San Marino. Consiglio. Progetto di legge “Disciplina del negozio a tempo” (presentato dalla Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio) (I lettura)

L’Aula passa alla presentazione del Progetto di legge “Disciplina del negozio a tempo”, presentato in prima lettura dal Segretario di Stato con delega al Commercio, Fabio Righi. Il Pdl “risponde alla sentita esigenza del Paese di incentivare il commercio ed il turismo nella Repubblica di San Marino- spiega- essendo uno strumento finalizzato ad attrarre l’interesse di brand prestigiosi ad aprire temporaneamente un negozio in territorio”. La proposta viene apprezzata a livello bipartisan, anche se non mancano osservazioni sui rischio di concorrenza sleale da parte di alcuni consiglieri di Rete. (…) Agenzia Dire

Il dibattito:

Fabio Righi, Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio. Una premessa: e? una normativa che non abbiamo nel nostro ordinamento e ci viene suggerita come leva interessante. Considerata la dimensione del nostro mercato, alcuni brand potrebbero non essere interessati a un negozio mono-marca sul nostro territorio, per la dimensioni dei flussi, ma dare la possibilita? di avere uno strumento temporaneo per lanciare linee di prodotti ed edizioni limitate in centro storico o in un centro commerciale- che puo? essere l’outlet o il polo del lusso- puo? essere valutato- e ne abbiamo gia? evidenza nei rapporti intrattenuti- di interesse rilevante e puo? rappresentare un volano per le attivita? esistenti. Abbiamo puntato su un elemento competitivo che non e? quello della fiscalita?, ma quello della velocita? operativa, con un “pronti-e-via”. Nel giro di 24- 48 ore si puo? attivare un temporary store. L’intervento e? stato realizzato con l’aiuto dei professionisti sammarinesi per evitare distorsioni dal punto di vista fiscale, per non essere un problema e rappresentare poi un’immagine sbagliata del nostro tessuto, e con gli uffici competenti. Non e? mancato coinvolgimeto del settore bancario.

Do lettura della relazione: Il presente Progetto di Legge “Disciplina del negozio a tempo” risponde alla sentita esigenza del Paese di incentivare il commercio ed il turismo nella Repubblica di San Marino, essendo uno strumento finalizzato ad attrarre l’interesse di brand prestigiosi ad aprire temporaneamente un negozio in territorio. Questo Progetto di Legge regola i c.d . temporary store, che hanno modificato i canoni della vendita al dettaglio, poiche? proprio in ragione della loro temporaneita?, dell’attrattivita? della sede e della vendita di particolari prodotti, od addirittura di edizioni limitate, catturano l’attenzione di consumatori e turisti.

Il presente testo normativo e? stato redatto da questa Segreteria di Stato con il necessario coinvolgimento della Segreteria di Sato per il Turismo e della Segreteria di Stato per il Territorio per la predisposizione di strutture dedicate all’iniziativa all’interno del Centro Storico della Capitale. Nello specifico, il presente Progetto di Legge e? cosi articolato:

all’articolo 1 sono individuati l’oggetto e le finalita?, ovvero l’apertura di negozi a tempo per il commercio al dettaglio e l’erogazione di servizi promozionali connessi che possano aumentare il prestigio e l’attrattivita? dei Centri Storici e dei centri commerciali della Repubblica di San Marino, al fine di incentivare il commercio ed il turismo. Pertanto i c.d. temparary stare potranno essere avviati sia nei centri storici, sia all’interno dei centri commerciali della Repubblica di San Marino, tanto in strutture pubbliche quanto private, e poiche? la finalita? dell’intervento e? quella di aumentare il prestigio e l’attrattivita? di tali siti strategici, l’obiettivo del presente PdL e? quello di attrarre grandi brand o marchi in fase di lancio ed operatori che offrano servizi di alto livello. La durata del negozio a tempo non puo? superare i 60 giorni nell’anno, anche non continuativi.

L’art. 2 istituisce un autorizzazione ad hoc per operare mediante un negozio a tempo che puo? essere richiesta sia da operatori economici sammarinesi che esteri ed e? rilasciata dall’Agenzia per lo Sviluppo Economico. Anche gli operatori economici che svolgono attivita? diverse dal commercio potranno aprire un negozio a tempo per il commercio al dettaglio o per l’erogazione di servizi promozionali connessi, potendo essere per l’operatore un’occasione favorevole per testare l’avvio di una nuova attivita?.

