Oltre cento correntisti di Asset Banca si sono riuniti ieri sera presso la sala Montelupo di Domagnano per provare a comprendere le ragioni di quanto successo. Ragioni che ancora oggi appaiono oscure, perché la liquidazione coatta amministrativa è stata una decisione che ha creato solo danni al sistema, ai correntisti e ai dipendenti. Esasperazione è la parola che calza maggiormente per disegnare lo stato d’animo della gente. Oltre al danno, la beffa, visto che nonostante i conti siano bloccati, scadrà a giorni la moratoria, dunque in teoria la gente rimasta senza il becco di un quattrino, dovrà comunque tornare a fare fronte alle richieste di pagamenti di mutui o finanziamenti. Una follia passata sotto silenzio e che il governo dovrà immediatamente attivarsi per risolvere con una proroga. C’è chi ha perso il lavoro, chi ha contratto altri prestiti per pagare le bollette o fare la spesa. Le storie ascoltate dalla platea sono tante e hanno un minimo comune denominatore: la collera verso Banca Centrale. In molti hanno colto l’occasione della presenza in platea dell’ex Presidente Asset, Stefano Ercolani, per chiedere come si possa uscire da questa situazione. Tutto è culminato con una discussione molto costruttiva: da essa partiranno le proposte da portare lunedì sul tavolo del Segretario Celli, che ha accettato di incontrare i rappresentanti dei correntisti. Al governo si chiede di mettere da parte le questioni politiche o di principio e di fare solo il bene della gente e di San Marino. Fra le proposte, quella che circola ormai da tempo sui tavoli e che potrebbe al contempo garantire al meglio occupazione e correntisti, è quella di ridare la banca ai soci di Asset Banca. Si andrebbe così incontro da un lato a quanto già espresso dal Tribuale amministrativo e dall’altro si dimostrerebbe coerenza circa l’allontanamento di Savorelli, colui che nell’indipendenza garantita a Banca Centrale dall’esecutivo, ha preso le decisioni in campo ecomomico-finanziario, che hanno portato alle attuali conseguenze. Se il governo non darà risposte concrete è stata confermata la manifestazione pacifica del primo ottobre. Intanto si è già aperta ieri sera la raccolta di firme per tutti, correntisti, dipendenti, famigliari non correntisti, dipendenti di aziende che hanno subito il blocco e per chiunque voglia perorare la causa, trattandosi di una semplice adesione senza particolari formalità. Le firme per fare sentire la propria voce e tutelare i propri diritti si raccolgono presso lo STUDIO COMMERCIALE LETTOLI MARCO, VIA PIANDOLANO 22-SERRAVALLE, previa telefonata al 0549961443.
