Deposizione dell’imputato Fiorenzo Stolfi durante l’udienza del 4 aprile 2017 del processo denominato CONTO MAZZINI. Ecco la trascrizione integrale della sesta parte della deposizione:
STOLFI: ”Le dico anche un’altra cosa nel 2008, Alleanza Popolare aprì la crisi di governo in giugno e riuscimmo a rimediare 31 consiglieri per fare una maggioranza senza Democrazia Cristiana e senza Alleanza Popolare. C’erano 31 consiglieri disposti a sostenere un Governo, ebbene si fecero le consultazioni, si trovò un’intesa e si presentò, si disse alla reggenza che si poteva convocare il consiglio per la formazione, c’era un accordo per il nuovo Governo. Pochi giorni prima della data fissata al consiglio io venni chiamato da un imprenditore importante il quale mi chiese, che aveva una banca tra l’altro, che intenzioni avevamo sui vertici di Banca Centrale, allora credo che fossero Papi, Caringi e Bossone. Io dissi che c’era la volontà di mantenerli al loro posto perché non c’erano i motivi per cambiare i vertici di Banca Centrale, questa fu una risposta che non piacque affatto al mio interlocutore e quindi due giorni dopo di questo incontro, no la mattina stessa in cui doveva svolgersi il consiglio, due consiglieri della costituenda maggioranza, molto vicini all’imprenditore in questione andarono dalla Reggenza e dichiararono che non erano più disposti a sostenere il Governo. Quindi non si fece, quel Governo saltò, si fecero le elezioni a novembre, vinse la coalizione alternativa alla nostra ed a gennaio a febbraio, guarda caso, furono cambiati i vertici di Banca Centrale con grande scalpore e grande risalto perché, appunto, fu un intervento a gamba tesa in un Governo che sostituiva vertici non graditi nell’ambito della Banca Centrale. Questo per dire che spesso mi sono trovato in questa contrapposizione rispetto al tentativo di poteri forti di influenzare l’attività politica.”