Deposizione dell’imputato Fiorenzo Stolfi durante l’udienza del 4 aprile 2017 del processo denominato CONTO MAZZINI. Ecco la trascrizione integrale della quarta parte della deposizione:
Siamo al ’99, nel 2000 ci fu una crisi di Governo, fulmine a ciel sereno perché l’alleanza tra Democrazia Cristiana e Partito Socialista viaggiava senza particolari intoppi, ma ci fu allora il capo della Democrazia Cristiana, Gabriele Gatti, che non aveva digerito il risultato elettorale del 1998 dove la DC perse un seggio ed i socialisti, pur mantenendo i propri seggi, aumentarono i voti. Quindi evidentemente ritenne che per la DC tenere i socialisti al Governo non era a lungo andare molto producente, per cui pensò bene di far fare un passaggio all’opposizione dei socialisti. Quindi nel 2000, due anni dopo queste elezioni riconfermarono l’alleanza, ci si inventò una crisi di Governo e diede inizio ad un periodo di grande instabilità politica, infatti il nuovo Governo tra Democrazia Cristiana e Partito Progressista Democratico, partito ex Comunista, partì il 28 marzo 2000…
COMMISSARIO – Alleanza Popolare forse?
IMPUTATO (STOLFI) – No, quello era solo secco DC-PPDS, ma c’erano i socialisti per le riforme, era un gruppo fuoriuscito dai socialisti. Quindi durò neanche un anno perché nei primi del 2001 ci fu una nuova crisi di Governo e le elezioni anticipate, furono proclamate le elezioni che avvennero, credo, tra maggio e giugno del 2001 e nel luglio del 2001 si rifece l’alleanza Democrazia Cristiana – Partito Socialista. Quindi questo Governo durò neanche un anno. Ma anche il Governo successivo non andò altrettanto bene perché quel Governo durò dal 12 luglio 2001 al 20 maggio 2002. Crisi di Governo, nacque un nuovo Governo sempre DC socialisti e questo Governo dura 35 giorni, perché, spiego un attimo brevemente, l’accordo per rifare il Governo con la DC si basò sul fatto, visto che era con il fatto traumatico del 2000 in cui venne interrotto un rapporto che durava dal ’92 di coalizione, collaborazione, quell’atto lì senza motivazione di cambiare alleato fece nascere nei socialisti un sentimento di sfiducia e che quindi quel tipo di operazione potesse essere ripetuta. Quindi si chiese in quel frangente, nel Governo di 35 giorni, si chiese accompagnare la nomina del Governo all’approvazione di una legge antiribaltone, cioè che per cambiare le maggioranze bisognava andare alle elezioni e non farlo con questi cambi. Ebbene nella stessa giornata si votò, tipo alle 15 si votò il nuovo Governo alle 18 la legge antiribaltone non fu approvata e quindi si ripiombò immediatamente in uno stato di crisi. Quindi in giugno, questo avvenne il 20 maggio, nacque questo Governo che durò 35 giorni, proprio perché i 25 giorni nacque un nuovo Governo questa volta Socialisti senza la Democrazia Cristiana e con il Partito dei Democratici. Questo Governo durò fino a dicembre del 2002, quindi sei mesi e si ritornò al Governo Socialisti-Democrazia Cristiana. Un anno dopo, il 12 dicembre 2003, si rifece un Governo, questa volta la DC ed i Socialisti chiamarono al Governo anche il Partito dei democratici nacque il cosiddetto Governo straordinario, che durò in carica fino alla scadenza elettorale ed ordinaria del 2006, poi nacque il Governo senza la Democrazia Cristiana dei Socialisti Democratici, Alleanza Popolare e Sinistra Unita, questo Governo durò anch’esso poco, due anni, perché poi nel dicembre del 2008 nacque la coalizione di Democrazia Cristiana eccetera, eccetera. Questo excursus così veloce ma per segnalare come dagli anni 2000 al 2006-2008 c’era una situazione politica di assoluta instabilità e di inaffidabilità dei rapporti politici, c’era una situazione di conflittualità, c’era una situazione di colpi bassi, ripicche, dispetti, trabocchetti, tradimenti, violazione dei patti, tensioni, contrapposizioni, lotte di supremazia. In tutto questo quadro politico di quel genere pensare che ci potesse essere tra il sottoscritto ed altri esponenti democristiani la messa in piedi di tutta una sorta di attività illecite e quant’altro mi sembra che pensare ad una cosa di questo genere sia una cosa da pazzi, perché solo un pazzo poteva mettersi nelle condizioni di essere ricattabile, ricattato, di perdere la propria libertà, di poter fare le scelte politiche che più riteneva opportuno. Quindi io credo che sia assolutamente da rilevare questo aspetto perché c’era una situazione politica che non avrebbe assolutamente consentito, sennò ripeto ad uno fuori di testa, di mettersi a fare atti di questo genere con persone che erano comunque dei competitori e degli avversari politici. (…)
FINE QUARTA PARTE