Stefano Canti (Pdcs): “Mai approdata nei Castelli di Borgo Maggiore e Domagnano l’estensione del sistema di raccolta
ri uti “porta a porta”. E’ forse in corso un cambio di indirizzo delle politiche sulla gestione dei rifiuti della Repubblica di San Marino”?
Il Consigliere Stefano Canti fa riemergere con una nota inviata al nostro giornale la questione smaltimento rifiuti dal dimenticatoio delle emergenze croniche.
“Gli Ordini del Giorno approvati nella scorsa legislatura dal Consiglio Grande e Generale in materia di rifiuti urbani – scrive – hanno chiaramente dettato la linea sul programma da seguire nella gestione dei rifiuti e deliberato di procedere con la raccolta differenziata attraverso il sistema domiciliare spinto denominato “porta a porta”. A distanza di un notevole lasso di tempo dalla sua istituzione, vorrei essere informato dal Governo se ha cambiato idea sulla metodologia e sull’espansione del sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta”.
Ad oggi infatti, non è stata ancora avviata l’estensione del sistema di raccolta rifiuti “porta a porta” nei Castelli di Borgo Maggiore e Domagnano. Per quale motivo non si procede? E’ forse in corso un cambio di indirizzo delle politiche sulla gestione dei rifiuti della Repubblica di San Marino? In particolare vorrei rivolgere al Segretario di Stato con delega all’Azienda Autonoma per i Servizi Pubblici se corrisponde al vero che l’AASS sta valutando differenti ipotesi di trattamento dei rifiuti. Detto ciò, vorrei capire le posizioni di SSD (Sinistra Socialista Democratica) poiché del sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta” ha fatto una battaglia politica; infine vorrei chiedere al Segretario di Stato con delega al Territorio che cos’è cambiato in questi ultimi 6 mesi nelle scelte di indirizzo politico nel sistema di gestione dei rifiuti?
La Commissione per le Politiche Territoriali in data 28 Maggio 2018 ha approvato in prima lettura un progetto di ampliamento del piazzale per lo stoccaggio del compost per la maturazione proveniente dalle biocelle sito in località San Giovanni. Perché questo progetto non è ancora stato approvato definitivamente dalla CPT? Rivolgo pubblicamente queste domande ai diretti interessati perché credo che la sospensione del progetto di cui sopra rappresenta un segno tangibile che qualcosa in termini di gestione dei ri uti sta cambiando e, nel caso, non credo sia giusto portare avanti nuovi indirizzi allo scuro di tutto e tutti. Se veramente vi sono altri indirizzi sulla materia in oggetto, si torni in Consiglio Grande e Generale. A tal fine proporrò al mio Partito di richiedere – in sede di convocazione della prossima sessione consiliare – un comma apposito per un riferimento in merito da parte del Segretario di Stato competente”. Una partita importante quella dei rifiuti sulla quale si gioca tanta parte del futuro, è dunque auspicabile la dovuta chiarezza e che chi è stato interpellato possa rispondere con precisione alle domande che gli sono state rivolte. Ne va dell’interesse della collettività tutta.
La RepubblicaSM