San Marino. CONTO MAZZINI. Deposizione Fiorenzo Stolfi: ”Non devo essere condannato perché mi chiamo Fiorenzo Stolfi. Non è giustizia!”

Deposizione dell’imputato Fiorenzo Stolfi durante l’udienza del 4 aprile 2017 del processo denominato CONTO MAZZINI. Ecco la trascrizione integrale della decima parte della deposizione:

IMPUTATO (STOLFI) – Sì. Dico che gli esiti della relazione di una commissione politica fatta a livello politico dove serve per parlar male di Stolfi prendiamola e mettiamola qui, questa è la mia sensazione, le dico con molta franchezza. E le dico, e così chiudo, che se devo essere condannato perché mi chiamo Fiorenzo Stolfi e perché ho questo percorso politico di questo genere vorrà dire che sarà così, ma non credo che questo sia fare giustizia e non credo neanche che sia accertare la verità. La ringrazio.

COMMISSARIO – E proprio per evitare di cui lei si duole rispetto alla Commissione Consiliare, glielo avranno già detto gli avvocati, glielo dico, questo è l’ultimo momento in cui lei può parlare, salvo eventualmente un breve appello, che sarà solo un appello nel caso dopo le considerazioni degli avvocati. Per cui quello che le dico lei ha fatto una determinata scelta difensiva ed è l’ultimo momento in cui può parlare, se c’è qualcos’altro che vuol dire lo dica, non ci sono problemi di tempo, perché lei come tutti gli altri imputati avete diritto a tutto il tempo, purché mi diciate cose pertinenti che vi serve per spiegare o difendervi da accuse comunque importanti, quindi è l’ultima volta che lo dico, siccome lei era presente i precedenti imputati no, se deve dire qualcos’altro lo può dire ora.

IMPUTATO (STOLFI) – Probabilmente quando torno là mi accorgerò di.. COMMISSARIO – Però lei capisce che..

IMPUTATO (STOLFI) – Però le dico in questo momento che non ho altro da dire. La ringrazio.

COMMISSARIO – Va bene, può tornare presso i suoi difensori.

L’imputato viene fatto accomodare.