San Marino contro il vile attacco a Sigfrido Ranucci: la Segreteria per l’Informazione difende la libertà di stampa

San Marino, 17 ottobre 2025 – La Segreteria di Stato con delega all’Informazione della Repubblica di San Marino esprime il più profondo e inequivocabile sdegno per l’attentato dinamitardo che ha colpito il giornalista Sigfrido Ranucci e la sua famiglia. L’esplosione che ha distrutto le vetture del noto conduttore di Report, configurando un gravissimo atto intimidatorio su cui indaga l’Antimafia con l’aggravante del metodo mafioso, rappresenta un’offesa intollerabile ai principi cardine della civiltà democratica.

Un simile gesto di inaudita violenza non colpisce unicamente la persona fisica del giornalista o la sfera privata della sua famiglia, ma si configura come un diretto attacco all’autonomia e all’indipendenza dell’informazione, architravi ineludibili di ogni Stato di diritto. La Repubblica di San Marino, custode secolare dei valori di libertà e sovranità, condanna senza riserve ogni forma di intimidazione volta a silenziare la verità e l’indagine. L’opera di un giornalismo coraggioso, che si dedica alla vigilanza e alla denuncia, merita la massima tutela istituzionale e una solidarietà che travalichi i confini nazionali.

Il Segretario di Stato per il Turismo, con delega all’Informazione, Federico Pedini Amati, ha voluto esprimere la ferma posizione della Segreteria:

«Esprimiamo il più fermo e convinto sdegno per l’attentato che ha colpito Sigfrido Ranucci. L’attacco vile e di matrice intimidatoria al giornalismo d’inchiesta è un oltraggio intollerabile alla libertà di stampa, che rappresenta un valore non negoziabile per la nostra Repubblica e per la democrazia intera. Piena solidarietà a lui e alla sua famiglia».

La Repubblica di San Marino si unisce alle espressioni di condanna e vicinanza giunte dalle massime cariche istituzionali italiane, auspicando che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto, assicurando alla giustizia i responsabili di un gesto così ignobile e pericoloso. È fondamentale che la risposta dello Stato sia immediata e decisa per riaffermare che la libertà d’espressione non può, in alcun modo, essere compressa dalla violenza.

Comunicato stampa – Segreteria di Stato con delega all’Informazione