Se le cantano e se le suonano: “Abbiamo sempre messo il bene dei sammarinesi al primo posto”.
Davvero? Anche quando votavano il decreto titoli? Anche quando chiudevano Asset e spolpavano Cassa di Risparmio offrendo la manleva agli amministratori? Anche quando mandavano a rotoli il tribunale? Forse quelli di Libera e il suo “segretario ombra” pensano di parlare a degli analfabeti o sono improvvisamente caduti in preda all’Alzheimer?
E ancora: “La legislatura è finita: il governo se ne renda conto … Libera mise fine alla passata legislatura per aprire una fase di condivisione, attraverso il tavolo istituzionale”
È vero, fu Libera che mise fine alla passata legislatura, ma dopo una fase di trattative estenuanti e dopo mesi e mesi di completa inattività del suo governo, il cui interesse primario, in quel non lontano 2019, era vendere il CIS alle società fantoccio di Stratos e Lunalogic, risultate appartenenti al gruppo Confuorti. Il progetto di appropriazione dell’intero sistema finanziario stava andando in fumo, ma avere comunque una banca con tutti i suoi debiti rimpallati allo Stato, sarebbe stata una consolazione. Per loro, ovviamente.
Un tavolo istituzionale che non era per niente istituzionale, che doveva mettere insieme i cocci per varare una legge di bilancio prima delle elezioni, ma che camminava come i gamberi, un passo avanti e due indietro. Non c’era né metodo, né contenuti, ma solo la paura di Libera di dover firmare una legge di bilancio in condizioni di sfacelo. L’obiettivo era cercare di spalmare le responsabilità su tutti. Tant’è vero che l’esperienza è finita come è cominciata, nell’indifferenza generale. Poi ce l’ha raccontato la Commissione di inchiesta cosa era successo dietro le quinte della gestione Adesso.sm.
Il governo attuale si presenta al prossimo Consiglio con ben 8 progetti di legge, tra prime e seconde letture. È finito? Adesso.sm ne ha presentati sì e no una decina nell’intero arco della sua vita. Il “segretario ombra” di Libera, che sembra intenzionato a tornare in Consiglio, dovrà misurarsi anche con questo pacchetto di leggi. A quanto si sa, il direttivo avrebbe rigettato la sua richiesta di dimissioni e pare anzi che da alcune parti sia arrivato un perdono incondizionato. Il silenzio perdurante lo dimostra. O è solo imbarazzo di chi ha ben presente la portata dell’incidente?
Ma torniamo ai nostri ragionamenti. Il governo attuale sta mettendo ordine, stabilità e fiducia nel settore giustizia, come dimostrano i rinvii a giudizio per i “mattatori” della passato legislatura. È finito?
Il governo attuale sta mettendo “le toppe” alla magagne antiche, e soprattutto sta mettendo i soldi nei disastri lasciati dai passati governi. In parole semplici: sta pagando i debiti degli altri. È finito?
Il problema è che il “segretario ombra” di Libera, sta cercando di recuperare la grinta precedente, senza cambiare linguaggio né contenuti, convinto che basti raccontare bugie per farsi strada. Ma ormai c’è solo il suo partito che gli crede, perché non ha alternativa.
Il governo attuale lavora. Lavora molto. Anche se non sempre lavora bene. Un po’ perché non è facile cambiare una cultura di governo che ha imperato per tanti anni. Un po’ perché qualcuno ha la sindrome di Calimero. Un po’ perché le riforme vanno ad incidere sulla carne viva del tessuto sociale e non sono sempre gradite, allora si cercano le mediazioni delle mediazioni, con risultati che probabilmente saranno al di sotto delle reali esigenze. Ma siamo al giro di boa della legislatura e, come dice un vecchio governo, è il momento di scendere o predicare.
Che il “segretario ombra” di Libera si metta il cuore in pace: nessuno sembra avere il desiderio di scendere, anche se la strada è tutta in salita.
a/f