• Screenshot
  • San Marino. CONTO MAZZINI. Escussione di Stefano Macina: ”Anche il prof. Giuseppe Roberti finanziava il nostro partito”

    Dalla trascrizione dell’udienza del 04.04.2017 del procedimento denominato ”CONTO MAZZINI”.

    E’ presente l’imputato Stefano Macina, noto al giudice, che dichiara: “sono Stefano Macina, nato a San Marino il 23 gennaio 1956”.

    Commissario

    DOMANDA – Come ho già spiegato ai precedenti imputati, lei ha deciso di sottoporsi ad interrogatorio quindi può dichiarare le cose che reputa utili alla sua difesa e risponderà, se vorrà, alle domande che il giudice o altri o le parti le faranno. Vuole iniziare dicendo qualcosa lei o diamo lettura di quello che ha già detto?

    IMPUTATO (MACINA) – No, io mi rimetto a quelle che sono le memorie che ho presentato a verbale, insomma già negli atti, non ho altro da dichiarare.

    DOMANDA – Le leggo quello che disse a suo tempo, così vede se lo vuole confermare.

    IMPUTATO (MACINA) – Prego.

    DOMANDA – Ha un affogliato, avvocato, che lo trovo più velocemente?

    AVV. BACCIOCCHI – (fuori microfono)

    DOMANDA – Allora lei ha reso dichiarazioni il 5 novembre 2014 avanti ai giudici inquirenti, gliene do lettura, lei ascolti attentamente.

    IMPUTATO (MACINA) – Grazie.

    DOMANDA – Non ho mai avuto nessun rapporto con la Fondazione per la programmazione economica, non conosco e non ho mai incontrato Pietro Silva, nell’estate del 2015 Claudio Felici mi chiamò per organizzare la campagna elettorale del 2006, mi disse che c’erano imprenditori che volevano fare un finanziamento al partito, non mi disse chi erano i finanziatori, mi disse però che il finanziamento ci sarebbe arrivato tramite Giuseppe Roberti. Personalmente non ho mai avuto rapporti con Giuseppe Roberti, forse l’ho incontrato qualche volta successivamente, non conosco chi fosse o chi fossero gli imprenditori intenzionati a fare il finanziamento, non so spiegare la ragione per la quale un imprenditore facesse un finanziamento senza palesare la propria identità, so tuttavia che questo accadeva. Accadeva altresì che un imprenditore facesse un finanziamento verso più partiti politici, non so la ragione per la quale Roberti fece da tramite tra questi finanziatori e Felici. Non mi risulta che a Roberti fosse stato dato l’incarico di raccogliere i finanziamenti per il partito, da quello che so era stato Roberti a comunicare di propria iniziativa che c’erano imprenditori che volevano finanziare il partito, in ogni caso non fui io a tenere rapporti con Roberti, se ne occupò invece Claudio Felici. Una volta ricevuti i libretti su cui erano presenti 100.000 euro ciascuno, li consegnai a Mirella Frisoni che era ed era stata il tesoriere del partito. Può darsi che sia stato io ad indicare a Mirella Frisoni di aprire un unico libretto per farvi confluire la provvista dei libretti Pippo e Palme; c’era poi un terzo libretto con la provvista di 27.000 euro, non ricordo la denominazione del libretto perché era già nella disponibilità di Mirella. Anche quei soldi erano di pertinenza del partito, non ricordo come fossero stati raccolti, probabilmente era avvenuto nel corso di più anni. Per quanto ne so, i finanziamenti al partito da parte dei privati solitamente ammontavano a 3 e 5.000 euro, a volte c’erano anche finanziamenti di 10.000 euro, non ricordo altri finanziamenti di 100 o 200.000 euro come quelli avvenuti tramite i libretti, probabilmente quei libretti raccolgono finanziamenti di più persone. Dell’esistenza dei finanziamenti in questione era a conoscenza anche il segretario del partito, all’epoca Giuseppe Maria Morganti. Non so se il Morganti fosse a conoscenza del fatto che i libretti erano stati consegnati da Roberti e della denominazione dei libretti. La denominazione Stelle non credo avesse un significato particolare, forse all’epoca c’erano stelle nel simbolo del Partito Democratico. Non ricordo l’esistenza di un libretto denominato Bruno, so di un libretto che era disposizione del partito, mi pare che questo libretto esistesse prima dell’unificazione e che poi i soldi siano confluiti in un rapporto bancario a nome del partito. I soldi derivanti dal libretto Stelle sono stati prelevati in contanti ed io ho provveduto a versarli, sempre in contanti, nelle casse del partito tra l’aprile ed il giugno 2006 per un ammontare complessivo di 100.000 euro, come da prospetto che deposito. Ulteriori fondi sono stati utilizzati per spese del partito successivamente al 2006. Io, Morganti e Felici sapevamo che la Frisoni aveva la disponibilità di altri soldi, non c’è stato alcun accordo scritto con lei, fu un accordo di fatto nel senso che Frisoni era a conoscenza del fatto che si trattava di fondi del partito e che li teneva per il partito, che quindi glieli poteva chiedere in ogni momento. Non ho mai avuto rapporti con Andrea Della Balda se non per il mio ruolo di direttore del Centro Commerciale Azzurro. Ho sentito nominare Simon Murray solo di recente a seguito delle notizie di stampa. Non ho mai avuto rapporti con la Fin Project, non ricordo di aver ricevuto casse di champagne in regalo per Natale da parte di Fin Project, non ci ho mai fatto caso, era frequente ricevere regali per Natale. Non ho mai conosciuto e non ho mai avuto rapporti con Gianluca Bruscoli né con Nicola Tortorella; non sono mai andato presso la sede di Fin Project, ho ricevuto un finanziamento dalla Banca Commerciale Sammarinese per il Centro Commerciale Azzurro, all’epoca trattai con il direttore Benvenuto, il rapporto è poi stato ceduto all’Asset Banca. Per quanto mi risulta Roberti non ha ricevuto nulla in cambio del finanziamento che lui ha assicurato al partito. Ho rapporti con Germano De Biagi perché una società del figlio ha sede presso il Centro Commerciale Azzurro perché abbiamo militato nello stesso partito, non conosco la ragione per la quale Germano De Biagi ha presentato Mirella Frisoni a Roberti. Queste sono delle dichiarazioni che lei fa il 5 novembre 2014, quindi allorché probabilmente anche le indagini stavano evolvendo e non erano ancora giunte allo stato che poi si ha con il decreto di citazione. Allora rispetto a quello che dice, lo possiamo considerare confermato oggi?

    IMPUTATO (MACINA) – Certo.

    fine prima parte