Il quadro dell’economia sammarinese è per usare un eufemismo, più che mai incerto. Ciascuno in questo anno che si prospetta più che mai difficile sarà chiamato a dare il proprio contributo. E c’è chi come l’Usl, l’Unione dei Lavoratori Sammarinesi, non ha perso tempo a fare un’analisi puntuale del contesto nel quale tanti progetti dovranno essere portati avanti proponendo altresì soluzioni concrete perché essi vengano realizzati e sfocino in un reale progresso del Paese. A parlare con il nostro giornale è stata la Presidente di Usl Giorgia Giacomini.
Parole d’ordine ricorrenti in questo 2018 dovranno essere le riforme, specie quelle relative al fisco e alle pensioni. Nel settore pubblico poi c’è tanto fermento. Quale visione ha Usl della Pa?
“Noi crediamo in una P.A. efficiente, motore di sviluppo per il Paese, una P.A. attenta alle esigenze dei cittadini e delle imprese, che dia risposte appropriate e celeri. Sicuramente occorrerà affrontare con determinazione il problema di rendere i servizi pubblici sempre più produttivi, rendendo l’amministrazione trasparente e semplificando, al contempo, l’attività amministrativa. Le imprese infatti, oltre ad apprezzare eventuali vantaggi fiscali, al fine del loro insediamento sul territorio, considerano determinate l’efficienza e l’efficacia della macchina amministrativa, che quando assente risulta essere un’importante voce di costo da sostenere”.
Ma ciò come si concilia con la Spending Review?
“In primo luogo riteniamo indispensabile l’evidenziazione delle eventuali sacche di spreco ancora presenti nella gestione della macchina pubblica, analizzando le spese in termini di consulenze esterne, collaborazioni, gestione degli appalti e razionalizzazione dei centri di costo.
L’indirizzo dei tagli lineari riscontrato negli ultimi anni nelle politiche degli Esecutivi, senza alcuna distinzione in base alle esigenze e ai servizi, rischia di inficiare lo stesso funzionamento ed efficienza della macchina amministrativa, perché fondato sul presupposto di considerare la struttura pubblica come una mera spesa improduttiva, anziché considerarla quale motore di rilancio della stessa economia sammarinese.
Pertanto per l’Unione Sammarinese dei Lavoratori occorre affrontare con determinazione la sfida di:
• Come rendere i servizi pubblici più produttivi
• Come avvicinarli alle reali esigenze dei cittadini e delle imprese
• Come rendere l’amministrazione trasparente e semplificare l’ attività amministrativa
dando un maggior peso a due direttrici:
• Come far partecipare i lavoratori ai processi di riorganizzazione dei servizi pubblici
• Come rilanciare la contrattazione collettiva, sia a livello nazionale che di comparto – sperimentando altresì la contrattazione di settore/area anche nella Pubblica Amministrazione.
Per raggiungere tali obiettivi occorre intervenire per implementare e migliorare le strutture, gli apparati, l’organizzazione del lavoro, ma soprattutto la professionalità dei lavoratori pubblici, attraverso la formazione ed anche introducendo il concetto di incentivi variabili sulla base degli obiettivi raggiunti. Ci tengo a precisare che le proposte USL in merito ai suddetti temi sono state presentate proprio in questi giorni anche agli esponenti del FMI nella loro recente visita sul Titano”.
Il contratto collettivo del settore pubblico allargato è scaduto ormai da anni. Cosa intende proporre Usl nella piattaforma contrattuale?
“Siamo dell’avviso che il valore della contrattazione deve essere rilanciato pienamente, è nei momenti di crisi che occorre contrattare in maniera più forte.
Chiederemo una contrattazione “seria”, di tutelare il lavoro, di investire sullo sviluppo: il rinnovo del contratto deve essere riportato alla sua scadenza naturale. Lanceremo la sfida a sperimentare, anche nel Settore Pubblico, la contrattazione di area/ comparto che tenga conto e valorizzi le peculiarità e specificità dei settori, Enti, UO, dedicando un vasto capitolo al tema fondamentale della formazione e di nuove politiche di welfare che pongono al centro il lavoratore e la sua famiglia, facendo leva su strumenti alternativi di sostegno al reddito.
Inoltre, la partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali ed ai processi di riorganizzazione dei servizi pubblici, continuerà ad essere un punto focale della nostra politica sindacale e della piattaforma.
Temi da sempre cari all’USL e alla vostra FPI sono quelli legati alla formazione e alla premialità: cosa ha da dire in proposito?
“E’ proprio vero, in questi anni particolare impegno è stato posto nell’incoraggiare e sostenere la cultura della formazione, del merito e della premialità nonché della valorizzazione professionale dei pubblici dipendenti e la recente firma dell’ Accordo sulla Formazione ne è la dimostrazione.
L’Accordo firmato il 19 dicembre fra Direzione Generale della Funzione Pubblica e le Organizzazioni Sindacali per la partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione che saranno attivati dall’Amministrazione riconosce innanzitutto che l’aggiornamento e la formazione sono un diritto-dovere del dipendente pubblico, che la formazione deve essere obbligatoria e che se il dipendente è assente ingiustificato ai predetti corsi è passibile di sanzione disciplinare.
E’ stato inoltre concordato che siano introdotti sistemi di valutazione , di certificazione e valorizzazione del grado di formazione raggiunto dal dipendente e che la valutazione finale sia considerata nell’ ambito del punteggio relativo al curriculum formativo e professionale al fine della partecipazione a concorsi”.
E del fatto che alcuni dirigenti non siano stati confermati a dispetto dei risultati raggiunti come ne pensa l’USL?
“Occorre favorire, da un lato, il rafforzamento del ruolo, delle funzioni e delle responsabilità dei dirigenti anche al fine di garantirne una effettiva autonomia rispetto all’organo di indirizzo politico e, dall’altro, il pieno riconoscimento del ruolo negoziale degli stessi.
Siamo a favore della previsione per i dirigenti di sistemi di premialità collegati ai risultati effettivamente raggiunti ma questi dovranno, a nostro avviso, essere estesi anche ai lavoratori della UO che hanno contribuito, attraverso il loro impegno, al raggiungimento degli obbiettivi previsti.
Pertanto in occasione del raggiungimento dei suddetti risultati sarebbe conseguentemente logico provvedere alla riconferma degli incarichi dirigenziali”.
Repubblica Sm