San Marino. Coppa Titano, domani si gioca la semifinale d’andata. Manfredini: “Per noi è un obiettivo importante. Daremo il 110 per cento”

La strada per la finale di Coppa Titano parte domani sera a Montecchio. Alle 20:45 andranno in scena i primi 90 minuti della semifinale tra La Fiorita e Tre Penne, con sfida di ritorno fissata per il 3 aprile.

A presentare la partita di domani sera è il tecnico Thomas Manfredini.

“È una partita che si decide nei 180 minuti – commenta – ma ci teniamo a dare del nostro meglio da subito. Per noi è una partita importante, la Coppa rappresenta uno dei nostri obiettivi al pari del campionato. Per questo sono certo che i ragazzi daranno il 110 per cento”.

Come sta la squadra?

“Stiamo bene. Abbiamo recuperato dei giocatori rispetto a sabato. Mancheranno di sicuro Niang e Mazzotti, entrambi squalificati. Altri valuterò se impiegarli o meno”.

Il Tre Penna ha dimostrato di essere in un buon periodo di forma, con 8 vittorie consecutive in campionato. A cosa dovrete prestare attenzione?

“Il Tre Penne sta facendo qualcosa di importante. Dovremo prestare attenzione a tutta la squadra. Hanno un organico di valore, che lo scorso anno ha vinto il campionato e che ha giocato la finale di Coppa. Sono giocatori che si conoscono e giocano insieme da tempo, hanno delle giocate ben definite. È nel gruppo che risiede la loro forza. A questo dovremo prestare attenzione”.

Sicuramente gli stimoli non mancheranno. Cosa potrà fare la differenza?

“Sono partite in cui la differenza la fanno i dettagli, la giocata del singolo. La squadra darà il meglio di sé, sono certo che non sbaglieremo atteggiamento. Va detto, però, che stiamo giocando con calendari che non sono certo da squadre dilettantistiche. Di recente abbiamo giocato partite importanti la sera, ora giocheremo 5 partite in due settimane, con due turni infrasettimanali. È vero che siamo una squadra forte, ma parliamo di giocatori che, per gran parte, non fanno questo di lavoro. Tanti ragazzi lavorano e la sera si giocano partite fondamentali. Cali di tensione o di forma fisica sono da tenere in conto, senza contare il rischio infortuni. Questo, ovviamente, vale per noi come per i nostri avversari”.

Ufficio Stampa

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