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  • San Marino. CONTO MAZZINI. Escussione di Stefano Macina: ”I libretti Palme, Pippo, Stelle e Brasile”

    Parte Seconda

    DOMANDA – Questo lo consideriamo confermato. Senta, mi può per cortesia, così capisco meglio anch’io, delineare un po’ il suo profilo, intendo dire quanto è stato nel partito, in quale partito, che incarichi di governo ha avuto e quando.

    IMPUTATO (MACINA) – Io nel partito ho iniziato la mia militanza politica negli anni ’78- ’80, i primi anni attraverso prima il Movimento Giovanile e poi attraverso il Partito Comunista. Negli anni sono stato segretario dopo Gilberto Ghiotti del Partito dei Socialisti Democratici mi sembra che si chiama del Pd…del partito…

    DOMANDA – Progressista Democratico.

    IMPUTATO (MACINA) – Progressista Democratico. Mi scusi un po’ le date perché ho un po’ qualche problema rispetto…

    DOMANDA – No, non si preoccupi.

    IMPUTATO (MACINA) – Di ricordarmi bene le date. E quindi ho svolto quindi la funzione di segretario per diversi anni, è stato nel frangente in cui si era poi rotto l’accordo fra il partito e la Democrazia Cristiana.

    DOMANDA – E’ stato segretario dell’ex Partito Comunista.

    IMPUTATO (MACINA) – Del Partito Comunista, sì.

    DOMANDA – Segretario politico?

    IMPUTATO (MACINA) – Sì, segretario politico. Poi ho, sempre all’interno del partito, svolto il ruolo in diversi…mi sembra in due frangenti legislative di capogruppo ed ho svolto anche in due periodi, di due anni, due anni e mezzo prima il segretario di stato al Lavoro e poi segretario di stato alle Finanze nel 2006.

    DOMANDA – Quindi l’ultima esperienza di governo finisce nel 2008? IMPUTATO (MACINA) – Eh, sì.
    DOMANDA – Dal 2006 diciamo…
    IMPUTATO (MACINA) – Al 2008.

    DOMANDA – 2008, ho capito. Ecco, nel verbale che abbiamo appena letto lei parla, almeno da quello che intendo leggendo il verbale, parla di Roberti come persona che lei conosce. Mi può spiegare perché la conosce ed in che termini?

    IMPUTATO (MACINA) – Diciamo che nel mondo politico sammarinese Roberti era una persona conosciuta, era una persona conosciuta perché aveva buone relazioni con autorevoli esponenti della Democrazia Cristiana italiana, Cristoforo ed anche il senatore Giulio Andreotti e soprattutto qui a San Marino aveva anche diciamo, tra virgolette, possiamo dire era il consulente politico dell’allora segreteria della Democrazia Cristiana, il segretario se non sbaglio allora era Menicucci e quindi era conosciuto, insomma ecco, negli ambienti politici sammarinesi ed era tenuto in considerazione per quello che chiaramente svolgeva come compito di collegamento anche fra il mondo politico sammarinese ed il mondo politico italiano.

    DOMANDA – Quindi lei lo conosceva come, diciamo così, consulente politico di area democristiana.

    IMPUTATO (MACINA) – Di area democristiana, sì.

    DOMANDA – Benissimo. Ed ha avuto dei rapporti personali diretti, lo ha conosciuto solo per chiacchierate, non so se così si possa dire, o comunque vicende politiche?

    IMPUTATO (MACINA) – No, rapporti personali diretti nel senso di confronti politici o di accordi politici con lui no.

    DOMANDA – No, ecco. E nemmeno frequentazioni personali?

    IMPUTATO (MACINA) – No, nemmeno frequentazioni personali strette insomma, ecco. Qualche incontro qualche volta sì perché quando ci si incontra…

    DOMANDA – Non solo lei e lui però?

    IMPUTATO (MACINA) – Cioè…

    DOMANDA – Intendo dire, non eravate a questo livello di confidenza?

    IMPUTATO (MACINA) – No, no, no.

    DOMANDA – Senta, ecco per cui quando a suo tempo i giudici inquirenti le chiesero di Roberti, lei aveva ben presente di chi stava parlando?

    IMPUTATO (MACINA) – Sì, certamente.