Di seguito, all’art. 3, si prevede che il negozio a tempo possa essere avviato in un locale con destinazione d’uso commerciale, pubblico o privato, o in stand, all’interno dei Centri Storici e dei centri commerciali della Repubblica di San Marino, ovvero in strutture amovibili messe a disposizione dall’Eccellentissima Camera. Gli spazi ed i locali pubblici messi a disposizione per il negozio a tempo saranno dettagliatamente individuati con delibera del Congresso di Stato. All’art. 4 viene specificato che le sedi del negozio a tempo sono oggetto di locazione di natura meramente transitoria. La durata del contratto di locazione transitoria non puo? essere superiore a 90 giorni, per garantire un periodo di allestimento e smontaggio del negozio in caso di durata massima del temporary store. I contratti di locazione di natura meramente transitoria dovranno prevedere un “pacchetto completo”, ovvero la fornitura, oltre che del locale, di tutti i servizi utili, quali per esempio le utenze, lo smaltimento dei rifiuti ed eventuale cassa collegata al sistema SMaC, al fine di garantire una velocita? operativa senza precedenti in Repubblica, che e? di certo leva di attrattivita?.

Gli articoli 5 e 6 disciplinano la procedure per l’avvio del negozio a tempo presso i Centri storici e i centri commerciali della Repubblica. La norma, per essere attrattiva nei confronti degli operatori, deve prevedere adempimenti per l’apertura del negozio a tempo snelli e veloci, ed e? questa l’impostazione che e? stata data nel PdL per tutti gli aspetti burocratici ed autorizzativi.
Si evidenzia che per l’avvio di negozi a tempo presso i Centri Storici della Repubblica di San Marino, ASE CC, prima di concedere l’autorizzazione ad operare mediante un negozio a tempo, deve svolgere una sommaria analisi sul prestigio e/o l’attrattivita? dell’attivita? che il richiedente intende svolgere, ed ulteriori valutazioni di opportunita?. Tra queste ulteriori valutazioni, ASE – CC dovra? valutare la durata del negozio a tempo anche in relazione alla stagione o al periodo di interesse, motivo per il quale si rende necessario un parere dell’Ufficio del Turismo, dovra? verificare l’ubicazione considerata anche la tipologia merceologica offerta, poiche? non si vengano a creare situazioni di concorrenza con le attivita? commerciali gia? presenti nel centro storico, dovranno valutare altresi l’estetica degli eventuali stand installati dagli operatori stessi.
All’art.7 sono indicati gli ulteriori adempimenti degli operatori economici esteri, con particolare riguardo ai distacchi dei dipendenti.
All’art. 8 e? previsto che l’operatore economico che svolge attivita? nel negozio a tempo ha l’obbligo di certificazione dei ricavi tramite Smac Card.

L’art. 9 detta le disposizioni fiscali. Gli operatori economici esteri per l’ottenimento dell’autorizzazione ad operare mediante negozio a tempo devono provvedere al pagamento di apposita tassa e sono soggetti all’applicazione di un’imposta sostitutiva nella misura del 12% calcolata sul valore delle vendite effettuate. La percentuale e? stata determinata al fine di non creare una concorrenza sleale in termini di costi con gli operatori economici sammarinesi. Per gli operatori economici sammarinesi la pratica per l’apertura di un negozio a tempo non comporta costi. L’art. 10 rimanda alle normative vigenti che disciplinano particolari settori merceologici.
La disposizione transitoria di cui all’art. 11 dispone che le funzioni attribuite all’Agenzia per lo Sviluppo Economico – Camera di Commercio vengono svolte dall’Ufficio Attivita? Economiche fino al termine della sua completa ristrutturazione e comunque non oltre sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge.

Stefano Giulianelli, Pdcs. I tavoli di confronto hanno portato a un pdl adeguato che puo? essere una leva interessante per incentivare commercio e turismo della Repubblica di San Marno attraverso uno strumento normativo specifico. Con questo pdl si trova una formulazione snella e costituisce un micro intervento di carattere economico, da valutare per un suo accoglimento tempestivo. Bene il ‘pronti e via’, azzerare o quasi la burocrazia per l’avvio di queste forme economiche. Tuttavia evidenzio come, all’articolo 5, probabilmente 48 ore per il rilascio dell’autorizzazione da parte di due uffici, piu? il parere dell’ufficio del turismo, potrebbe essere un tempo non facilmente rispettabile. Va benissimo comunque l’impostazione di dare una scadenza alla Pa per l’autorizzazione. La certificazione tramite Smac potrebbe rappresentare un aggravio in piu? per un operatore che non fa gia? parte del circuito. Approfondiremo i diversi aspetti in commissione.

