San Marino. CONTO MAZZINI. Deposizione Fiorenzo Stolfi: ”La banca di Amati e la questione della Porsche”

Deposizione dell’imputato Fiorenzo Stolfi durante l’udienza del 4 aprile 2017 del processo denominato CONTO MAZZINI. Ecco la trascrizione integrale dell’ottava parte della deposizione:

STOLFI: ”Tra l’altro la questione sottostante al libretto Giulio 2 che poi prende vita dal libretto Arrivederci e che collega quindi questi denari presenti alla questione di Amati, del rilascio della nuova banca privata eccetera, eccetera, a proposito del rilascio di quella licenza della nuova banca privata io devo dire che è una iniziativa bancaria che è nata su richiesta della Democrazia Cristiana e portata avanti dalla Democrazia Cristiana perché ci venne spiegato che dietro a quella iniziativa che aveva comunque dei promotori svizzeri c’erano esponenti del Partito Popolare Europeo in particolare erano dei popolari, del Partito Popolare Spagnolo che erano interessati ad avere una banca a San Marino che già avevano interessi in Svizzera ed attività, non so se banche, in Svizzera e quindi erano interessati ad averle anche a San Marino. E questa è stata ed è la mia conoscenza della nascita della Nuova Banca Privata tutta nata e gestita in casa Democrazia Cristiana nell’anno 2003. L’anno 2004, dove si perfeziona il passaggio tra Nuova Banca Privata, tra i promotori di Nuova Banca Privata ed Amati io non ero già più nel Congresso di Stato, non facevo più parte del comitato per il Credito Risparmio, che fu proprio il comito proprio per Credito di Risparmio il 19 maggio del 2004 a dare il gradimento a Lucio Amati come presidente del credito sanmarinese.

COMMISSARIO – Non fu lei vuol dire? Non ho capito la premessa.

IMPUTATO (STOLFI) – Io non c’ero già più dal dicembre 2003 quando c’è stata l’operazione di passaggio delle quote e quindi di responsabilità e di presenza nel Consiglio d’amministrazione eccetera tra i promotori ed Amati, quindi si perfezionò nel 2004, dove io non ero più al Governo e dove c’era un passaggio fondamentale, che non era di poco conto, cioè che l’Ispettorato per il Credito Risparmio, che doveva dare parere favorevole su questo cambio di azionariato ed il comitato per il Credito Risparmio che doveva dare il gradimento, questo avvenne il gradimento a maggio e l’abilitazione ad operare alla banca, che è fondamentale, qualche settimana prima di maggio. Quindi io credo che non so se Lucio Amati abbia dovuto pagare una tangente per quel tipo di passaggio, però non credo che l’abbia pagata prima del maggio del 2004 perché ancora non aveva in mano tutti gli elementi per poter dire che la banca era la propria, questo almeno è una mia valutazione degli elementi che sono negli atti, quindi guardando un po’ alle date, la successione degli eventi eccetera, eccetera e considerando che il passaggio, l’ottenimento del parere favorevole dell’ispettorato non era un passaggio banale per Amati perché nel 2002 l’ispettorato si era pronunciato in senso negativo nei suoi confronti quando presentò una richiesta di banca, anche questo c’è negli atti e si può vedere che l’ispettorato dice allora: siccome Amati è proprietario della polis finanziaria e siccome ha creato con la polis una serie di questioni, di problemi, adesso non ricordo bene ma c’è negli atti di cosa veniva accusata la polis disse l’ispettorato che non dava l’ok, il parere contrario alla concessione di una banca a Lucio Amati. Quindi lui sapeva che avrebbe dovuto passare di nuovo il vaglio dell’ispettorato e di nuovo il vaglio del comitato per il credito e risparmio. Questo è quello che ho da dire rispetto alla questione Amati, fermo restando poi che se si volesse.. scusate le ultime due questioni…

COMMISSARIO – Semplifico io, non le sto facendo una domanda, però lei sta dicendo quindi che Amati per divenire davvero banchiere necessitava di quell’ultima autorizzazione nel 2004 che gli venne rilasciata allorché lei Fiorenzo Stolfi era fuori dal Governo? Questo è il senso che lei dice?

IMPUTATO (STOLFI) – Sì, sì.

COMMISSARIO – Quindi pagare tutto prima non dava sufficiente sicurezza. In una modalità astratta ovviamente.