    DOMANDA – Va bene. E nella ipotesi che fa l’accusa la somma che si troverebbe sui libretti che erano chiamati Pippo e Palme, poi se ne è fatto, sintetizzo estremamente, un unico che si chiamava Stelle deriverebbero, nell’ipotesi dell’accusa, da un altro libretto al portatore creato da Giuseppe Roberti, che si chiamava Brasile e che a sua volta quel libretto al portatore era stato alimentato con fondi che giacevano su un conto corrente intestato alla Fondazione per la Promozione Economica e Finanziaria Sammarinese. La ricostruzione negli atti d’accusa è che di questa fondazione se ne occupava una persona che si chiamava Pietro Silva, tuttavia Giuseppe Roberti ebbe accesso a questi conti o comunque ricevette delle somme che mise su un libretto che si chiamava Brasile creando poi ulteriori due libretti che voi, lei e Felici, dice l’accusa, avete ricevuto. Allora non so se questa ricostruzione nel 2014 già i giudici inquirenti l’avevano fatta, le dice qualcosa il nome Fondazione? Ha detto di no. Oggi le dice qualcosa il nome Silva? Conosceva e sapeva da dove venivano quelle due tranche da 100.000 euro?

    IMPUTATO (MACINA) – Io questa ricostruzione, potevo dirlo a loro, posso dire oggi non la conoscevo, non la conosco, io non so che i libretti che noi abbiamo ricevuto eventualmente provenivano dalla Fondazione Silva, questo non l’ho mai saputo né… Ed anche la ricostruzione dei vari movimenti dei libretti originari rispetto agli altri non ne sono, non ne ero a conoscenza allora, insomma non ne sono a conoscenza. Solo adesso leggendo dagli atti, ma non, non… E’ un dato di fatto.

    DOMANDA – Lei dice, sempre nel suo interrogatorio, che è stato Claudio Felici a parlarle di questo finanziamento ed a fare il nome di Roberti.

    IMPUTATO (MACINA) – Sì.

    DOMANDA – E non vi siete chiesti come mai, atteso che lei stesso individua Roberti come persona che era vicino al Partito Democratico Cristiano Sammarinese, non ci sia stata una spiegazione di questo finanziamento? Sostanzialmente finanziava, parliamo delle elezioni del 2006 che, se non mi sbaglio, sono esitati in un governo dove la Democrazia Cristiana non c’era poi ed immagino che non foste nello stesso schieramento, anzi forse c’era ancora il proporzionale, quindi ognuno correva per sé..

    IMPUTATO (MACINA) – Sì.

    DOMANDA – Perché avrebbe dovuto finanziarvi? Oppure Felici le disse: no, lui è solo il bancario, mettiamola così, sono altri che ci finanziano? Nel caso non ha chiesto chi fossero?

    IMPUTATO (MACINA) – Allora se non sbaglio è l’estate del 2005, mi sembra che sia attorno a maggio, giugno del 2005…

    DOMANDA – Felici era ministro.

    IMPUTATO (MACINA) – Sì. In quel frangente incominciava ad avvicinarsi anche poi la scadenza elettorale ed ebbi un incontro con Felici il quale mi disse guarda che si è presentato Roberti ed ha detto che eventualmente avrebbe una disponibilità economica di una serie di imprenditori per finanziare, darci un aiuto per la campagna elettorale. E chiaramente…

    DOMANDA – Mi scusi, per chiarire, Felici disse: Roberti viene, ha dei soldi che non sono i suoi, sono di altri?

    IMPUTATO (MACINA) – Sì, di un gruppo di…cioè di una serie di imprenditori che però volevano rimanere anonimi, quindi che non avevano dato una situazione fiduciaria allo stesso Roberti. E quindi, siccome presumevamo che era una campagna elettorale un po’ particolare perché ci saremmo andati con l’unificazione di due partiti e quindi c’era tutto un lavoro anche chiaramente da portare avanti, chiaramente le esigenze anche economiche erano evidenti, insomma ecco. E quindi su questo piano abbiamo detto che l’operazione chiaramente si poteva fare. Fra le motivazioni che io oggi, anche ripassando a memoria quelli che sono stati gli anni precedenti a quella data, è sicuramente che il mondo economico richiedeva in quel frangente una stabilità a livello politico perché i governi precedenti sono durati tre mesi, un anno, 35 giorni come è stato ricordato prima, quindi in una legislatura sono cambiati anche 5-6 governi. E quindi il fatto che poteva esserci un patto fra il nuovo partito che nasceva e la Democrazia Cristiana, poteva dare una stabilità politica e quindi chiaramente sappiamo che il discorso della stabilità politica alla fine è un elemento importante per attirare anche investimenti all’interno del paese e quindi dare sicurezza a chi investe all’interno del sistema economico. E quindi fra le motivazioni io ho pensato, ho pensato questo, non mi sono posti altri problemi…

    DOMANDA – Ma scusi, se…

    IMPUTATO (MACINA) – Perché conoscendo la vita politica allora di Roberti non mi sono posto altre questioni insomma.

    DOMANDA – Se era una motivazione così straordinariamente politica perché questi finanziatori dovevano restare anonimi?

    IMPUTATO (MACINA) – Questo non glielo so dire, se… (…)

     

    FINE PARTE SECONDA