Sì alla commissione d’inchiesta su Conto Mazzini, sì all’invito a fare un passo indietro rivolto al segretario di Stato Claudio Felici, ma non solo.
Il movimento civico Rete, a margine di una conferenza stampa, risponde alle sollecitazioni dei cronisti sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta Conto Mazzini e sulle dichiarazioni di uno degli indagati, l’imprendito- re Giuseppe Roberti, che tira in ballo il responsabile delle finanze del Titano.
E si unisce alle parole dei giorni scorsi di Civico 10, rispetto alle dimissioni di Felici, e di Alleanza popolare sulla commissione d’inchiesta.
“Finché la classe politica non è in grado di auto emendarsi rispetto questi fenomeni – motiva il consigliere Roberto Ciavatta – è difficile che possa avere credibilità”. Di qui la convinzione, “sempre sostenuta pubblicamente e in Aula – prosegue – che il passo indietro è importante sia fatto, nel caso di coinvolgimento anche indiretto in un’indagine e non solo da chi è segretario di Stato, lo abbiamo chiesto al segretario del Pdcs, Marco Gatti, e ai consiglieri tirati in ballo in diverse inchieste perché è importante dare un segnale da parte della politica”.
Ciavatta ricorda quindi l’ordine del giorno presentato con Civico 10 volto a istituire una serie di commissioni di inchiesta: “C’è stato risposto dalla maggioranza, incluso Ap – spiega – che il nostro Odg era inaccettabile e quindi è stato bocciato”. (…) San Marino Oggi