IMPUTATO (STOLFI) – In una logica astratta sì. Allora considerato il rapporto finale della PG dove si parla, appunto, di questi 706, no 760 mila euro del libretto Giulio 2 si parla anche delle altre due questioni che mi vengono così mosse a carico, cioè il libretto Marlena, che è un libretto al portatore che ricevetti da Roberti, che lui ne dica, questo lo ricevetti nel 2005, adesso non ricordo bene la data, però nell’estate del 2005 perché erano già.. arrivavamo ad una scadenza definita che si sapeva che lì ci arrivava, cioè la scadenza elettorale del 2006, quindi dieci mesi prima Roberti mi disse che quello era un contributo per la campagna elettorale del partito. E così è stato, tant’è che il libretto è stato conservato nella cassaforte del partito ed a ritirarla è andata sempre l’impiegata del partito e quelle risorse sono state utilizzate per le spese che il partito di lì fino alle elezioni avrebbe affrontato. E questo sul libretto Marlena. L’altra questione è quella della Porsche, cioè che la fondazione per la promozione eccetera avrebbe pagato una Porsche, la macchina, la mia macchina praticamente. Allora, io ho rilevato guardando i rapporti che sono stati fatti da chi ha fatto le indagini che c’è qualcosa che non mi torna perché pur rilevando una serie di elementi arrivano a delle conclusioni completamente così sballate dal mio punto di vista perché c’è nella contabilità, nell’amministrazione della società di noleggio viene registrato un deposito cauzionale per l’intero importo del costo della macchina, poi ci sono dei contratti di leasing, che sono durati tre anni, in cui risulta che io pagavo rate trimestrali da 5.519 euro l’una, 11 rate che fanno circa tre anni, portano a 60.709 euro, quindi io avrei pagato dei canoni per un ammontare per un ammontare di 60.709 euro. Quando decido nel 2010 di non rinnovare il contratto di leasing e quindi di intestarmi la macchina la riscatto pagando ulteriori 65.000 euro, per un totale di 125.709 euro. Allora, qui la Polizia Giudiziaria dice: dall’esame dei conti intestati a Stolfi Fiorenzo non si riscontrano pagamenti canalizzati con la precisa causale per il noleggio della vettura. Nella contabilità del noleggiante si riscontrano vari incassi imputati a Fiorenzo Stolfi e per somme ben superiori all’eventuale nolo del veicolo, senza però una precisa indicazione della natura del servizio prestato. Non risultano restituzioni canalizzate di denaro da parte dell’Exclusive Rent alla Fondazione. Ora sul fatto che i canoni, i pagamenti dei canoni non combaciavano perfettamente io credo che ci possono essere vari motivi, compreso il fatto, mi ricordo così di contravvenzioni che arrivavano e quando andava a pagare il canone gli facevano vedere che avevano pagato delle contravvenzioni, che nel frattempo erano arrivate, quindi dovevo anche pagare le contravvenzioni giustamente che arrivavano, oppure ho avuto qualche.. c’era da fare qualche lavoretto alla macchina, di carrozzeria eccetera, provvedevano loro perché erano i titolari, i proprietari risultavano, ma poi dovevo rimborsare io. Quindi questo bastava semplicemente approfondire un minimo l’indagine e chiedere agli interessati, non è stato fatto niente di tutto questo. Poi quindi si dice: siccome non ci sono pagamenti canalizzati si arriva alla conclusione che i pagamenti non sono stati fatti. Anche questa mi sembra una conclusione un po’ semplicistica perché i pagamenti possono essere anche non canalizzati e quindi fatti in trance successive che hanno portato al pagamento della macchina. Quindi se non si era sufficientemente sicuri o si voleva fare un’indagine fatta bene bastava, credo, interpellare gli interessati, non mi risulta che sia stato fatto niente di tutto questo e si ha quasi la sensazione che non si siano chiamati quelli che operavano all’interno di queste aziende proprio per magari vedere confutata la propria tesi, la propria narrazione perché io credo che prima di dire che quella macchina io non l’ho pagata bisogna raccogliere che ci siano degli elementi concreti, precisi, non che siccome non ci sono pagamenti canalizzati, dai conti non riscontriamo niente, dai conti di Stolfi per cui alla fine sicuramente non l’ha pagata. Io questa la contesto vivamente perché io ho provveduto a pagare i canoni di leasing prima ed il residuo alla fine e questo è quello che ho fatto, poi quello che hanno tra Exclusive Rent, Fondazione eccetera questo io non lo so dire.

FINE OTTAVA PARTE