Andrea Zafferani, Rf. E’ un pdl che condivido, da? una possibilita? in piu? di fare business, di attrattivita? e pubblicita? del territorio. Poi ne parleremo in commssione, ho piccole perplessita? su alcuni punti non rilevanti rispetto al contenuto essenziale della legge. Trovo pericolose le logiche dell’articolo 5, dove si va ad analizzare il prestigio di una attivita?: se si subordina l’attivita? di impresa a valutazioni discrezionali, non si da? un bel messaggio agli imprenditori. Dovrebbe esserci un modo per dare criteri certi per definire la rilevanza di un’attivita?, altrimenti perdiamo questa opportunita?.

Gaetano Troina, Dml. Il pdl e? un provvedimento atteso nel settore e consentira? di rendere piu? attrattivi i nostri centri storici e commerciali, con una modalita? innovativa e il procedere in modo veloce per le autorizzazioni per far partire attivita?. La limitazione temporale consente anche una variabilita? degli operatori sul nostro territorio che possono incuriosire i visitatori. Interessanti le valutazioni di Giulianelli e Zafferani, ne discuteremo in commissione. Come Dml auspichiamo l’accoglimento del Pdl.

Gloria Arcangeloni, Rete. Mi unisco alle considerazioni espresse da Giulianelli sui punti di forza del Pdl: burocrazia snella e idea innovativa. Non posso pero? far altro che esprimere dubbi e perplessita? come Zafferani: se viene data attenzione a non creare concorrenza a fine fiscali, mi pare invece ci sia il rischio di discriminare chi ha gia? un’attivita? consolidata da diverso tempo, proprio per la snellezza in cui sono impostate le autorizzazioni. Mi auguro poi si approfondisca sul tipo di attivita? autorizzata, rispetto al nostro contesto, per non creare lo scontento tra i commercianti esistenti.

Adele Tonnini, Rete. Questi negozi sono temporanei e sono aperti anche in occasione di eventi e festivita?. Fuori dai nostri confini questo strumento non e? una novita?. Dobbiamo poi valutare come con la pandemia siano cambiate le abitudini di acquisto rispetto ai temporary store e l’on-line. La norma cosi? strutturata prevede temporary store in strutture mobili, in Italia risultano invece negozi fisici: potremmo pensare al nostro panorama di negozi sfitti, sia in centro che nei centri commerciali. Auspico di discutere sul pdl, perche? lo strumento non sia a uso di pochi e non diventi piuttosto un mercatino del lusso in centro storico, quando abbiamo gia? il polo del lusso. Non pare poi propriamente corretto che l’autorizzazione al commercio debba passare per l’Agenzia di sviluppo economico e cosi? la discrezionalita? su chi puo? avere autorizzazione e chi no. Non vorrei poi si alimentasse una concorrenza commerciale sleale. Chiederei di spiegare bene la tematica imposta. Bene dare possibilita? di fare business, ma dobbiamo considerare che rischiamo di creare concorrenza non corretta piu? che di essere competitivi.

Matteo Ciacci, Libera. E’ simpatico vedere come funzioni a meraviglia la coalizione Rete-Dml anche su temi del commercio. E’ chiaro che c’e? intento politico di marcare il campo. Il commercio al dettaglio e? tra i settori piu? colpiti dalla pandemia, ci sono operatori che chiedono risposte, non solo per la questione ristori, ma anche per cercare nuove strade, e lo Stato non deve creare economia, ma dare opportunita?, e il temporary e? una opportunita? in piu?. Noi di libera non siamo in disaccordo, tutt’altro. Volevo chiedere al Segretario: ci sono state richieste di operatori per questo intervento normativo? In questo difficile frangente e? emerso uno spiccato spirito di iniziativa dei nostri imprenditori. Rivolgo un appello accorato e? di non dimenticarci di chi gi oggi vive il sistema sammarinese.

Giovanni Maria Zonzini, Rete. Non penso che le sollecitazioni rivolte al Segretario siano ritenute dello stesso delle angherie. Siamo in prima lettura e stiamo evidenziando quelle che potrebbero essere criticita? nell’applicazione della norma: il rischio di concorrenza sleale tra temporary e negozi stabili e? un elemento da tenere in considerazione nel dibattito, e in particolare lo sara? in commissione. Detto questo, si ritiene opportuno si aprano opportunita? per nuove imprese e nuovo lavoro a San Marino. Vista anche la breve durata, bisogna stare attenti all’utilizzo manodopera irregolare. Qui, consigliere Ciacci non stiamo giocando, stiamo facendo cose serie.

