Pollice verso da parte della maggioranza sul progetto di legge volto a valorizzare il ruolo delle minoranze in sede parlamentare, firmato da Rete e Md-Si. Il dibattito consiliare di oggi pomeriggio si concentra infatti sul provvedimento in prima lettura “Valorizzazione della rappresentanza della minoranza consiliare”.
Nella relazione introduttiva del testo, il capogruppo di Rete, Roberto Ciavatta, spiega la motivazione che ha portato le forze della coalizione di minoranza a presentarlo: “A San Marino il ruolo delle opposizioni è stato gradualmente svilito nel tempo fino a divenire un contrappeso teorico, che non può essere in grado di svolgere un controllo democratico sulle scelte della maggioranza”.
Perciò “per ovviare in parte, non in modo risolutivo, alla disparità di condizioni tra le maggioranze e le minoranza- prosegue la relazione- questa legge assegna alle opposizioni la presidenza in ogni commissione nella quale siano previste nomine da parte del Consiglio grande e generale, per garantire quantomeno il rispetto delle tempistiche di discussioni delle leggi depositate dalle opposizioni, nonché per garantire la supervisione terza in organismi nevralgici”.
Il segretario di Stato per gli Affari interni, Guerrino Zanotti, prende subito le distanze dal progetto, definendolo una provocazione e in grado di relegare la maggioranza “ad un ruolo marginale, di vigilanza dell’opposizione”. Rimbalza quindi la palla sullo “statuto delle opposizioni”, già presente nel programma di governo di Adesso.sm e sui cui si è già al lavoro, assicura. Più esplicita Marina Lazzarini, Ssd: “Rispetto reciproco, riconoscimento dei ruoli e correttezza nei comportamenti sono alla base di un ragionamento di questo tipo- sottolinea- non mi paiono molto presenti in questo inizio di legislatura nell’opposizione”.