Riceviamo e pubblichiamo
Le forze di minoranza, ovvero le forze di governo della scorsa legislatura, hanno depositato una mozione di sfiducia contro il Segretario Ugolini “reo” di “aver voluto e consentito uno scempio mandando via tutti i giudici scomodi alla politica, a loro dire.
A parere loro ”distruggendo l’affidabilità e la credibilità del Tribunale e mettendo a repentaglio l’autorevolezza del Paese anche innanzi gli organismi internazionali”.
Facciamo, però, un giochino al contrario pensando in quali casi si sarebbe potuto utilizzare lo stesso strumento, oggi agitato dalle ex forze di governo, durante la legislatura costituente di ADESSO.SM.
Partiamo con il facile – facile.
Non avrebbe meritato una mozione di sfiducia l’ex Segretario Zanotti quando, stupefatto, si rivolgeva ai correntisti Asset sul fatto che non si erano premuniti di mettere in sicurezza i propri risparmi?
Non avrebbe meritato una mozione di sfiducia l’ex Segretario Podeschi quando la moglie definì in maniera poco signorile e assai poco british la manifestazione dei correntisti Asset? Oppure quando era all’opera con il Decreto Scuola? Oppure sulla vicenda Siri?
Non avrebbe meritato una mozione di sfiducia l’ex Segretario Michelotti con le sue sparate su monorotaie, seggiovie, bidonvie e funicolari?
E che dire poi del Nobbel Zafferano, ex Segretario al lavoro che preferiva impiegare i cittadini stranieri che i disoccupati sammarinesi e per non parlare dell’esoso caos fatto nel settore TLC!
Eppoi come non citare il mitico, si fa per dire, ex Segretario Santi di Civico 10, quel movimento che ha fatto l’inutile legge sul recupero della monofase non accorgendosi che proprio la società della moglie di Santi era tra quelle che dovevano pagarla e non l’aveva fatto. La stessa che è stata assunta sotto lo Stato dato che era prima in lista nelle graduatorie.
Infine diamo atto a Celli che, almeno, ha fatto di meglio, si è dimesso. Ciò non toglie che questa cosa lo assolva, anzi sarebbe opportuno che la cittadinanza fosse resa edotta della vicenda Titoli, CIS, CARISP e annessi e connessi.
Difficile, invece, parlare di mozione di sfiducia per il famoso Nicola protagonista della storica telefonata con l’Ingegner Grandoni. Difficile perché Nicola Renzi si è subito tolto dall’impaccio smentendo ogni suo coinvolgimento in questa vicenda e, garantisti come siamo, gli crediamo anche se vorremmo sapere chi fosse “l’altro” Nicola…chi vivrà vedrà.
Mi fermo qui perché, con tutte le cose che potevano preludere a mozioni di sfiducia e che non sono state trasformate in quel modo, l’opposizione di allora conferma di essere stata troppo magnanima vedendo i disastri che ha fatto il governo della trasparenza di Adesso.sm … o come tutti dicono … di Marino.
Lo sfiduciante