San Marino. Consiglio. Procedura d’urgenza per l’Assestamento di Bilancio?

consiglioIn mattinata, i lavori consiliari sono sospesi in anticipo, per permettere il confronto sull’Assestamento di Bilancio fra i capigruppo dell’ufficio di Presidenza e il segretario di Stato per le Finanze.

Al comma 4, incentrato sulla Variazione di Bilancio, si apre infatti una discussione sull’opportunità di accogliere la procedura d’urgenza sul provvedimento presentato dal segretario di Stato Gian Carlo Capicchioni. I capigruppo di C10, Upr, Ap, Su, ma anche di Ns e il consigliere indipendente Denise Bronzetti, rilevano come l’Assestamento portato in Aula non abbia prettamente un carattere tecnico, ma includa articoli di natura più politica che in una fase di ordinaria amministrazione avrebbero richiesto- per l’approvazione alla procedura d’urgenza- almeno un confronto preliminare tra le parti consiliari. “Ci piacerebbe- propone per primo Andrea Zafferani, C10- sospendere i lavori per capire dal Segretario quali sono le cose essenziali, come per esempio gli stanziamenti elettorali. Altrimenti per noi è difficile votare la procedura d’urgenza”. Inoltre, Elena Tonnini di Rete, si fa portavoce di un’altra richiesta all’Aula: “Noi chiediamo un impegno affinché si vada a eliminare il raddoppio del contributo ai partiti, che è oltre un milione di euro, solo in questo caso voteremo la procedura d’urgenza”. Mentre Mario Venturini, Ap, anticipa che “se non arriveranno chiarimenti convincenti sui contenuti dell’Assestamento”, il suo gruppo non voterà l’iter accelerato. Maria Luisa Berti, Ns, riconosce la necessità di approvare la procedura d’urgenza, ma annuncia che il proprio gruppo valuterà quali articoli votare con favore. Intervengono quindi i capogruppi del Pdcs e del Psd, Luigi Mazza e Gerardo Giovagnoli, per accogliere la richiesta di sospendere i lavori in favore di un incontro tra capigruppo che porti a valutare quali parti del progetto di legge sottoporre all’Aula in procedura d’urgenza. Con l’invito della Reggenza a ricercare un equilibrio fra le varie esigenze, la seduta viene sospesa per riprendere nel pomeriggio alle 15.

Intanto, in avvio di seduta, al comma Comunicazioni, interviene Ivan Foschi, Su, per annunciare la scelta di non candidarsi alle prossime elezioni. Mentre Tony Margiotta, capogruppo Su-LabDem, comunica di avere informato la Reggenza che in questo Consiglio il gruppo di Su – Labdem, insieme ai consiglieri democratici del Psd -Selva, Zanotti, Carattoni e Muratori- prenderanno posizione all’unisono. Il capogruppo di Rete, Elena Tonnini, anticipa poi la presentazione di un Odg volto a richiedere il monitoraggio delle elezioni sammarinesi da parte dell’Osce, alla luce delle preoccupazioni emerse sul voto estero. A riguardo, la Reggenza interviene per dichiarare non ammissibile l’Odg di Rete. Dura poi la reazione di Francesca Michelotti, Su, alla proposta di Tonnini: “Proprio voi che avete sostenuto il ‘sì’ al referendum sulla preferenza unica anche ai non residenti- manda a dire- ora venite a chiedere che il Paese si sottoponga a un umiliante controllo da parte di un organismo internazionale. E’ vergognoso”.
Infine al
Comma 3, relativo alle dimissioni  in Commissione di Vigilanza, da parte del presidente Nicoletta Canini e di Roberto Tamagnini, sono designati in sostituzione Marino Serra e Simonetta Fanelli, nomine entrambe approvata dall’Aula a maggioranza. 

Dire.it