QUEL GIOIELLIERE non è uno qualunque sul Titano. E’ Giuseppe Arzilli, numero uno dello storico negozio di San Marino, nonchè padre del segretario di Stato all’Industria. Così le parole di un orafo sammarinese su come si possono comprare diamanti in contanti e in nero trasmesse dalla trasmissione Tv7 di Rai 1, diventa una vera questione di… Stato. Il servizio trasmesso riporta infatti le parole di due commercianti di gioielli, entrambi con il viso schermato e la voce contraffatta. Non sanno di avere a che fare con una giornalista, e danno candidamente indicazioni su come passare indenni il confine. «Se mi ferma la Finanza?», provoca lei. « Intanto gli diamo una bolla di consegna – attacca uno dei due – e dice che lei me li ha portati a certificare, che erano di sua nonna o di suo babbo… Chi può dimostrare il contrario?».
L’intervista è come una bomba. In Repubblica tutti conoscono tutti, scovare l’autore sarà solo questione di ore. Lo sa anche lui, ed è per questo che esce allo scoperto: è Giuseppe Arzilli, amministratore unico della G.Arzilli spa che presenta seduta stante le sue dimissioni. Arzilli, ex politico in forza alla Dc, tre volte capo di Stato, membro del parlamento sammarinese fino al 2006, ambasciatore non residente della Repubblica di San Marino in Svizzera, e padre dell’attuale ministro all’Industria, Marco, soprannominato in questi anni ‘lo sceriffo’, proprio per la sua attività di inesorabile censore dei comportamenti illeciti delle aziende. Arzilli senior ha fatto un passo indietro ieri mattina all’assemblea dei soci. «Per tutelare sia la società che la propria personale posizione in tutte le sedi competenti – fanno sapere – a seguito del servizio andato in onda». Gli azionisti nominano un nuovo amministratore unico e sperano che Giuseppe Arzilli «possa fornire tutte le spiegazioni sulla vicenda».
LA NOTIZIA fa il giro di San Marino alla velocità della luce. E dalla segreteria di Stato all’Industria, quella ‘comandata’ da Arzilli junior, fanno sapere di voler usare il pugno duro al di là dei legami di sangue. «Nella riunione del congresso di Stato di domani mattina (oggi, ndr) – dicono a Palazzo Mercuri – presentereremo al governo la richiesta di procedere con un esposto alla magistratura per chiarire l’intera vicenda. Si chiederà al Tribunale di acquisire il filmato integrale dell’intervista, non tanto per accertare l’identità del gioielliere in causa, che l’ha già pubblicamente confermata, quanto per avere tutto il materiale utile a valutare la sussistenza di eventuali ipotesi di reato». Il Resto del Carlino
