San Marino. CONTO MAZZINI. Deposizione Fiorenzo Stolfi: ”I contributi che ricevevo, detratte delle mie spese, li ho investiti in immobili. Mantenendo una buona disponibilità di contanti”

Deposizione dell’imputato Fiorenzo Stolfi durante l’udienza del 4 aprile 2017 del processo denominato CONTO MAZZINI. Ecco la trascrizione integrale della deposizione:

Siccome in quel tempo, in quegli anni non c’erano leggi che regolamentavano le contribuzioni ai partiti ed ai singoli esponenti politici, non erano previsti divieti o adempimenti specifici si è creato questo tipo di rapporto. Quindi c’erano contributi che venivano dati a me per il sostegno della mia attività politica ed altri che venivano offerti per il mio partito di appartenenza.

I contributi per il partito venivano usati in minima parte per le spese correnti ordinarie, sia del partito, la stampa, il personale e la gran parte veniva utilizzato per le spese elettorali, contributi agli attivisti nelle varie sedi esteri, spese per cene, riunioni con elettori del circondario, spese per sondaggi, per agenzie di comunicazione eccetera, eccetera. Negli anni dal ’93 al 2001 c’erano anche le spese per i viaggi degli elettori residenti all’estero, ogni campagna elettorale costava attorno al miliardo di lire. Io non mi sono mai occupato personalmente dell’organizzazione dei viaggi degli elettori all’estero, perché c’erano altri che se ne occupavano. Io insieme ad altri dovevamo occuparci di reperire le risorse al partito ed io con i contributi che ricevevo per il partito provvedevo a trasmetterli. Quello che rimaneva di queste risorse veniva investito o conservato, tenuto a disposizione per la campagna successiva. Capitava di dover gestire rimanenze anche consistenti, ma appunto si cercava di conservare al meglio queste risorse in attesa magari di vacche più magre che sarebbero potute arrivare negli anni successivi.

Per quello che riguarda le contribuzioni a me riservate sono state utilizzate per le mie spese relative all’attività politica ed il rimanente l’ho unito alle mie risorse investendo poi in immobili, in azioni, in depositi bancari e mantenendo sempre una buona disponibilità di contanti. A tal proposito devo dire che ho visto delle tabelle negli atti che riepilogano le mie entrate e mi sembra strano che ci sia preso in considerazione solo il periodo dal 2000 al 2014. Mi sembra che questo prospetto porti a considerare degli introiti solo per stipendi di circa 500 mila euro, ma c’è tutto un periodo precedente che credo che debba essere, se si vuol fare una valutazione delle capacità redditizie e reddituali di una persona, che vanno considerate. Se consideriamo che io ho iniziato a lavorare nel 1978, con stipendi comunque che viaggiavano dal nono all’undicesimo livello della pubblica amministrazione, ricordo che il reddito percepito, ad esempio, nel ’99, che ero al Governo, undicesimo livello, era di 103 mila euro, cioè erano 103 milioni di allora. (…)

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