San Marino. Consiglio: Progetto di legge “Codice di condotta per gli Agenti Pubblici” . Le discussioni

Progetto di legge “Codice di condotta per gli Agenti Pubblici” 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “L’obiettivo del progetto di legge  è definire e precisare le regole per gli agenti pubblici da applicare ai casi concreti e di rafforzare la fiducia dei cittadini nell’imparzialità e trasparenza dei pubblici poteri. Attraverso un codice di condotta si possono specificare i criteri di comportamento corretto e investire gli agenti dell’obbligo di conformare i propri comportamenti ai principi di lealtà, correttezza e trasparenza. Si tratta anche di uno strumento per resistere a offerte di vantaggi indebiti. Occorre contrastare il rischio di corruzione e prevedere efficaci misure disciplinari. Questo progetto di legge risponde anche alle raccomandazioni del Greco.

I pubblici agenti sono al servizio dei cittadini e devono seguire criteri di diligenza e doveri di obbedienza e fedeltà. Mentre la violazione del dovere di perseguire l’interesse pubblico può assumere forme diverse. Con i cittadini utenti i pubblici agenti devono stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione, dimostrando massima disponibilità e cortesia, favorire l’accesso alle informazioni utili, garantendo la riservatezza di quelle che non devono essere divulgate. E deve assicurare parità di trattamento.

Il presente codice, enunciando i principi deontologici alla base dell’azione del pubblico agente, è uno strumento concreto che guida la sua condotta professionale. Elimina ogni incertezza sull’atteggiamento che i funzionari impiegati nella Pa devono tenere di fronte a tentativi di corruzione.

L’articolo 1 individua le finalità del codice; il 2 il campo di applicazione; il 3 l’obbligo di informativa; il 4, 5, 6  parametri di azione dei pubblici agenti che devono garantire imparzialità e neutralità; il 7 la procedura di segnalazione di attività illecite; l’8 prevede il divieto di avvalersi delle prerogative connesse al ruolo per vantaggi personali; dal 9 al 12 ci sono le ipotesi che possono generare conflitti di interessi; il 13 fissa la riservatezza; dal 14 al 17 una serie di divieti come quello ad accettare omaggi; il 18 fissa la riservatezza delle informazioni, il 19 parla di risorse; il 20 è riferito ai superiori gerarchici; il 21 e 22 prevedono altri divieti, mentre il 23 tratta la conoscenza e l’osservanza del codice stesso”.

Elena Tonnini, Rete: “Il G.r.e.c.o ci aveva dato una serie di indicazioni a cui conformarci. Ci chiede da una parte di scendere nel concreto dei casi per dare dei principi generici ma anche dei modi per affrontare le carenze dei pubblici agenti e dall’altra occorre accompagnare questo processo con uno strumento formativo valido realizzato grazie a corsi specifici. Si richiedono dei principi molto generici in questa Legge, come Fedeltà e Obbedienza, ma se non prevediamo adeguata formazione rischia di non essere così efficace. Principi sono molto condivisibili ma non sono portati avanti con concretezza. Tutti questi punti devono trovare realizzazione pragmatica. Dubbi poi sulla formazione e su come tradurre punti generici in provvedimenti concreti”.

 

Alessandro Cardelli, Pdcs: “Questo progetto di legge nasce in seguito a un percorso iniziato dalla Repubblica dal 2010 con ratifica convenzione anticorruzione del Greco.  I punti sollevati da Tonnini sono diversi, la formazione degli agenti pubblici è un elemento fondamentale e lo conferma l’articolo 23, viene andata una linea di indirizza, magari in sede di Commissione sarà possibile specificare la tempistica e gli elementi formativi.

Sul conflitto di interessi, articolo 9, Tonnini ha citato il caso della libera professione. Lo abbiamo detto in tribuna referendaria, non è possibile paragonare il settore medico al resto della Pa.

In generale, ritengo positivo il progetto di legge, avremo modo in Commissione di approfondirne l’esame”.

Franco Santi, C10: “ Non c’è un riferimento in tema di segnalazioni di comportamento non corretto proveniente dall’utenza, è un aspetto importante. Sottolineo anche io l’assoluta incongruità dell’articolo 9, quando si parla di conflitto di interessi, in parallelo al dibattito sulla libera professione dei medici, è palese la contraddizione di queste due norme, avremo modo di parlarne”.

Gian Carlo Venturini segretario di Stato per gli Affari interni, replica: “Come è stato detto, sicuramente in Commissione si potrà discutere meglio le specificità del provvedimento. Si disciplinano alcune materie indicate dal Greco,  altri colleghi per le rispettive competenze stanno lavorando per recepire le raccomandazioni di questo importante organismo nell’ottica di giungere all’obiettivo di trasparenza ed obiettività, per il contrasto dei fenomeni di corruzione. Come diceva Tonnini, un aspetto centrale è la formazione, a tutti i livelli, dai poliziotti ai magistrati, a riguardo stiamo giungendo ad accordi con l’amministrazione italiana, affronteremo meglio in Commissione questi temi”.