Il dirigente del tribunale Guzzetta nella giornata di ieri ha inviato un comunicato stampa (alla nostra redazione non è mai arrivato) nel quale sollecita nuovamente il Consiglio, dunque un organo politico, a prendere una decisione sui giudici di appello.
C’è chi legge in questo scritto una gravissima –l’ennesima!- ingerenza di un potere dello Stato verso un altro.
Rimaniamo sconcertati per un cortocircuito istituzionale che rischia di avere grosse ripercussioni sulla democrazia e sull’immagine ormai martoriata della nostra Giustizia.
Repubblica Sm esprime viva preoccupazione per una escalation che sembra non avere fine in un settore che necessiterebbe serenità e autorevolezza.
Sempre all’interno del lunghissimo comunicato il dirigente lascia intuire possibili azioni legali (verso chi?).
Sorvoliamo – si fa per dire – circa l’accerchiamento che sta subendo la nostra testata solo perché esercita il suo diritto insopprimibile di cronaca e critica.
Tutti fatti questi che faremo valere di fronte ogni possibile procedimento e negli organismi internazionali preposti.
Fermo restando che non abbiamo ancora compreso perché tutta questa fretta e “pressioni” per nominare questi giudici… o forse sì.
La RepubblicaSM