San Marino. E così Gatti non può parlare nemmeno quando è al ristorante…

Gatti GabrieleMentre dal podio di Marmo dell’ONU Antonella Mularoni, s’impegnava a salvare il pianeta, aderendo alla mozione di tanti Paesi illuminati, le porte dei Cappuccini si riaprivano, dopo sei mesi, per Gabriele Gatti, che, da quanto si legge godrà di una sorta di “domiciliari” allargati. Misteri dell’”inforcazione”, sempre così informata sulla cronaca giudiziaria. Il Titano trema, ha titolato il quotidiano di Bologna. Perché dovrebbe tremare?

Certo l’ex capo della democrazia Cristiana custodisce i segreti di vent’anni di vita politica Sammarinese, quando l’evasione non era reato, la mazzetta un “contributo” e le banche eran piene di soldi di bagnini, scarpari, e di qualche cammorrista o mafioso di secondo piano. In questo momento però vien voglia di ricordare che gli stessi attuali suoi detrattori erano, compagni di partito, cortigiani e portaborse e che almeno i rapporti con l’Italia, non erano di quella sudditanza assoluta, oggi sotto gli occhi di tutti.Molti  si domandano se l’ex Reggente parlerà, svelando le trame ed i meccanismi con cui la politica si muoveva al tempo degli “Dei falsi e bugiardi” quando si organizzava il consenso ricorrendo a tutte le lusinghe ed a tutte le promesse.

Dai charter dei cittadini all’estero, fino a posti nella pubblica amministrazione e nelle Banche amiche, distribuiti senza far economie. Dalla corruzione, che l’impianto accusatorio vuol dimostrare, ne goderono e se ne avvantaggiarono migliaia di Sammarinesi assunti nella P.A. e pasdaran di una burocrazia che si perpetua solo per giustificare i loro stipendi. Così San Marino ha legiferato norme avvenieristiche, rigidissime ( regolarmente disattese), sempre in anticipo sull’Italia e sull’Europa. Nessuno ha capito che un piccolo Stato di trentamila abitanti dovrebbe avere nella semplicità delle norme, nell’abbattimento della burocrazia le sue più grandi attrattive. La fiscalità leggera può servire, ma chi scappa dal fisco è raramente disposto ad investimenti duraturi, trasparenti e di largo respiro.

Invece la “casta” si perpetua sempre e per farlo, s’inventa norme, procedure, moduli, stampati adempimenti, da controllare interpretare, sanzionare. Gatti però, non finirà mai di stupirci, visto che nel suo caso, si è adottata una particolare forma di domiciliari, dove il nostro uomo, può uscire tranquillamente dalla propria abitazione, ma può parlare solo con i familiari e gli avvocati.

Insomma se lo vedete per la strada, non salutatelo, perché se vi dice ciao, di fatto viola le condizioni di questa libertà “sub condicione” . Ve lo vedete al ristorante che al momento dell’ordine o indica con il dito la portata scelta o scrive lui la comanda al cameriere.

Mi sa che, facendo tutto da solo. al momento di pagare il conto potrebbe anche fare il gesto dell’ombrello.

R.B.