa punzecchia la Dc “per aver portato Stato e società, dopo quasi 40 anni di governo, a povertà evidente incensandosi oggi del buon lavoro fatto”. Poi chiede alla maggioranza quali soluzioni intende adottare nel breve termine. C’è ad esempio l’intenzione di intervenire con un’altra patrimoniale? Verranno tagliati stipendi, pensioni e servizi sanitari? Oppure si vuole inserire il ticket? Dalle opposizioni arriva il sospetto che a tirare le fila della maggioranza siano Upr e Ap.
Risponde Mimma Zavoli: Repubblica futura è una delle tre componenti di Adesso.sm e le altre due hanno il medesimo peso decisionale. Il Governo lavora come corpo unico, dialoga e ascolta la maggioranza e sta lavorando a provvedimenti”. Quello che per l’opposizione è terrorismo la maggioranza lo definisce trasparenza. Denise Bronzetti si chiede se la vera intenzione di Adesso.sm sia tirare in ballo l’emergenza per preparare il terreno a tagli di stipendi, patrimoniale, ticket, e servizi a pagamento. Poi avverte: fuori tutto questo ha avuto eco forte. Chi vuole venire a san marino si ferma. “San Marino deve ricostruire la sua immagine”, aggiunge Marco Gatti che si augura che la maggioranza, prima di ricorrere a soluzioni internazionali, guardi a soluzioni domestiche per risolvere i problemi di liquidità, come aperture di credito, mutuo più strutturato, già previsti da articoli di legge. Roberto Giorgetti fa notare l’approccio bipolare di chi da una grida all’allarmismo per aver rivelato dati che forse si voleva tenere nascosti e dall’altra dice che tutti ne erano a conoscenza. Il capogruppo di Repubblica Futura ammette che non ci sono soluzioni facili, il mito dell’Islanda – spiega – è stato sfatato. Sul sistema bancario e finanziario: non succederà che lo Stato investa risorse nel sistema a beneficio di privati, perché qualcuno – avverte – sta maturando idea che lo Stato risolva le criticità magari a vantaggio di chi le ha create. Certi approcci del passato sono finiti. Guarda poi all’aumento della base imponibile, altrimenti – dice – non abbiamo prospettive di sviluppo. Duro l’attacco di Alessandro Cardelli, che torna a parlare di operazione paura, di mancanza di scelte politiche da parte del Governo, e avverte: non servono tagli e misure recessive che creano austerità. Poi, la critica a Civico 10 che – dice – ha sconfessato posizioni politiche. Ha fatto in passato battaglie contro indebitamenti esteri ed oggi, invece, la maggioranza ne sta parlando. Per scongiurarlo, la Dc presenta un odg che impegna il Congresso di Stato ad affrontare le necessità di liquidità come previsto da specifico articolo di legge. Preoccupata per l’apertura di indebitamento con l’estero anche Democrazia in Movimento. “Sarebbe una follia”, dice e presenta un odg che vada in questa direzione, considerando che a San Marino ci sono istituti con liquidità di proprietà dell’Eccellentissima Camera. Vengono entrambi respinti. Passa invece l’odg della maggioranza per mettere in atto misure più appropriate per ricostituire le riserve di liquidità intervenendo sull’emergenza e garantendo il welfare. Il segretario Celli si stupisce che qualcuno si aspettasse che il Governo, insediatosi da soli due mesi, risolvesse problemi strutturali presenti sul tavolo da 15 anni. Poi annuncia che il primo gennaio 2019 entrerà a regime il nuovo modello previdenziale e che il Governo aprirà un cantiere per riprendere il lavoro della precedente legislatura sulla Riforma imposte indirette. Prima dell’assestamento di Bilancio ci sarà condivisione con la politica e il coinvolgimento delle categorie economiche e sociali sulle proposte su cui la maggioranza sta lavorando. “Vogliamo adottare misure senza impatti recessivi. La diminuzione degli stipendi non è stata presa in considerazione”. Tema dei temi è quello sullo sviluppo. “Dobbiamo riportare la crescita a livelli superiori al 2% – spiega il Segretario alle Finanze. La nostra azione dovrà essere basata su rigore, crescita ed equità. Nei prossimi mesi ci sarà attenta revisione della spesa pubblica “per un’aggressione di quella improduttiva” . Infine, sulla liquidità il messaggio di fiducia: “il paese ce la farà, il governo è pronto con soluzioni concrete. La situazione è gestibile”.