Iro Belluzzi, Npr. Al di la? di considerazioni su chi ha stimolato il segretario sul pdl sul Temporary store, credo questo provvedimento rientri nella pletora delle norme che devono essere presenti in territorio. Spero il pdl in tempi brevi arrivi ad essere norma dello Stato, non vedo motivo di tutte le preoccupazioni espresse. La concorrenza e? anima del commercio, maggiore e? l’offerta, maggiore e? l’opportunita? di far arrivare sul territorio chi e? incuriosito da un nuovo prodotto, con tutta la ricaduta che ci puo? essere. Tutto produce reddito, se attrae visitatori in Repubblica. Magari si puo? far attenzione che in centro storico non siano proposti prodotti di basso livello, rispetto ai requisiti richiesti.

Marica Andruccioli, Dml. I temporary store sono molto cresciuti fuori confine, li possiamo trovare in centro storico, nei centri commerciali, negli aeroporti.. I brand hanno optato per questo nuovo concetto di vendita e promozione che offre un buon impatto sull’immagine. E’ una proposta interessante per vari motivi, in primo luogo perche? sono una novita?, qualcosa di unico da visitare in quel momento. E la curiosita? spinge i visitatori a ‘cogliere l’attimo’. In secondo luogo da? visibilita? al territorio e al brand stesso. E da? la possibilita? di testare nuovi mercati e puo? trasformarsi in un negozio permanente in futuro. Ringraziamo il Segretario per la proposta che ci auguriamo sia approvata e migliorata in sede di Commissione, perche? no.

Mirco Dolcini, Dml. Il Sds all’industria intrudice il negozio a tempo, sara? sicuramente una leva interessante per il Paese e per il suo turismo. Anche per la qualita? e la capacita? di spesa degli avventori. Perche? i brand devono essere di prestigio ed emergenti e saranno filtrati con queste caratteristiche. A onor del vero, anche i negozi di San Marino iniziano ad avere prodotti di qualita?. Va ribadita la pari fiscalita? tra chi c’e? nel nostro sistema commerciale e chi viene. Comprendo le perplessita? di chi indica burocrazie diverse tra chi c’e? e chi deve venire. Pero? e? un falso problema. Aiutera? il commercio sul territorio proprio perche? sara? di incentivo per le passeggiate in centro storico e per gli ingressi nei centri commerciali. Se poi ci sarano eventuali distorsioni queste saranno risolte, ma il principio base di questa innovazione mi sembra condiviso da tutti. Ed e? anche strumento alla portata dei commercianti in territorio, qualora volessero provare nuovi brand, testandoli in modo temporaneo.

Michele Muratori, Libera. Per noi e? un provvedimento interessante e per quanto riguardo lo sviluppo nel nostro territorio. Noi siamo sempre stati attenti a tutte le proposte e questa mi pare ben fatta. Fondamentalmente sta diventando stucchevole che tutte le proposte avanzate da un determinato partito in maggioranza poi qui vengano cassate da chi distrugge proposte che portano sviluppo. Stigmatizziamo questo atteggiamento, come opposizione critica, ma anche costruttiva,se ci sono proposte per lo sviluppo. E’ un progetto con un potenziale e siamo curiosi di vedere come in Commisisone possa essere implementato, da parte nostra c’e? disponibilita? al dialogo.

Fabio Righi, Sds per il Commercio. Ringrazio tutti i consiglieri intervenuti con osservazioni interessanti e contributi ulteriori a quelli emersi al tavolo. Non vedo spirito di divisione, anzi, mi fa piacere come su un progeto come questo si possa trovare quel clima di condivisione e collaborazione che dovrebbe essere basa per le norme che danno opportunita? ulteriori al paese. Sull’aspetto fiscale ci sara? possibilita? di approfondire, la soluzione adottata non determina una doppia imposizione per parte italiana o estera, chi costituita? il temporary store costituira? temporaneamente un soggetto economico sammarinese e paghera? una tassazione specifica. Concedere per legge un grado di discrezionalia? ci e? sembrata una soluzione piu? veloce. ma saremo pronti a intervenire se diventera? mero arbitrio per garantire brand non concorrenziali nel centro storico. Le attivita? del centro storico infatti saranno tutelate, perche? i temporary store riguarderanno prodotti emergenti. Criteri oggettivi avrebbero comportato un’indagine di mercato che mal si conciliava con la velocita? operativa dello strumento. Non e? qualcosa che toglie al tessuto economico, ma va in aggiunta ad esso. A Ciacci: ci sono interessi? Si, si sono manifestati, saremo poi in grado di fare anche una campagna di ingaggio per realizzare possibilita? concrete e non solo a parole. (…) Agenzia Dire