
Il processo ha una rilevanza mediatica molto forte, alla luce del fatto che sono coinvolti ex Reggenti, ministri
e consiglieri, che dovranno rispondere a vario di titolo di reati quali associazione a delinquere e riciclaggio.
Nell’atto con cui sono stati disposti 21 rinvii a giudizio di persone fisiche e 6 persone giuridiche il pool di magistrati titolare delle indagini afferma che “abusando del ruolo ricoperto da alcuni componenti del gruppo e servendosi di un articolata rete di enti e uffici pubblici e privati si associavano tra loro allo scopo di attuare un complesso programma criminale”. Si vocifera inoltre che probabilmente il processo di sposterà in qualche multisala, visto che solo tra testi dell’accusa e avvocati si parla di circa cento persone, alle quali andranno aggiunti i testi citati dalle difese: impensabile che la sala del dibattimento del Tribunale di San Marino possa contenere tutta questa mole di gente.
Nella corposa documentazione, migliaia e migliaia di pagine, trova anche spazio una relazione di approfondimento finanziario dell’Aif, l’organo antiriciclaggio, che prende in esame la Fondazione LEI “Les equipes internationales”.
Un nome capace di fare sobbalzare sulla sedia più di una persona, soprattutto in Italia, in quanto fra i soci fondatori della Fondazione, vi sono fra gli altri Francesco Cossiga, Presidente emerito della Repubblica italiana e Franco Nobili, già presidente dell’Iri. Entrambi deceduti. Ecco l’elenco dei soci: Podeschi Paolo; Menicucci Pier Marino; Roberti Giuseppe; Gasperoni Cesare Antonio; Cossiga Francesco Antonio; Naccarato Paolo; Nardello Flavia Piccoli; Nobili Franco; Zamberletti Giuseppe. Dall’atto risulta anche membro del Consiglio di Amministrazione Marcucci Gian Marco.
L’approfondimento è stato chiesto dalla magistratura che stava indagando sulla maxi inchiesta sul conto Mazzini. Dal canto suo l’Agenzia di Informazione Finanziaria ha richiesto a tutti gli intermediari bancari e finanziari sammarinesi di verificare l’eventuale esistenza di rapporti di qualsivoglia natura, in essere o estinti, intestati o riferibili a suddetta fondazione.
Sono dunque emerse risultanze in Banca Commerciale con ultima operazione di prelevamento di euro 160 pari al saldo residuo in data 05 maggio 2012 (il saldo alla data del 31 marzo 2012 è stata trasferito a seguito dell’ operazione di cessione di rapporti che ha coinvolto come noto Bcs).
Dalla lettura del contratto relativo all’apertura del rapporto di conto corrente n. (omissis) si evince che il suddetto rapporto è stato aperto in data 24 marzo 2005 dal senatore Cossiga Francesco Antonio.
Contestualmente all’apertura del rapporto in oggetto Francesco Cossiga ha rilasciato delega in favore di Naccarato Paolo (già senatore, oggi aderente al gruppo politico italiano Grande Sud) e Menicucci Pier Marino. Dalla lettura dell’atto costitutivo e Statuto si evince che la Fondazione LEI “non ha scopo di lucro ed ha le seguenti finalità: lo valorizzazione e lo divulgazione dei valori del patrimonio storico ideale e culturale del pensiero democratico e cristiano, ed in particolare dell’applicazione di tale pensiero nell’agire sociale, culturale e politico”.
Secondo quanto appurato dall’AFI, risulta la disposizione di un bonifico permanente, datata 19 luglio 2005, indirizzata a Bcs e di importo pari a Euro 1.300 mensili da elargire nei confronti della signora Mascaro Gemma “alla data del 27 di ciascun mese” con causale “competenze professionali mensili”.
Tali indicazioni fanno presupporre all’organi di vigilanza antiriciclaggio che la signora Mascaro svolgesse delle prestazioni professionali in favore o per conto della Fondazione LEI. Anche se non sarebbero emerse evidenze in merito ai rapporti professionali con la signora Mascaro. Tale richiesta di trasferimento periodico risulta essere stata disposta dal Naccarato.
Sul rapporto di conto corrente n. (omissis) sono transitati circa Euro 320.000 in un periodo di tempo compreso dal 2005 al 2012. Di fatto fino al 2011, visto che da tale anno non sono stati registrati ulteriori movimenti finanziari. E proprio nel 2011, non sono registrati accrediti ma unicamente prelevamenti di denaro contante. Aif non ha informazioni dettagliate su chi abbia eseguito le operazioni di preleva mento contante. Tuttavia, si osserva che tutti i prelevamenti, di importo complessivo pari a 27.800, sono stati eseguiti sotto la soglia di registrazione nel registro/archivio antiriciclaggio.
Secondo l’Aif tali operazioni erano unicamente finalizzate a “drenare” la liquidità presente sul rapporto, considerato che tale operatività è stata riscontrata solo in quell’anno e che ha portato a valori prossimi a zero il saldo del conto corrente. Tant’è che nel 2012 il rapporto non è stato di fatto mosso per operazioni relative alla fondazione.
L’analisi finanziaria e le ricerche su open source hanno evidenziato che la fondazione LEI ha ricevuto fondi principalmente negli anni 2005 e 2006. In quegli anni i “finanziatori” sarebbero appartenenti al settore bancario e finanziario italiano, nonché da importanti imprese bancarie ed immobiliari italiane quali Capitalia e Pirelli Real Estate.
Nel 2007 e 2008, 45.000 euro provengono dalla banca Monte dei Paschi di Siena. Per i restanti anni, il conto corrente della fondazione non ha registrato operazioni in accredito. Delle persone citate in riferimento alla Fondazione LEI, nell’ambito della maxi inchiesta sul conto Mazzini, risultano comunque rinviati a giudizio solamente Giuseppe Roberti, Pier Marino Menicucci e Gian Marco Marcucci. La Tribuna