Le notizie riguardanti gli sviluppi dell’indagine sul cosiddetto “conto Mazzini” fanno emergere nuovi inquietanti particolari con la contestazione di gravi reati quali l’associazione a delinquere e il riciclaggio, nell’ambito di un sistema che avrebbe stravolto l’intero piano istituzionale e democratico del paese a fini di lucro e per occupare tutte le posizioni di potere.
Quanto oggi sta emergendo mette in luce quello che da sempre Cittadinanza Attiva va affermando, ovvero l’esistenza di reti occulte e trasversali gestite per l’accaparramento del potere, per alimentare la politica clientelare, per salvaguardare gli interessi di alcuni personaggi a scapito di quelli della collettività.
Come più volte abbiamo sottolineato, ricercare le responsabilità politiche nei due grandi partiti che hanno governato gli anni ‘90 e 2000 serve solo marginalmente, perché lo schema delle complicità trasversali invade tutti gli ambiti nevralgici dello Stato e dell’economia sammarinese e ostacola l’individuazione di chi consapevolmente o inconsapevolmente reggeva questo tipo di associazione che si era impossessata del nostro Stato. Tuttavia responsabilità politiche nei partiti che hanno chiuso gli occhi o tollerato, o peggio accettato, ce ne sono state e sarebbe utile conoscerle per capire il contesto, il terreno di coltura di un fenomeno tanto profondamente distorsivo del principio di legalità, dei processi democratici e dei processi istituzionali a tutela e rappresentanza degli interessi collettivi.
Chiarire i ruoli e le responsabilità dei singoli personaggi indagati spetta ora alla Magistratura, a cui Sinistra Unita e Civico10 rinnovano l’invito ad andare fino in fondo. Per la rinascita del Paese, spetta proprio alle forze politiche intraprendere una forte e decisa serie di azioni che non possono prescindere dall’allontanare immediatamente dall’interno degli stessi partiti di riferimento e dai relativi luoghi decisionali le persone coinvolte.
Se anche solo una parte del quadro accusatorio fino ad ora descritto fosse accertato, apparirebbe chiaro a tutti che in questi lunghi anni non abbiamo vissuto in una democrazia compiuta e civile e che la partecipazione dei cittadini alla vita politica della Repubblica diventa sempre più necessaria per non consegnare ai partiti una delega in bianco, ovvero per costringere le stesse organizzazioni politiche a una attenta osservanza della legalità e a prendere le distanze, non solo a parole, da persone che mettono in atto comportamenti moralmente inaccettabili prima ancora che illegali.
Cittadinanza Attiva