È tempo di dire le cose come stanno: gli autovelox stanno diventando una vera e propria vergogna economica. Mentre la sicurezza stradale è indubbiamente una priorità, sembra che questi dispositivi siano diventati principalmente una fonte di entrate per le casse dello Stato, a spese dei cittadini già soffocati dall’aumento dei costi della vita.
È difficile non vedere il lato economico di questa questione. Gli autovelox, in teoria, dovrebbero servire a scoraggiare il comportamento pericoloso sulla strada, ma la realtà è che molti automobilisti li percepiscono come trappole ben ordite per spillare soldi. Le multe inflitte dagli autovelox sono diventate un modo per sottrarre denaro da chi guida, senza necessariamente garantire una guida più sicura.
È inaccettabile che i cittadini, già alle prese con aumenti dei prezzi dei beni di prima necessità e altre pressioni finanziarie, debbano ora preoccuparsi di evitare autovelox che sembrano essere piazzati strategicamente per catturare chiunque cada nella loro rete, magari perchè si è distratto e va quei 10 km/h in più utili per pagare oltre 100 euro.
Questo approccio lascia un brutto sapore in bocca e contribuisce a minare la fiducia nella gestione delle strade e della sicurezza da parte delle autorità.
La situazione è ancora più ingiusta per le famiglie a basso reddito, che rischiano di essere colpite duramente da multe che potrebbero far vacillare un bilancio già fragile. Invece di dare un senso di sicurezza e protezione, gli autovelox si trasformano in un ulteriore peso finanziario che molti non possono permettersi.
Non possiamo più restare in silenzio di fronte a questa situazione, così non è più possibile continuare.
Gli autovelox dovrebbero rappresentare una misura per migliorare la sicurezza stradale, non un modo per riempire le casse statali a spese dei cittadini. È tempo che le autorità riconsiderino seriamente l’uso e l’efficacia di questi dispositivi, con un occhio attento a garantire che la giustizia economica e la protezione dei cittadini siano priorità assolute.
L’autovelox di Dogana, come si evince dalla puntale, corretta e pronta risposta del Segretario Gian Nicola Berti alla interpellanza di Libera, ha ”fatturato” da solo, in soli 6 mesi e mezzo, circa 1 milione e mezzo di euro su 2.700.000 totali ”fatturati” per tutti gli autovelox, quello di Dogana compreso.
È proprio per queste ragioni che GiornaleSM e io personalmente ci batteremo, assieme anche a chi mi vorrà aiutare, affinché l’autovelox di Dogana venga rimosso e rimpiazzato da una pattuglia fissa presente h24 al CONFINE DI STATO, supportata da telecamere che, a quanto pare, sono già in loco.
Mi impegnerò in tal senso, come ho già fatto per altre cose.
Marco Severini